Grande successo per il concerto dell’artista salentina all’Arena di Villa Dante. Un grande scenario che merita molti più eventi.
Centinaia di cerchietti rosa illuminano l’Arena di Villa Dante. Un tripudio di colori per un evento tanto atteso: la prima tappa siciliana di Emma, la cantante nata a Firenze ma vissuta nel Salento, arrivata al successo dopo la nona edizione di Amici, il talent show di Canale 5, e vincitrice dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Ed infatti la prima cosa che dice, salita sul palco è: «Finalmente in Sicilia!». Ad attenderla giovani, famiglie e fans da tutta la Sicilia. Un gruppetto di amici viene da Catania e, ci dice, segue Emma «perché ne vale la pena, oltre ad avere talento indiscusso, è una ragazza con la testa sulle spalle. Ha una forte personalità e non rinuncia mai a mostrare le proprie idee, come quando ha partecipato a quella manifestazione a difesa delle donne (“Se non ora quando” ndr)». Una famiglia di Prato (ma originaria di Messina) è in villeggiatura nella nostra città e non è voluta mancare a quest’appuntamento: «Emma l’abbiamo vista nascere, l’abbiamo sempre seguita». Un suo pregio? «È ribelle –ci dicono–, rivoluzionaria». C’è chi è fan, come un’altra famiglia proveniente da Caltanissetta: padre, madre e due bambini rigorosamente equipaggiati con la fascia ufficiale di Emma o chi è venuto solo «per passare una serata diversa» approfittando di questa ghiotta occasione in un’estate oggettivamente molto povera di grandi nomi. «È davvero un avvenimento interessante che ha portato un po’ di movimento in città» – ci dice un gruppo di messinesi –. L’unica critica qualcuno la muove al prezzo del biglietto (che si attestava sui 28 euro) che ad alcuni è sembrato «troppo eccessivo». Ma si sa, portare un grande nome non è facile (e non lo è stato per la Euphonya, organizzatrice dell'evento) e i prezzi nelle altre tappe, abbiamo verificato, sono simili.
Non è allora forse un caso che Emma, quasi subito all’inizio dello spettacolo, ha ringraziato il pubblico che così numeroso è venuto a sostenerla: «So che questo è un momento difficile per il nostro paese e sapere che così tanti hanno pagato un biglietto per venire a vedermi mi fa sentire la persona più fortunata del mondo». E a dirlo è una che, prima di ottenere il successo, ha fatto un sacco di lavori, incluso quello di cameriera, come lei stesso ha ricordato. La parola d’ordine di Emma è perciò “grazie” e la ripete in continuazione, dopo ogni canzone. Sono solo pochi anni che canta ma sembra già un’artista navigata quando, tra un brano e l’altro, racconta qualche sua esperienza e dispensa consigli.
Tante le canzoni che Emma canta e tutte tratte dai suoi album “Oltre”, “A me piace così” e “Sarò libera” che ha dato il nome al tour. Il pubblico, ovviamente, le conosce tutte e canta insieme a lei, e talvolta al suo posto, tutte le parole. Un omaggio anche alla tradizione con “Nel blu dipinto di blu” che Emma ha riadattato. Si riserva per il finale le hit più conosciute: “Voglio calore”, “Arriverà” (che l’ha portata al secondo posto nel Sanremo 2011), “Non è l’inferno” (con la quale ha vinto l’ultima edizione di Sanremo) e il tormentone estivo “Cercavo Amore”. E poi il suo motto, un’espressione salentina ormai divenuta celebre: “Cu tuttu lu core” (anche se, spinta dai fan isolani, si corregge nel siciliano “Cu tuttu u cori”) con il quale saluta la tanta gente che, sotto un cielo d’estate, cercava qua e là, di intravedere una stella cadente. Siamo pur sempre a S. Lorenzo. (CLAUDIO STAITI)
FOTO DINO STURIALE
Per pura completezza di informazione, ci sono state allusioni (coretti, cartelli, striscioni ecc.) alle note “corna” che adornano la testa di Emma? :-))
Niente coatti in centro fino a mezzzanotte infatti. Ci vorrebbe una Emma ..Marroni ogni sera per stare bene in centro.