L'Ars ha deciso: "Le due poltrone di Buzzanca sono incompatibili"

L’Ars ha deciso: “Le due poltrone di Buzzanca sono incompatibili”

Rosaria Brancato

L’Ars ha deciso: “Le due poltrone di Buzzanca sono incompatibili”

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martedì 12 Giugno 2012 - 18:37

Le due cariche, quella di sindaco e di deputato regionale sono incompatibili. E' la decisione espressa oggi pomeriggio con il voto dell'Ars che a maggioranza ha dichiarato decaduto Buzzanca da deputato regionale. "Con questo voto l'Assemblea ha recuperato credibilità" dichiara D'Aquino. "Fatta giustizia" commenta l'avvocato Catalioto

Buzzanca deputato è incompatibile con Buzzanca sindaco. E stavolta a dirlo è l’Ars. A porre fine ad un’estenuante vicenda che tra aule giudiziarie e sedi politiche si trascina da anni, è stata l’Assemblea regionale siciliana oggi pomeriggio con un voto netto: 39 i no alla compatibilità tra le due cariche, 3 i favorevoli ed un astenuto. Adesso Buzzanca avrà dieci giorni di tempo per lasciare la carica da deputato, scaduto il termine senza una sua decisione, sarà automaticamente dichiarato decaduto. In aula, al momento del voto, erano assenti tutti i deputati del Pdl e gran parte di quelli dell’Udc, tranne Giuffrida e Nicotra, nel Pd erano presenti in 24.

L’Ars ha quindi bocciato la relazione della Commissione verifica poteri che l’11 gennaio aveva dichiarato compatibili le due cariche, provvedimento questo finito all’attenzione del Tar di Palermo che ha accolto a fine aprile i rilievi e rispedito all’aula la decisione, anche alla luce della sentenza del tribunale di Tribunale civile di Palermo (al quale si era rivolto Antonio D’Aquino) che aveva ribadito l’incompatibilità di Buzzanca.

“Giustizia è stata fatta-commenta a caldo l’avvocato Antonio Catalioto che da due anni si batte contro il doppio incarico- nonostante i diversi tentativi, da parte del presidente Cascio e della Commissione verifica poteri, di impedire che il voto arrivasse in aula, alla fine è stata fatta giustizia, prima dal Tar e poi dalla stessa deputazione che si è espressa con un voto chiarissimo”. Dal 2010, quando la Corte Costituzionale intervenne a proposito dell’incostituzionalità del doppio incarico, Catalioto ha portato avanti la battaglia in tutte le sedi e per tutti i casi d’incompatibilità ma a mantenere la doppia poltrona erano rimasti in pochissimi, Buzzanca in testa. Sin da subito e senza andare lontano ma restando a Palazzo Zanca, gli assessori-deputati Ardizzone (Udc) e Romano (Mpa) effettuarono una scelta, optando per Palermo. “Una vicenda paradossale- continua Catalioto- basti pensare che non son bastate 3 sentenze della Corte Costituzionale, una del Tribunale di Messina, confermata in appello, nonché le decisioni del tribunale di Palermo e del Tar per indurre Buzzanca a scegliere. La commissione verifica poteri ha dedicato al suo caso 17 sedute. Discutendo son passati due anni e mezzo, nel frattempo Buzzanca ha percepito l’indennità da deputato, avendo rinunciato a quella da sindaco che è la metà….” .

Ad ingarbugliare ulteriormente la situazione era stata una leggina ad hoc varata dall’Ars nel 2009 per “salvare” le doppie-poltrone disseminate nell’isola, facendo slittare l’applicazione dell’incompatibilità solo dopo il terzo grado di giudizio, ovvero la Cassazione, quindi vanificando in termini temporali la possibilità che gli interessati lasciassero almeno uno dei due incarichi. Anche questa leggina è stata dichiarata nel frattempo incostituzionale, ma al di là degli aspetti giuridici il problema posto dagli oppositori è sempre stato di carattere etico. “Il voto dell’Assemblea costituisce una doverosa affermazione della legalità e del prestigio e della credibilità del Parlamento” è il commento lapidario di Antonio D’Aquino, primo dei non eletti nella lista Pdl e quindi pronto a subentrare a Buzzanca. D’Aquino adesso è transitato nell’Mpa e comunque il suo sarà un “brevissimo” ingresso all’Ars dal momento che in autunno si tornerà al voto.

A proposito delle elezioni anticipate “lo strano caso del ritorno alle urne siciliano” sottolineato da Catalioto è finito in prima pagina proprio oggi sul Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella. Nei giorni scorsi Tempostretto aveva pubblicato l’appello dell’avvocato Catalioto per salvare l’unica riforma rilevante varata dall’Ars, lo scorso dicembre, quella che riduce i deputati dagli attuali 90 a 70. Attualmente la Sicilia ha un deputato ogni 543 mila abitanti, mentre ad esempio la Lombardia ne ha uno ogni 118 mila. Il taglio dei deputati era stato annunciato con fanfare e squilli di tromba, ma deve passare, come ogni riforma di carattere costituzionale (la Sicilia è infatti a statuto speciale) ad una doppia approvazione delle Camere a intervallo non minore di 3 mesi. Il Senato si è già espresso la prima volta e la Camera sta iniziando. Il rischio era che la riforma si facesse in fretta e nel 2013 i siciliani avrebbero dovuto eleggere “solo” 70 deputati. A rischio troppe poltrone, soprattutto in tempi di “grillismo” così i nostri parlamentari (sono infatti equiparati in tutto e per tutto, privilegi e indennità comprese ai senatori) hanno colto la palla al balzo tra vicende giudiziarie che coinvolgono Lombardo e guerre intestine, per concordare le elezioni anticipate e salvare le 90 poltrone. Ma questa è un’altra storia.

Rosaria Brancato

20 commenti

  1. Schiodato…………

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  2. Che faccia, quella di Buzzanca!
    Finalmente si è posto fine, seppur in ritardo, a questa vicenda e finalmente il caro Sindaco deve mollare il sostanzioso osso che ha spolpato per anni. Lo lascia, seppur per poco, ad un altro pseudo politico voltagabbana (suo padre sì che era un vero politico), avaro di impegno sociale nei confronti di chi vive questa città.
    In autunno assisteremo al teatrino dei pupi (di pezza, però).

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  3. Le elezioni anticipate al fine di “rubare” le 20 poltrone per altri cinque anni è eloquente sulla mancanza di amore per la cosa pubblica di questi politici siciliani che, incapaci di lavorare e produrre reddito, preferiscono, come sanguisughe, vivere di rendita pubblica a danno dei poveri cittadini che non riescono più a sbarcare il lunario. Meritereste di essere presi a calci sul fondoschiena.

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  4. avrei preferito decadesse da sindaco, ma brindo lo stesso stasera!!!

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  5. e mo come ti metti?????

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  6. E se dovesse rimborsare i soldi percepiti da parlamentare????
    Sono sicuro che chiederebbe il pagamento degli arretrati al comune di Messina per l’indennità di sindaco.
    Mi sa che pagheranno i cittadini messinesi. Come al solito…….

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  7. Buzzattak

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  8. La più grande “gufata” del famoso giornalista del Corriere della Sera G.A. Stella, sulla edizione del Corriere di oggi, quando parla di Buzzanca.

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  9. Alle prossime elezioni si travestirà da samanta……

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  10. Anche se ormai è troppo tardi avendo già raggiunto i suoi obiettivi, tuttavia si intravede una parvenza di legalità…La casta va sconfitta in modo civile ma deciso..sto aspettando l’autunno per andare a votare: chissà se questa volta saremo capaci di votare gente onesta e perbene anche se inesperiente? Adesso BASTA!!!

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  11. VINCERA’ DI NUOVO … tranquillo Peppino, i messinesi non ti volteranno mai le spalle. Ricandidati e vincerai di nuovo!!

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  12. Ma come fa l’Ars a riunirsi se manca oltre la metà dei parlamentari? Su 90 ce n’erano sì e no 35….

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  13. Tutti contro Buzzanca! Non è giusto! bisogna essere più onesti intellettualmente. Non si possono evitare i commenti su un presidente bugiardo della provincia e su due gruppi politici che non esistono più al comune con il capogruppo indagato per TRUFFA e FALSO e alla provincia con gli scandali sulle missioni. IL PDL E’ FINITO E LO SANNO PURE LORO. QUINDI NON ATTACCHIAMO SOLO BUZZANCA MA TUTTO IL PDL. W CICCIO RIZZO . W LE GIOVANI MARMOTTE. PULIZIA E MORALITA’ NEL PARTITO CHE VERRA’

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  14. Se conosco bene i messinesi temo di darti una brutta notizia…
    Il messinese è notoriamente BUDDACE: si lamenta, si lamenta, si lamenta, ma poi alla fine vota sempre le stesse persone e le stesse facce…le stesse facce che gli promettono le stesse cose da sempre………

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  15. Ah! Fra tutte le notizie della crisi finalmente una bellissima notizia. Stapperò una bella bottiglia di spumante alla salute del nostro beneamato Sindaco. Whau!!!!!

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  16. antonio barbera 13 Giugno 2012 11:48

    Complimenti a chi a scelto la foto che accompagna l’articolo .

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  17. SE DUE POLTRONE…..
    non possono essere occupate simultaneamente da Buzzanca Giuseppe ( Peppino per gli amici ) diamogli due divanetti,oppure due sedie, due amache, due cuscini, due panche, due di qualche cosa insomma…non possiamo in questo momento di crisi occupazionale “licenziare” un politico non è giusto. E poi se lo lasciamo con una sola poltrona mettiamo caso arriva un ospite senza preavviso ( ad esempio un Commissario del Governo.. ) dove lo facciamo sedere a terra ? Che figura faremmo?

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  18. TROPPO MA TROPPO TARDI
    FATTO APPOSTA?
    Intanto il caro Peppino si è preso i bei soldi che a questo punto non gli aspettavano.
    Quando li ritorna indietro e a chi?
    E noi lo abbaimo mantenuto …………
    Complimenti a tutti dal più grande al più piccolo.

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  19. x gitano20 ,si vincera’ come hanno vinto i Nania a Barcellona Pozzo di Gatto.

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  20. Ah ah ah ma i messinesi non sono barcellonesi, il messinese è BUDDACE e da 20 anni vota sempre le stesse persone: Buzzanca, Leonardi,Ricevuto e Genovese. Messina non cambierà mai! VIVA PEPPINO!!! Secondo me uno in gamba come Peppino deve fare sia il sindaco che il deputato, anzi pure il Senatore dovrebbe fare e il Ministro!

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