Il presidente di Atm controbatte con toni durissimi alle denunce dei sindacati. Nel mirino la gestione dell'emergenza Covid in azienda
“Mentre in Italia, di norma, la percentuale di soggetti contagiati rispetto ai tamponi effettuati è superiore al 10%, l’Atm è sostanzialmente al di sotto del 4% e quindi parlare di focolaio all’interno di Atm è assolutamente fuori luogo e non corrisponde al vero. Anzi, l’Azienda si riserva di procedere legalmente nei confronti delle organizzazioni sindacali per procurato allarme sociale in quanto la situazione esposta in questi termini è molto grave”.
Non si è fatta attendere la risposta del presidente di Atm Pippo Campagna ai sindacati. Oggi Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti e Orsa avevano duramente attaccato la gestione dell’azienda trasporti, denunciando alcune falle nelle procedure anti Covid, alla luce dell’aumento dei contagi tra i dipendenti.
I numeri dei contagi
“I soggetti contagiati dall’inizio della pandemia ad oggi sono complessivamente 23; tra questi 3 sono già rientrati in servizio e 5 sono autisti. Dei soggetti contagiati 10 rientreranno in azienda già giovedì 3 dicembre. È bene precisare che gran parte dei dipendenti ancora in quarantena lo sono dal lontano 2 novembre e non sono potuti rientrare in servizio solo a causa dei ritardi accumulati, com’è noto a tutti, da Asp e Usca. A fronte quindi di oltre 500 dipendenti stiamo parlando di un numero esiguo e quindi certamente non si può parlare di focolaio. Su 220 autisti addirittura solo 5 sono i contagiati. Con una nota dello scorso 24 novembre ho provveduto personalmente – conclude Campagna – a sollecitare il Commissario per l’emergenza Covid 19 Carmelo Crisicelli per comunicare in tempi rapidi gli esiti dei tamponi al fine di consentire un rientro veloce in servizio dei dipendenti di Atm”.
L’attacco ai sindacati
Il presidente Campagna controbatte con un attacco ancora più forte e definisce questa classe sindacale “assolutamente inadeguata”, tanto da consigliare alle segreterie nazionali e regionali dei sindacati dei trasporti di attenzionare il “caso Messina”.
Campagna accusa pesantemente i sindacati, parla di fatti illeciti e collega la denuncia dei sindacati, che hanno anche tirato in ballo l’ultimo bando fatto da Atm per cercare aziende private da utilizzare per potenziare i servizi in questo periodo di emergenza Covid, alle assunzioni degli autisti. «Pur di creare disservizi e allarme nella cittadinanza, al solo fine di garantire situazioni di privilegio e posizioni determinate nel tempo a seguito di fatti illeciti, si tende a forzare la mano del management aziendale, con l’obiettivo di effettuare assunzioni di personale in assoluto divieto di legge nel dispregio delle normative vigenti e certamente noi non ci presteremo a questo gioco al massacro delle organizzazioni sindacali”. Il riferimento è agli ex autisti a tempo determinato che non hanno avuto da parte di Atm alcuna apertura al dialogo.