Omicidio di Spadafora. "Gabriele non accettava la nuova compagna del padre"

Omicidio di Spadafora. “Gabriele non accettava la nuova compagna del padre”

Redazione

Omicidio di Spadafora. “Gabriele non accettava la nuova compagna del padre”

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sabato 29 Agosto 2020 - 17:08

Il racconto del cugino, che vive nella villetta accanto

“Mi sono svegliato di soprassalto, ho sentito gridare la compagna di mio zio e sono andato nella villetta accanto la nostra e l’ho visto in un lago di sangue». Così un nipote di Pierluigi Mollica, 59 anni, imprenditore operante nell’editoria e nel basket e socio fondatore del nostro giornale, ricostruisce la notte di tragedia a cui ha assistito a Spadafora, nel Messinese, dove suo cugino Gabriele, 20 anni ha assassinato il padre.

«Ho chiamato subito ambulanza e carabinieri – ricorda parlando con l’Ansa – ma non c’è stato alcunché da fare per mio zio. Per la nostra famiglia è una tragedia. Ho chiesto a mio cugino perché lo avesse fatto, ma era sotto shock e mi ha detto: “Cosa ha fatto lui non io”. Purtroppo – aggiunge – la verità è che non aveva mai accettato che mio zio si fosse separato dalla moglie e si fosse rifatto una vita. E non voleva che la nuova compagna stesse con loro in casa. Tanto è vero che non voleva mai mangiare a casa e veniva da noi e dagli altri parenti a pranzare e cenare».

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