Messina primo capoluogo dello switch off. Abate (Adiconsum Messina) :"E' stato avviato un processo di alfabetizzazione digitale". L'assessore Muscolino:"Risolviamo i problemi legati ai villaggi di Mili"
Venti giorni per adeguarsi al passaggio dall'analogico al digitale. Dal 15 giugno fino al 4 luglio, prima nella città di Messina e nella zona jonica e poi nella zona tirrenica, avverrà lo spegnimento di tutti gli apparecchi analogici.Dopo la sollecitazione della Rai-Radio Televisione Italiana, oggi nella Sala Giunta di Palazzo Zanca si è svolta una conferenza per comunicare tutte le informazioni relative al digitale. Adeguarsi è sempice: per ricevere le trasmissioni è necessario dotarsi di un decoder da collegare al televisore o di un televisore con decoder integrato e sintonizzare l'apparecchio. Non è necessario cambiare antenna. Questa la raccomandazione del Comitato regionale comunicazione: "Non esistono antenne digitali". Per evitare speculazioni, il Corecom ha stipulato un protocollato d'intesa con le associazioni degli antennisti. Il Ministero dello Sviluppo Economino ha inoltre previsto un contributo di 50 euro per l'acquisto di un decoder a tutti gli over 65 con un reddito pari o inferiore a diecimila euro. Il responsabile Adiconsum Messina, Giuseppe Abate, ha parlato di alfabetizzazione digitale: "Bisogna conoscere a fondo queste tematiche e informare i meno esperti. Il digitale è una grande opportunità per entrare nel mondo della tecnologia". L'amministrazione comunale ha aderito alla campagna di sensibilizzazione. L'assessore alle politiche di e-government, Giorgio Muscolino: "Bisogna diffondere le informazioni-guida per aiutare i cittadini". Muscolino si è poi soffermato particolarmente sulla situazione dei villaggi di Mili S. Marco e Mili S. Pietro. Zone buie, le ha definite, perché già con l'analogico avevano avuti problemi di ricezione televisiva. L'invito è pertanto quello di far qualcosa per risolvere la situazione, sostenuto dal sindaco Giuseppe Buzzanca:"Ci batteremo per i villaggi di Mili perché siano dotati di un sistema che permetta la giusta informazione". Per ulteriori informazioni sul passaggio è attivo il numero verde 800.022.000 del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni, oppure è possibile consultare il sito web del Ministero, all'indirizzo www.decoder.comunicazioni.it, dove sono specificate anche le procedure di sintonizzazione per i decoder interattivi, non interattivi e per i televisori digitali.
“Bisogna conoscere a fondo queste tematiche e informare i meno esperti. Il satellite è una grande opportunità per entrare nel mondo della tecnologia”. Forse bisognerebbe informare anche il responsabile Adiconsum Abate che il digitale terrestre è terrestre appunto perchè non viene trasmesso via satellite…
Sì, ma ora come ora sul digitale terrestre i canali RAI non prendono sul territorio messinese. Che vogliamo fare?
clouduva, so che hai già la risposta nella tua mente…
se con l’analogico non si vedeva un tubo, con il digitale terrestre non si vedranno DUE tubi!Provare per credere!!!
p.s.:i primi tempi (e anche quelli successivi) i messinesi rimpiangeranno il vecchio sistema.
p.s.2: chi conosce a fondo queste tematiche sa benissimo che il digitale terrestre è già una tecnologia obsoleta, ma come tutti sanno era di fondamentale importanza per non fare andare sul satellite Rete4.
Sì, in effetti ce l’ho la risposta nella mia mente. Sono perplesso perché i problemi di ricezione che avrà la cittadinanza ce li avrà pure l’amministrazione…