Emergenza migranti in Sicilia: il premier Conte convoca Musumeci a Roma

Emergenza migranti in Sicilia: il premier Conte convoca Musumeci a Roma

Francesca Stornante

Emergenza migranti in Sicilia: il premier Conte convoca Musumeci a Roma

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lunedì 31 Agosto 2020 - 15:51

A Roma ci sarà anche il sindaco di Lampedusa Totò Martello che aveva annunciato di essere pronto allo sciopero generale dell'isola

Finalmente dopo settimane di proteste, di richieste di aiuto, di appelli finiti nel vuoto e della tanto discussa ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci, Roma sembra essersi accorta dell’emergenza sbarchi in Sicilia. Soprattutto a Lampedusa. Nell’isola ormai la situazione è incandescente e non certo solo per le temperature. 

Musumeci a Roma

L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi. Il premier Giuseppe Conte ha contattato direttamente il presidente Musumeci per telefono per concordare la riunione che sarà di tipo tecnico-operativo. “È stato quindi raccolto – prosegue il governatore – l’ennesimo invito che  ho rivolto ieri al premier per un confronto. Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles”.

La protesta

Intanto questa mattina al Comune di Lampedusa si è svolta una riunione tra il sindaco Totò Martello, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria ed un gruppo di cittadini che in questi giorni aveva manifestato, per decidere eventuali tempi e modalità dello sciopero da proclamare sull’isola, alla luce della situazione determinata dall’emergenza umanitaria legata al continuo sbarco di migranti. Il presidente Conte ha contattato anche Martello, convocandolo alla riunione di mercoledì a Roma. Era stato lui ad annunciare di essere pronto allo sciopero generale dell’isola se anche questa volta il governo centrale avesse ignorato le richieste di aiuto. “Alla luce della convocazione da parte del Premier – dice Martello – la riunione che era in corso questa mattina al Comune, è stata sospesa: ci rivedremo dopo l’incontro con il presidente Conte ed in base a ciò che emergerà in quell’occasione, a Lampedusa decideremo cosa fare in merito allo sciopero”.

Come riferisce l’Ansa, durante la mattinata, infatti, sotto il Municipio una decina di persone aveva manifestato per sollecitare lo sciopero generale. Esposti alcuni striscioni con le scritte ‘Stop immigrati’, ‘Lampedusa hotspot chiuso’ e ‘Governo criminale’. Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull’isola: “Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta – spiega – altrimenti occupiamo il Comune. Vogliamo che venga sgomberato l’hotspot immediatamente”. Tra gli striscioni, anche riferimenti al primo cittadino e all’ex direttore del poliambulatorio dell’isola ed europarlamentare Pietro Bartolo: “Sindaco dimettiti” e “Pietro Bartolo ti sei venduto Lampedusa”.

I numeri di questo fine settimana

Intanto sono 307 i migranti che, fra la notte scorsa e stamattina, hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa dove ci sono ancora 1.219 persone. La notte scorsa 87 migranti sono stati imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle. Di loro 55 sono stati già fatti salire su un pullman che li sta portando in centri d’accoglienza dell’Abruzzo. Gli altri resteranno in strutture siciliane. Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l’imbarco di altri 220 migranti dell’hotspot. Secondo quanto si apprende la sua destinazione sarebbe il porto Ragusano di Pozzallo.

Dopo il maxi approdo di sabato notte del peschereccio salpato dalla Libia, con a bordo 370 persone originarie, prevalentemente, del Bangladesh e del Senegal, non si sono registrati più avvistamenti o sbarchi autonomi. C’è mare mosso e forte vento specie nel Canale di Sicilia. Condizioni proibitive dunque che già un paio di settimane fa avevano fatto registrare la stessa situazione.

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