"Campagna mi definisce ‘inesperto’? Lo stimo, non è una questione personale"
La ‘Lista Klaus Davi – per mano del dottor Nicola Pangallo – ha recapitato via Pec una formale richiesta di poter accedere ai verbali della proclamazione dei consiglieri eletti al comune di Reggio Calabria in data odierna .
Una copia della Pec è stata inviata – per conoscenza – al prefetto di Reggio Calabria, illustrissimo dottor Mariani. “So che posso contare sulla totale collaborazione delle istituzioni calabresi e soprattutto anche rapida perché qui non c’è molto tempo da perdere. I verbali che andremo a ritirare nella giornata di lunedi saranno consegnati ai legali della Lista e poi verrà presa una decisione sull’eventuale ricorso al Tar che non è scontato.”
Klaus Davi non ha voluto replicare alla dichiarazione di Giuseppe Campagna che stamattina lo ha definito ‘inesperto’ e anche ‘polemico’. “Non è una questione personale tra me e lui, io lo stimo. Ma qui lui rappresenta lo Stato e io un candidato che ha ottenuto migliaia di voti.
Eviterei di personalizzare. Lui insiste che non è stato lui a dare i dati sbagliati ai giornalisti. Ok prendo atto . Ma la Commissione fornendo quelli giusti con almeno tre settimane di ritardo non ha consentito alle Liste coinvolte nella contesa elettorale di disporre di un elemento che avrebbe potuto determinare eventuali apparentamenti ; e quindi cambiare l’esito delle cose in una ottica quintessenzialmente democratica .
Sul piano della comunicazione – mi consenta il dottor Campagna di dire almeno questo – definire tutta la gestione un flop , è un eufemismo, ma non è detto che nello specifico però c’entri solo lui . Sul piano del diritto bisogna valutare se i principi della democrazia sono stata rispettati e qui ci rimetteremo totalmente alle decisioni delle autorità preposte . Non si risolvono le questioni declinando logiche neo borboniche o coloniali ‘io sono lo Stato e tu sei il suddito’ .
Ma di questo il dottor Campagna, lo so per certo, è perfettamente consapevole perché sicuramente ha agito in buona fede e negli interessi della collettività. Altri stabiliranno se qualcuno abbia fatto degli errori o meno, tutti ne facciamo, io per primo e tanti ne ho fatti .
Vorrei ricordare a tutti che questa vicenda sta travalicando i confini ristretti della Calabria. C’è anche una questione di immagine e di efficienza che lo Stato deve garantire , ormai assurta a livello nazionale e che non è una cosa da poco. A chi ragiona secondo una logica solo ‘localistica’ non interesserà, ma ad altri che guardano più lontano, sicuramente si.”