Ascoltato Andrea Marabello, in rappresentanza dei lavoratori: "Trenitalia ha stretto accordi con “Veolia”, la società francese che gestisce servizi sui treni, per far assumere personale francese su treni italiani, ed ha annunciato anche 1000 assunzioni da fare in tutta Italia, con qualifiche e ruoli che potrebbero perfettamente essere ricoperti dai lavoratori ex Servirail"
Si è svolta l’ udienza in Tribunale per l’assorbimento dei lavoratori Servirail in Trenitalia. A difendere i ricorrenti, gli avv. Raffaele Tommasini e Antonio Astone.
Ad essere ascoltato, in rappresentanza dei lavoratori, è stato il ricorrente Alessio Marabello, interrogato per circa tre ore.
Le numerose argomentazioni aperte sono state approfondite durante tutta la giornata. Marabello ha dichiarato di esser stato sottoposto a visite mediche presso strutture del Gruppo FS-Trenitalia-RFI, dalle quali ha poi ricevuto idoneità per l’inizio dell’attività in treno, lavorando sotto la direzione, l’organizzazione e il controllo di Trenitalia.
Dopo aver fatto una dettagliata e lunga serie di esempi in cui ha spiegato che i Servirail erano in realtà totalmente alle dipendenze di Trenitalia e dopo aver anche riportato tutte le mansioni svolte dai Servirail a bordo treno, utilizzando tra l’altro strumenti tecnologici di Trenitalia, Marabello ha anche sottolineato, sostenuto dagli avvocati Tommasini e Astone, “il disegno di Trenitalia, iniziato dalla rescissione anticipata di 6 mesi del contratto d’appalto con Servirail, avvenuta subito dopo il deposito delle richieste di assunzione alle dirette dipendenze di Trenitalia. Ma la cosa più strana – ha aggiunto l’ ex Servirail Alessio Marabello – è che mentre avveniva tutto questo, Trenitalia oltre a fare accordi con “Veolia” (la società francese che gestisce servizi sui treni), per far assumere personale francese su treni italiani, annunciava anche 1000 assunzioni da fare in tutta Italia, con qualifiche e ruoli che potrebbero perfettamente essere ricoperti dai lavoratori ex Servirail”.
L’udienza è stata chiusa dall’avv. Tommasini che, spiegando che i lavoratori ex Servirail svolgevano lo stesso servizio sui treni insieme ad altri cuccettisti, quest’ultimi però alle dirette dipendenze di Trenitalia, ha insistito per l’accoglimento del ricorso.
Ai lavoratori, ora, non resta che aspettare che il Tribunale di Messina sciolga la riserva.