Solo 2 dei mezzi di proprietà, fermi per incidente, altri 3 a noleggio. Ieri un guasto e 14 corse soppresse
Una domenica da dimenticare per utenti e pendolari quella appena trascorsa per il transito tra le due sponde dello Stretto e non sono di certo i primi eventi del genere che si riscontrano. Sono stati 14 i collegamenti soppressi dalla società Rfi Blu jet nella giornata di ieri nella tratta Messina – Villa San Giovanni per l’avaria del mezzo Princess of Duvbronik. Collegamenti interrotti pertanto dalle 6.30 alle 12.20 e per tutta la serata a partire dalle 19.30 alle 0.30 con disagi per i passeggeri e le coincidenze con i treni Intercity e Alta Velocità. Il collegamento di continuità territoriale è stato di fatto interrotto e solo parzialmente garantito quando Blujet ha approntato in fretta e furia il mezzo Eurofast, normalmente di sosta domenicale, richiamando in servizio il personale dal riposo settimanale.
“Da sempre abbiamo operato per garantire nello Stretto una mobilità efficiente e adeguata alle richieste delle migliaia di pendolari siciliani e calabresi – dicono Carmelo Garufi e Michele Barresi, segretari di Filt Cgil e Uil trasporti Messina- e per questo che abbiamo recentemente dato merito all’attuale Governo di aver allargato anche alla tratta Messina – Reggio Calabria la continuità territoriale. Riteniamo però che l’attuale gestione del servizio sia inadeguata e che la presenza dello Stato sullo Stretto di Messina debba essere anche sinonimo di efficienza dei collegamenti e dei mezzi impiegati con regole certe per il mondo del lavoro che orbita nel settore a sicurezza di chi opera e dell’utenza che fruisce del servizio”.
“Blu jet opera da tempo con soli due mezzi di proprietà Fs, Tindari e Selinunte, recentemente fermi in quanto oggetto di un incidente in porto le cui cause devono essere accertate, e questo – continuano Filt Cgil e Uiltrasporti – a fronte dei cinque mezzi che sarebbero necessari per garantire il servizio che il Governo ha inteso affidarle sulle due tratte per Villa e Reggio. Un servizio che per i mezzi posti in opera, tre dei quali a noleggio, chiediamo sia verificato dagli organi competenti lo stato dell’arte – concludono i sindacati – in termini di rispetto delle normative di lavoro e di adeguatezza agli standard di qualità e sicurezza richiesti per il traghettamento veloce di passeggeri nello Stretto, ed in tal senso auspichiamo che anche Prefettura e Capitaneria di Porto, da noi chiamate in causa con recenti denunce in merito, si attivino per i dovuti controlli”.