Anche i cittadini potranno dire la loro attraverso proposte ed osservazioni. La parola finale spetta al Consiglio Comunale. Se saranno rispettati gli accordi con le associazioni di categoria, l’imposta non supererà i due euro
L’amministrazione comunale procede spedita verso l’introduzione della tassa di soggiorno. I turisti che pernotteranno a Messina dovranno pagare. Dopo la riunione di qualche giorno fa con le associazioni di categoria nel tavolo tecnico indetto dal Comune in collaborazione con i rappresentanti della Provincia regionale (vedi articolo correlato), la giunta di Palazzo Zanca ha approvato “la presa d’atto dello schema di regolamento sull’imposta di soggiorno del Comune di Messina”.
Come specificato nell’ atto esitato dall’esecutivo comunale, «l’ amministrazione intende procedere alla riscossione dell’ imposta per il pernottamento in strutture ricettive anche all’aria aperta, quali campeggi, agriturismi, aree attrezzate per la sosta temporanea, B&B, case ed appartamenti per vacanze, case per ferie, esercizi di affittacamere, residence turistico alberghieri o residence, alberghi e villaggi turistici ubicati nel territorio di Messina». La tassa di soggiorno mira a rimpinguare le casse asfittiche di Palazzo Zanca, ma con una finalità ben precisa: «finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive; interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali nonché interventi a favore della promozione turistica».
Secondo quanto previsto dall'art. 123 dello Statuto del Comune di Messina, la proposta di regolamento dovrà essere adeguatamente pubblicizzata affinché sia consentito ai cittadini, singoli o associati, entro il termine di dieci giorni dalla pubblicazione di presentare osservazioni e/o proposte.
Lo schema di regolamento, allegato alla delibera istruita dal Dipartimento Tributi e proposta dall’assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro, consta – così come approvato in giunta- complessivamente di 14 articoli. In base all’articolo 3, saranno esenti dal pagamento del contributo: i residenti nel territorio del Comune di Messina; i minori entro il diciottesimo anno di età; i disabili, i malati, coloro che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie; gli ospiti alloggiati presso le strutture recettive per situazioni di emergenza; gli appartenenti alle forze di Polizia ed ai Vigili del Fuoco che pernottano per esigenze di servizio; gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza ai gruppi organizzati da agenzie di viaggio e turismo; gli studenti universitari fuori sede; i partecipanti ai progetti e scambi culturali universitari e scolastici.
L’art.13 stabilisce, invece, che «al fine di aumentare l'efficacia, l'economicità e l'efficienza dell'intervento pubblico a sostegno dello sviluppo turistico… viene istituito "il laboratorio per lo sviluppo turistico della città di Messina", di cui faranno parte la Provincia Regionale, il Comune, l'Autorità Portuale, le principali associazioni di categoria maggiormente rappresentative e «svolgerà i seguenti compiti: o elaborazione di proposte per lo sviluppo turistico e la generale crescita economica del territorio; o consulenza agli organi di amministrazione; o il rilascio di pareri sulle proposte di intervento da parte degli organi amministrativi competenti in materia turistica, le principali associazioni di categoria maggiormente rappresentative».
Quanto alla «misura dell'imposta», lo schema di regolamento si limita a dire che «l'imposta di soggiorno è articolata in maniera differenziata tra le strutture ricettive in modo da tener conto delle caratteristiche e dei servizi offerti nelle medesime e del prezzi», ma le tariffe dovrebbero essere quelle concordate con le associazioni categoria, che avevamo già elencato nel precedente articolo, ma che qui ricordiamo. Salvo cambiamenti, l’imposta di soggiorno dovrebbe essere articolata così: due euro per gli alberghi a cinque stelle; un euro per quelli a quattro stelle; di 0,75 centesimi per quelli a tre stelle, 0,50 centesimi per gli alberghi a due stelle e tutte le strutture di categorie residuale, come ad esempio i bed&breakfast.
Questi i termini dell’accordi con i rappresentanti di categoria. Se saranno rispettati, lo sapremo solo tra qualche settimana. Intanto, prossima tappa in Coniglio comunale dove lo schema di regolamento sull’imposta di soggiorno dovrà essere discusso e votato, con possibilità di essere emendato e modificato. (Danila La Torre)
Buzzanca il sindaco delle tasse… ma il motto del partito di Buzzy non era meno tasse per tutti???? Ah ah grande Peppino, nessun altro riesce a prendere in giro i messinesi come fai tu. Davvero complimenti.
Sono solo canzonette di Bennato?
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Sono solo barzellette di Peppiniello!