I giovani di Addiopizzo hanno presentato oggi denuncia in seguito agli atti intimidatori verificatisi il 14 mentre distribuivano volantini antiracket. Mentre arrivano messaggi di sostegno e solidarietà l'assessore Caroniti dichiara "Sono certo che chi ha offeso l'associazione sia pronto a porgere le scuse".
I giovani di Addiopizzo si son recati di buon mattino oggi in Questura per sporgere denuncia su quanto accaduto il pomeriggio del 14 agosto, vigilia della processione della Vara. Stavano distribuendo volantini antiracket nel corso Garibaldi, all’altezza di Piazza Juvara quando sono stati avvicinati da tre persone che si son definiti componenti del Comitato Vara che gli hanno intimato di allontanarsi, perché “state offendendo l’immagine della Madonna”. Il volantino diffuso da Addiopizzo Messina riporta lo stesso messaggio che da anni è diffuso in ogni angolo della Sicilia: “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, e, nel caso specifico, riportava l’immagine della Vara con poche semplici parole: “Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia”.
Questi sono i giovani messinesi che anche attraverso la fede vogliono cambiare la nostra città in meglio. Dovremmo essere orgogliosi che invece di allontanarsi dall’impegno sociale abbiano dedicato un torrido pomeriggio d’agosto per invitare i loro concittadini al coraggio e alla dignità. Invece li lasciamo soli.
E’ vero, hanno ricevuto messaggi di solidarietà e comunicati stampa di sostegno da associazioni, partiti, singoli cittadini, ma da parte delle istituzioni solo silenzio o parole per minimizzare i fatti.
“Siamo delusi. A 48 ore di distanza dall’accaduto da parte dell’amministrazione comunale non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale- commenta Enrico Pistorino, presidente Addiopizzo Messina– Ci aspettavamo una condanna pubblica per quegli atti intimidatori. Invece abbiamo ricevuto telefonate, messaggi di solidarietà da tutti, Fai, Asam, cittadini da ogni parte dell’Italia, ma dalle istituzioni nulla. Né dal Comitato Vara, né da Buzzanca, né dalla giunta”.
I primi a intervenire sono stati Pippo Scandurra (presidente Fai, Federazione Associazioni antiracket) e Mariano Nicotra (Asam, antiracket Messina).
Poi è stata la volta di Pd, Pci, Msi, Idv, ed il direttore per i problemi sociali della Curia, don Sergio Siracusano. Poi una valanga di sms, mail, post su facebook e comunicati da ogni parte della Sicilia.
“Esprimo solidarietà ad Addiopizzo- ha dichiarato oggi l’assessore Dario Caroniti- resto però convinto che il tutto sia nato da un equivoco e che quanti si siano ribellati al volantino lo abbiano fatto per l'accostamento tra la processione della Vara e la mafia. La Vara però è di tutta la città ed il Comitato Vara svolge perfettamente il compito di supportare l'Amministrazione nell'organizzazione della processione, per questo sono sicuro che quanti hanno offeso i ragazzi di Addio Pizzo sono oggi pronti a porgere le loro scuse, perchè la festa dell'Assunta è festa di redenzione e quindi di legalità”.
La strada che si sta percorrendo, anche attraverso l’intervento di Caroniti, è quella dell’incontro chiarificatore tra le parti. E’ chiaro che, come dichiarato dallo stesso assessore, chi ha offeso ragazzi impegnati in una battaglia di civiltà, dovrà porgere le scuse. Quei giovani sono la Messina di oggi e di domani e il loro impegno deve essere sostenuto e incoraggiato, non umiliato o sottovalutato.
Ieri la solidarietà è arrivata dal Pd, con due note, una del segretario cittadino Peppe Grioli, ed una del vicesegretario cittadino Armando Hyerace, che si è soffermato sulla necessità di un cambio di mentalità: “La mafia non è solo quella del racket, degli appalti truccati, quella violenta,ma è anche mentalità, stili di comportamento. Atteggiamenti da bulli di quartiere che si ritengono proprietari di qualcosa che appartiene a TUTTI sono pura mafia”.
Il Msi Fiamma Tricolore nel dare sostegno ai giovani dell’associazione ha proposto un incontro-dibattito sull’argomento, mentre il Partito dei comunisti Italiani-Federazione della sinistra ha chiesto le dimissioni dell’assessore Dario Caroniti: “ Ci domandiamo che tipo di rapporto stabilisce un uomo delle Istituzioni con chi pensa che la parola mafia possa turbare la manifestazione”.
Parole di solidarietà anche dal segretario cittadino dell’Idv Salvatore Mammola : “La mafia è un cancro che va estirpato a Messina come in tutto il Paese. Il lavoro svolto da Addiopizzo é encomiabile e tutti noi dovremmo stargli accanto, perché un Popolo che s'inchina alla mafia é un Popolo senza dignità. E’incredibile che infastidiscano i messaggi contro la mafia in una Città nella quale " la mafia non esiste”.
Il paradosso, in tutta la vicenda è quel “ritenere offensivo” l’accostare all’immagine sacra della Madonna alla lotta alla mafia. Siamo abituati a ben altre offese. Don Pinuccio Puglisi, prima di venire massacrato dalla mafia, ha iniziato col porre fine a ben altri gesti, come la Processione del Santo Patrono che si fermava sotto i balconi dei boss, o il fatto che i capiclan fossero padrini ai battesimi,ed ha impedito la distribuzione dei volantini elettorali in chiesa durante la Messa. Pochi mesi dopo è stato ucciso.
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dicevano sempre che la mafia ha più paura delle scuole e dei giovani che non della giustizia. E quei ragazzi di neanche 20 anni che il 14 agosto distribuivano volantini invitando a combattere l’omertà e il silenzio, hanno iniziato a capire quanto i due magistrati avessero ragione.
Rosaria Brancato
sig caroniti da reggio calabria, in attesa che la chiesa dica qualcosa, visto che ha un esperto del Comune e lei è il responabile politico nonchè amministratore della gente TUTTA che le paga appunto lo stipendio ed ha contribuito alla vara coi propri soldini e quindi pretende di essere tutelata e rapresentata, PRIMA SI SCUSI LEI, POI LO FACCIA FARE ANCHE QUEGL’ALTRI AMICI SUOI. Scusatevi con la gente perbene e onesta che ancora popola questa povera città.
“Esprimo solidarietà ad Addiopizzo- ha dichiarato oggi l’assessore Dario Caroniti- resto però convinto che il tutto sia nato da un equivoco e che quanti si siano ribellati al volantino lo abbiano fatto per l’accostamento tra la processione della Vara e la mafia. La Vara però è di tutta la città ed il Comitato Vara svolge perfettamente il compito di supportare l’Amministrazione nell’organizzazione della processione, per questo sono sicuro che quanti hanno offeso i ragazzi di Addio Pizzo sono oggi pronti a porgere le loro scuse, perchè la festa dell’Assunta è festa di redenzione e quindi di legalità”.
Caro assessore caroniti, quanto da lei detto lo avrebbe detto, in maniera più chiara, Don Vitpo Corleone: la mafia non esiste ed i ragazzi hanno equivocato.
Si vergogni e, se non è espressione di qauella delinquenza che guida il “comitato”, vada a casa
Ma dai non lamentiamoci sempre …… abbiamo scoperto una nuova parola la nostra “MESSINESITA'” che giustifica tutto, il bello e il brutto, il buono e il cattivo, il bullo e il timido, il…..ecc. ecc.
Messina, 15/08/2012
Aristofane sosteneva che “non puoi insegnare al granchio a camminare diritto”.
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle Messina esprimono piena vicinanza ai ragazzi di AddioPizzo, vittima di minacce da parte di alcuni me
mbri del Comitato Vara a causa della loro attività anti mafia. Come può una tradizione popolare, religiosa , discutibile o no, essere così contaminata da alcuni soggetti?
L’episodio è molto inquietante, ancor più inquietante sarebbe se la città tutta (compreso il Comitato Vara) non prendesse una concreta posizione di difesa nei confronti degli attivisti di AddioPizzo. Infatti, come riportato dalla Gazzetta del Sud di oggi, l’assessore Dario Caroniti non perde occasione per sminuire l’episodio etichettandolo come un “equivoco”.
Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti se non si vuole lasciare questa città ed i giovani messinesi in balia della incultura profonda e “usurante” non solo per la nostra dignità. Piuttosto che far cambiare il percorso al tram, pensiamo a far cambiare percorso prima alle nostre coscienze e poi alle nostre azioni.
Concludiamo dicendo: “Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia”
Attivisti M5S Messina
Solidarietà e affetto ai ragazzi di ADDIOPIZZO, minacciati dalla fezza messinese e dall’indifferenza ” dell’ACCADEMICO ” Dario CARONITI, l’unico EQUIVOCO presente in questa vergognosa storia messinese, che veste i panni di un assessore ai servizi sociali, capace solo di produrre un questionario per valutare il gradimento degli operatori, rivolto a chi è debole fisicamente e facilmente condizionabile. è la libera scelta l’unico metro di valutazione del servizio.
L’umanità della VARA, assaporata dal mio nipotino padano, non è scalfita minimamente dalla fezza messinese, per me è stata una giornata felice, gli ho fatto conoscere la vera messinesità di cui andare fieri.
Tre MALANOVA CHI MI HANNU per la fezza messinese.
La verità è che la processione della Vara, come molte altre feste religiose al sud, è anche, grazie a qualche prelato, che si atteggia a Padrino, festa di mafia. Piena solidarietà ad Addio Pizzo.
Tra le righe il buon Caroniti sta suggerendo ai “furbetti del comitatino” una exit strategy per mettere a tacere l’episodio … <>.
Caroniti, se difendi gli aggressori – perchè questo stai facendo insistendo con la sciocca e maldestra tesi dell’equivoco – allora non hai il diritto di continuare a fare l’assessore. Dimettiti subito (possibilmente prima del 13 settembre …).
Solidarietà ai ragazzi di Addiopizzo SENZA SE E SENZA MA!!!
l’Assessore oggi alla RTP ha affermato..i Messinesi odiano la
propria Citta’..con il beneplacito dei giornalisti presenti in
studio……..quindi la Vara dovrebbe, in un solo giorno,far riappropriare ai messinesi delle loro radici e della loro storia….
Assessore..qua non si tratta di odiare o meno..la propria città
io..messinese..vorrei svegliarmi una mattina..e….
non vedere lo scandalo delle partecipate…
ordinaria e non straordinaria pulizia dei quartieri..tutti…
servizio di trasporto pubblico degno di una Citta’Europea…..
non vedere lo scempio e l’orrore del parco Ringo…..
sfruttare la risorsa rappresentata dal turismo
crocieristico….in maniera seria….
creare posti di lavoro e non perdere quelli esistenti…..ecc.
a lei viene piu’ facile amare la Citta’..considerando la poltrona in cui e’ seduto….
pero’ dato che manifestate incapacita’..amministrativa…nel risolvere uno dei problemi citati in premessa..sarebbe il caso di andare a casa……..
comunque complimenti alla RTP……
Assessore, ma se tutti sono pronti a scusarsi, perchè non si ode voce alcuna?
dimenticavo…….corpo dei vigili urbani ed istituzioni piu’ attenti..nel vedere flotte di tir sbarcare dalla rada san francesco…(Tremestieri..?)
sanzioni per chi sporca ed imbratta la nostra citta’….
sanzioni per tutti quelli..dipendenti..di Comune e Provincia che hanno confuso un posto di lavoro………con il Viale San
Martino….
qualcuno che ci spieghi…la partecipazione della Provincia di Messina…alla Sogas,quando tutti prendono l’aereo a Catania..
mistero della fede…non tanto mistero….
combattere l’anarchia…..e l’incivilta’….
ecco,se qualcuno di questi problemi riusciamo a risolverli….
non soltanto in occasione della vara..ma 365 giorni all’anno..
i messinesi ameranno ancor di piu’ la loro Citta’…….
alias infine..non pigghiamu avanti pi non ristari arreti…..
“L’assessore alle pollitiche per la sicurezza?.. “Equivoco”? Il tutto sarebbe nato da un equivoco? O dal “carbone bruciato” tipico di tanta “messinesità”?
Che “equivoco” era possibile a meno di non essere PREVENUTI, INTOLLERANTI e SQUADRISTI?
La scusa che .. i ragazzi potevano mettere in pericolo la bella parata delle animelle pie?
Magari la Madonna dell’Assunta si sarebbe sconvolta al solo pensiero che dei ragazzi avevano pronuciato la parola “mafia” alla sua festa?
Dio che brutta figura davanti al mondo! (Ma quale mondo? Pippo Franco o l’altro Peppino?)
L’ira di questi… figli doc di Maria è “giustificabile” dice l’assessore alle pollitiche per la sicurezza: non si rovina la festa della Mamma.
E’ tutto “giustificabile” a Messina……, tanto poi.. si chiede “scusa”……. “perché la festa dell’assunta è festa di redenzione e quindi di legalità”
LEGALITA’? Se questo è il concetto di legalità che ha l’assessore, ovvero “ti ammazzo e poi mi scuso con te, così il mio omicidio diventa.. legale” siamo davvero messi bene in questa cittadella.
Questo è il codice della malavita prepotente: Ti ferisce poi si scusa.., ma te lo sei voluto tu perché hai osato mettere in dubbio il suo strapotere.
Di queste scuse nessuno ne vuole”
I tre ceffi che hanno dato vita a questo disgustoso episodio non sono altro che una minima parte dell’accozzaglia di umanità variegata che nelle manifestazioni sacre si sente in dovere di chiedere grazie a Santi e Madonne, probabilmente per continuare sotto i buoni auspici le loro condotte poco legali. La rappresentazione della Vara sembra essere un catalizzatore per questa gente che, nel caso specifico, sono stati infastiditi da volantini che denunciano proprio le attività che parte di loro conducono proficuamente in città.
TROVATEVI UN LAVORO (ONESTO),INVECE DI CHIEDERE FAVORI ALLA MADONNA.
Signor Caroniti, non sarebbe meglio stare zitti e magari pensare di dimettersi, data la sua grande sensibilità e conoscenza al termine legalità? Ma veramente esiste sta gente che ci amministra? BASTA. Siamo stufi di sta gente e di questa città che diciamocelo francamente:ce la stanno facendo odiare. BASTA dare voti a chi ci garantisce che ci fa fate l’asfalto della strada sotto casa, o ci fa favori che poi sono dei santi diritti. BASTAAAAA, brava gente ma ni vulemu sbigghiari? W ADDIOPIZZO e tutta la gente che vuole essere libera.
E come da prevedere questa notizia scivolerà nell’oblio delle nuove notizie di doman. RTP ha “pacificato alla Caroniti” e già la Gazzetta del Sud online non ne parla… “tutta vara e niente arrosto”.
Insomma, un fastidioso.. “contrattempo” ed un “fastidioso contrattempo” è la legalità a Messina. La Democrazia invece è solo un fastidio che non ha neanche il tempo di divenire un “contrattempo”. Sta città è OSCENA.
D’accordo con Putiferio.
Chi coordina la Vara per conto della curia conosce benissimo la situazione, la gestisce da tantissimi anni con patriarcale e “tollerante” determinazione, da qui ne segue che anche la Curia conosce i problemi che sono emersi grazie all’azione dei ragazzi di Addio Pizzo…da sempre!
Tale tolleranza e determinazione dovrebbe anche portare a “suggerire” a chi ha fatto questo atto di bullismo (che tale non è, ma è pura mafia anche se di bassa lega)di uscire allo scoperto e di scusarsi pubblicamente, magari mentendo, dicendo di “aver male interpretato l’azione di Addio Pizzo”.
Taluni così si abituerebbero di più al vivere civile e sopratutto saprebbero di non essere sempre protetti dal patriarca qualunque cosa facciano.
Saprebbero sì di essere “necessari” alla manifestazione ma anche della ferma intolleranza dei cittadini, delle istituzioni e della Curia verso gesti eufemisticamente “sconsiderati”.
…sarebbe un piccolo avvicinamento alla civiltà!
l’ennesima occasione persa per tacere ….