Secondo Confcommercio, Sicilia in zona arancione con "dati non resi pubblici o comunque non correttamente interpretati"
“Confcommercio non ci sta a veder morire il tessuto imprenditoriale siciliano e attraverso i suoi legali ricorre al Tar del Lazio contro il ministero della salute e la presidenza del consiglio dei ministri per chiedere la revoca dell’ultimo Dpcm siglato dal premier Conte nella parte in cui dispone la chiusura e le stringenti limitazioni per il settore della ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie. Un settore da svariati milioni di euro di fatturato che ora, grazie alle nuove limitazioni imposte rischia il collasso”.
Alla base del ricorso l’idea secondo la quale “il ministero della salute ponendo la Sicilia nello scenario di tipo 3 avrebbe posto in essere una decisione manifestamente ingiusta, irragionevole, basata su dati non resi pubblici o comunque non correttamente interpretati portando ad una ingiusta e ingiustificata disparità di trattamento delle imprese siciliane rispetto a quelle delle altre regioni”. Nel video le dichiarazioni di Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio Messina.