30 pasticceri si sfidano per la finale di Milano
Le origini del panettone sono avvolte dalla leggenda. L’unica certezza che abbiamo è che a sentire questa parola ci tuffiamo nell’infanzia. In quel mondo di profumi e sapori unico e indimenticabile. Un dolce italiano, ma conosciuto in tutto il mondo, un prodotto che identifica il nostro Made in Italy. Un dolce che arriva sulle rive dello Stretto in una versione molto particolare: protagonista di una Coppa del Mondo.
L’essenza del Panettone
Ideatore di questa iniziativa più che particolare oltre che gustosa è il maestro pasticcere, italo- svizzero, Giuseppe Piffaretti, “Lavoro con il lievito madre dall’età di 17 anni. E’ un elemento unico perché è vitale, è esso stesso vita: ed è anche la base del panettone, l’essenza. Questa passione è stata la spinta per un progetto molto particolare che è quello della Coppa del Mondo.”
30 fuori classi
Evento che inizia, oggi, nel foyeur del Teatro Cilea di Reggio Calabria. Unica tappa per le preselezioni del sud Italia. A sfidarsi 30 “fuori classe” due dei quali reggini. I dieci finalisti accedono di diritto alla finale nella città di Milano, patria del panettone.
Parola d’ordine: perfezione
“I criteri con i quali la giuria sta lavorando sono molti: l’aspetto generale, il volume, l’altezza, il profumo, la morbidezza e naturalmente il sapore. – continua Piffaretti – ” il panettone è un dolce molto particolare, deve rispondere a criteri molto specifici come ad esempio la corretta lievitazione, la morbidezza data dalla quantità di burro. Anche l’estetica gioca un ruolo fondamentale. La distribuzione della frutta candita nell’impasto, se risulta gommoso o se fa fatica a sciogliersi in bocca. Insomma, il risultato deve essere la perfezione così come è perfetto il lievito Madre.”
Reggio protagonista
L’evento, organizzato grazie anche alla CONPAIT, ha visto anche la presenza delle istituzioni “Orgogliosi per questo evento che dimostra come i professionisti della nostra città abbiano saputo attirare ed attrarre l’attenzione del settore. Tutto ciò testimonia il valore del nostro comparto produttivo, ma soprattutto la loro capacità di sapere raccontare al mondo la loro attività. Conferma interna, ma anche esterna perché in questo momento la nostra città parla al mondo intero.” commenta l’assessore alle attività produttive Irene Calabrò.
Oltre il covid
“In questo momento così delicato, è questo l’atteggiamento che la città deve tenere: ospitare grandi eventi, grandi selezioni che ci possano dare un respiro nazionale. Naturalmente è un riconoscimento all’autorevolezza che i nostri professioni del settore hanno a livello nazionale ed internazionale” conclude il sindaco Giuseppe Falcomatà