Da ben 24 anni gli inserimenti avvengono nel mese di gennaio. Il nuovo regolamento prevede che si parta da settembre, ma non è ancora stato approvato
“L’iter per il nuovo regolamento sugli asili nido comunali è fermo”. Lo denuncia il presidente del Comitato di Gestione dell’asilo nido di Camaro, Libero Gioveni, che aveva presentato a Palazzo Zanca la proposta di modifica il 21 febbraio scorso.
Ora Gioveni chiede al sindaco Buzzanca, all’assessore alla pubblica istruzione Magazzù, al dirigente del dipartimento servizi sociali Camaioni e al presidente del Consiglio Comunale Previti, di conoscere i motivi che ancora ostacolano l’avvio dell’iter.
A febbraio, il Comitato, avvalendosi delle competenze professionali, sociali, pedagogiche e di rappresentanza popolare dei suoi componenti e dopo aver svolto un lungo lavoro in riferimento alla normativa vigente, aveva redatto e approvato il nuovo Regolamento soprattutto con l’auspicio che venissero meglio regolamentati i nuovi inserimenti dei bambini all’interno delle 3 strutture comunali (Camaro, San Licandro e Giostra).
“La nuova bozza – scrive Gioveni – prevede che gli inserimenti debbano aver luogo non più nel mese di gennaio (come avviene da ben 24 anni a questa parte) ma esclusivamente nel mese di settembre, con conseguente periodo di presentazione delle istanze previsto non più nel mese di ottobre (come è attualmente), ma entro il 31 maggio di ogni anno. Difatti, la conseguenza più grave della mancata approvazione del nuovo Regolamento è senz’altro quella che già dal prossimo 1 settembre (giorno di ripresa del servizio dopo la sospensione prevista dal prossimo e ormai vicino 31 luglio) il numero dei bambini calerà vertiginosamente. La beffa, quindi, sta proprio nel fatto che, in riferimento all’attuale Regolamento, bisognerà attendere il mese di gennaio per inserire i nuovi bambini dalla nuova graduatoria che sarà quindi redatta sulla base delle istanze che si potranno presentare solo ed esclusivamente nel mese di ottobre”.
Gioveni, pertanto, sfumata ormai questa importante opportunità, sollecita l’Amministrazione affinché l’iter avviato 5 mesi fa possa trovare presto riscontro, cosicché questo possa rappresentare l’ultimo anno in cui si assiste a quest’inconveniente.