Il 15enne di Milazzo che Aurelio Visalli ha tentato di salvare, perdendo la propria vita, sarebbe stato aggredito
E’ ancora viva a Milazzo e Venetico la commozione per la morte di Aurelio Visalli, il sottufficiale della Guardia Costiera morto nel tentativo di salvataggio di due adolescenti che rischiavano di annegare. Ma le polemiche sull’atteggiamento dei due ragazzi di 13 e 15 anni non si placano.
La madre del quindicenne ha denunciato un tentativo di aggressione nei confronti del figlio, al centro degli “odiatori” social. La donna ha raccontato ai carabinieri che il ragazzo è stato aggredito duramente venerdì, il giorno prima i funerali al Duomo di Milazzo. La mamma ha annunciato che combatterà a colpi di querela anche chi offende il figlio sui social.
Il ragazzo intanto ha rilasciato dichiarazioni su alcune testate nazionali, a siti e giornali, per “aggiustare il tiro” e difendersi. Il ragazzo si scusa con la famiglia di Aurelio, che dipinge come “il mio eroe” e spiega che, quando ha girato il video “incriminato”, non aveva contezza della tragedia.
“Mi sento miracolato, come è morto quell’uomo, potevo morire anche io. Stavo facendo le capriole e poi mi sono ritrovato in acqua in mezzo a delle onde altissime. È stato bruttissimo e al primo impatto ho detto: Sono morto” (…)Chiedo scusa a tutte quelle persone che tramite il mio post ho offeso. (…) Aurelio rimane sempre un mio eroe – aggiunge – insieme a tutti quelli che erano a mare per cercare di salvarmi e pronti a prendermi“. Conclude il 15enne: “Sono vicino alla famiglia di Aurelio, ciao Aurelio, grazie di tutto”.
Questa tragedia ed altre simili
forse si potevano evitare, a mio avviso basterebbe utilizzare un fuoristrada dotato di verricello ed una imbracatura speciale da far indossare all’ operatore