In scena ai Magazzini del Sale “Discorsi sconnessi- del duo Acacia-Currò
Messina, gli anni Ottanta. Questo lo scenario in cui si muovono i due amici protagonisti di “Discorsi sconnessi-, regia di Paride Acacia e Giovanni Maria Currò (nella foto la locandina), in programma ai Magazzini del Sale mercoledì 26 e giovedì 27 marzo. Tratto dal romanzo («opera prima e forse unica») di Acacia “I sogni finiscono all’imbrunire-, lo spettacolo si snoda come un dialogo «surreale con una venatura amara» tra due immaginari ragazzi, interpretati dagli stessi Acacia e Currò. Si avvale delle musiche di Andrea Di Pilla e Matteo Brancato, mentre il disegno luci è di Paolo Di Pietro.
Sullo sfondo i camion del viale Boccetta, i giochi in piazzetta, la mafia. La normalità messinese insomma. «Lo spunto – spiega Acacia – viene dal quartiere Boccetta, dove sono cresciuto. In più c’è una digressione sul rapporto con le donne, la città, la malavita. Insomma, è un viaggio a 360 gradi che si concluderà nel quartiere stesso.
«Il mio personaggio è tutto e niente – continua Currò -, essendo un lavoro di evocazione. Contiene tutta l’ignavia che pervade l’animo siciliano e una misoginia latente. Lo spettacolo è come un pot pourri di situazioni dove c’è la mafia, le donne, le amicizie rotte per colpa delle donne. E’ come un piatto unico: lo spettatore prende quello che c’è.»
Paride Acacia viene dal mondo del musical, ha lavorato per quasi 15 anni nella compagnia Planet Musical, questa è la sua prima regia, ma non la prima interpretazione, visto che ha recitato in -Malacarne- di Nicola Calì.
Giovanni Currò ha fatto teatro, è stato tra l’altro nel cast del già citato -Malacarne-, ultimamente lo abbiamo visto anche nelle fiction Rai -Il capo dei capi- e -La vita rubata-. Il suo ultimo impegno è stata una parte nel film -L’infernale Litterio-, sempre di Nicola Calì.
-Discorsi sconnessi- è già stato presentato un paio di mesi fa alla Sala Laudamo in versione ridotta, col titolo -I sogni finiscono all’imbrunire-; quella ai Magazzini sarà la prima rappresentazione completa.