Mercoledì, su piattaforma online, Migrantes Messina presenterà il 15° Rapporto Italiani nel Mondo. Focus sulla realtà provinciale di Messina e sull'emigrazione siciliana
Mercoledì 25 novembre 2020, dalle ore 10:30, sulla piattaforma Microsoft Teams (a questo link) sarà possibile seguire la presentazione della 15ª edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2020 della Fondazione Migrantes.
Introdurrano Santino Tornesi, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, e in rappresentanza del dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali (COSPECS) la sociologa Tiziana Tarsia.
A partecipare al dibattito Delfina Licata della Fondazione Migrantes, curatrice dell’edizione 2020 del rapporto ne presenterà brevemente i principali dati. Seguiranno gli interventi dei sociologi del dipartimento Cospecs che si sono occupati di curare i saggi relativi all’analisi della Provincia di Messina. Infine previsto l’intervento di Gianmarco Codraro, referente della Campagna “Si Resti, Arrinesci”, un’iniziativa regionale che ha come obbiettivo quello di fermare l’emigrazione giovanile dall’isola siciliana.
Lo scopo del RIM in 15 anni di attività
L’idea del rapporto sugli italiani nel mondo nasce nel 2006, lo scopo era rendere evidente che i flussi nel nostro Paese non erano solo in entrata, ma anche in uscita verso altri Paesi europei o del mondo.
In quell’anno gli italiani iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) era di 3 milioni e 100 mila persone circa; nel 2020 il rapporto vede questo numero incrementato del 76% toccando quota 5 milioni e 500 mila anime.
Il rapporto evidenzia che la mobilità riguarda tutte le regioni italiane e non principalmente quelle del sud Italia, ma anche che ad emigrare non sono soltanto componenti di una nicchia altamente specializzata per lavori specialistici ma pure diplomati che emigrano alla ricerca di lavori generici.
Lo Speciale 2020 sulle Province italiane: presenti Messina e Reggio Calabria
In questa Edizione 2020 del RIM la Fondazione Migrantes, servendosi di una commissione di esperti, 46 studiosi, ha elaborato uno speciale dei contesti provinciali di buona parte dell’Italia: per quanto riguarda la Sicilia sono presenti Messina, Catania e Ragusa; per quanto riguarda la Calabria sono state analizzate le realtà provinciali di Reggio Calabria, Cosenza e Crotone.
Il dato che emerge, in controtendenza con la narrazione dominante, è che il fenomeno migratorio non è tanto attribuibile sull’asse Nord vs Sud Italia, che comunque esiste, ma va analizzata e approfondita la mobilità tra città ed aree interne. Mobilità che naturalmente per quanto riguarda il Sud viene poi aggravata dagli ulteriori spostamenti al Nord.