Il sindaco contro la ministra Lamorgese: "A Messina non ci dovrà essere più un migrante, li porti in Parlamento"
MESSINA – Hanno tentato di scappare in 40, la metà di loro ci è riuscita. Quarta fuga di migranti dall’hotspot di Bisconte, si ripete la solita storia.
La Prefettura di Messina ha informato il sindaco Cateno De Luca, che non perde tempo per rivolgersi a muso duro alla ministra Luciana Lamorgese. “Avevo detto che la caserma non era sicura e lo ribadisco, ci sono 50 tunisini in giro per la città. Bisogna chiudere definitivamente con queste politiche sbagliate, state invadendo il nostro territorio”.
Poi la provocazione. “Ministra, deve continuare sulla linea della solidarietà ma i migranti li deve portare in Parlamento, lì sono al sicuro, così siamo tutti tranquilli. Io sono per la solidarietà ma non più a Messina in questa struttura colabrodo”.
Il 27 agosto finirà il periodo di quarantena per i migranti rimasti. “Sempre se non vanno via – conclude De Luca -. Dopodiché io comincerò a dare calci in culo nei confronti di chiunque. Dal 28 agosto a Messina non ci dovrà essere più un migrante, la caserma si chiude, farò apporre i sigilli agli ingressi e non entrerà più nessuno. Sono convinto che la ministra degli interni Lamorgese per risarcire la comunità messinese assegnerà immediatamente l’immobile al Comune di Messina per riconvertirlo in altre attività gestite dal palazzo municipale”.
Proprio ieri la Prefettura ha pubblicato un bando per individuare altri siti per ospitare i migranti.
Il signor deluca che li ospiti nei suoi patronati