Denunciata inoltre la condizione attuale in cui si trovano ad operare: «gli organi competenti lasciano soli gli enti locali nell’impossibilità di trovare una soluzione per un sistema rifiuti che ha stremato i bilanci comunali»
I sindaci dei Comuni facenti parte dell’assemblea Ato Me2, hanno sottoscritto un documento depositato all’Assessorato Regionale all’Energia, Dipartimento acque e rifiuti, contenente un propositivo progetto consortile finalizzato alla gestione integrata dei rifiuti, all’abbattimento dei costi, al rispetto dell’ambiente ed alla effettiva attuazione della raccolta differenziata.
Al contempo, nell’atto, si denuncia la gravissima situazione di fatto che affligge l’intero territorio, «nel disinteresse generale degli organi competenti che lasciano soli gli enti locali nell’impossibilità di trovare una soluzione per un sistema rifiuti, in perenne emergenza, che ha stremato i bilanci comunali». Evidenziano, tra l’altro, che nella fattispecie «nessuno addebito di inadempienza può essere mosso ai sindaci che restano da soli ogni giorno in prima linea sul territorio.
Denunciano ancora il contenzioso aperto tra l’Ato Me 2 S.p.a. in liquidazione ed i suoi creditori da una parte e tra la medesima società d’ambito e la “Tirreno Ambiente s.p.a.” dall’altra parte (quest’ultimo avente ad oggetto il conferimento in discarica). «I singoli Comuni non possono accettare di sottoscrivere contratti contenenti pattuizioni “leonine” a danno dei propri bilanci, quando invece sussistono forti dubbi sulla entità degli importi effettivamente dovuti, sulla correttezza delle tariffe applicate, sulla natura dei servizi svolti», hanno scritto.
Chiesti inoltre accertamenti sulla gestione della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, nello specifico se risulta essere conforme alla normativa nazionale ed europea.
Gli ATO sono strutture create scientemente e ad arte per sperperare il pubblico denaro, facendo spendere 100 per ciò che costa 10.
Hanno prosperato Dirigenti provenienti dagli enti locali, che hanno visto decuplicare i propri guadagni, portandosi dietro gli amici e gli amici degli amici, essendo, però, tutti in posizione di “comando”, in maniera da avere il posto assicurato una volta che la pacchia sarebbe finita.
La pacchia è finita e tutti sono tornati all’ovile, tranne qualcuno che è svolazzato presso strutture ancora più convenienti.
Ci impongono sacrifici, ci portano alla fame ed alla disperazione, ma questa gentaglia del malgoverno è buona solo a trovare centinaia di sistemi per derubarci e per darci servizi scadenti, in maniera da costringere gli enti locali a rivolgersi anche ai privati, aumentando costi ed inefficienza.
Se fossimo in un paese normale (non dico serio) la magistratura sarebbe intervenuta per mandare in galera i responsabili.
Ma in sicilia (con la S minuscola) ognuno si fa i fatti suoi e pensa al proprio portafoglio.