L’inasprimento delle aliquote è sollecitato dal ragioniere Generale del Comune Coglitore e dal dirigente del Dipartimento Programmazione Bilancio Entrate Di Leo , che solo qualche giorno fa si erano premurati a rassicurare sulle condizioni economiche del Comune
L’imposta municipale unica, meglio conosciuta dai contribuenti come IMU, è destinata ad aumentare. Da subito, con buona pace dei proprietari di una o più case. A sottolineare la «necessità di procedere ad un inasprimento delle aliquote IMU» sono il ragioniere Generale del Comune Ferdinando Coglitore e il dirigente del Dipartimento Programmazione Bilancio Entrate Giovanni Di Leo che – stavolta – sposano appieno la tesi dei revisori dei conti , condividendone le valutazioni «sulla gravità della situazione finanziaria dell’Ente». Facendo seguito alla nota firmata il 31 agosto dal presidente del Collegio dei revisori, Dario Zaccone, Coglitore e Di Leo hanno, dunque, deciso di inviare una nota al Dirigente Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua , al Presidente del Consiglio comunale Pippo Previti, all’assessore alla Politiche finanziarie Orazio Miloro, per sollecitare l’ aumento della tassa sulla casa. Anche se non lo dicono esplicitamente, l’obiettivo principale è quello di fare cassa, per far fronte ai problemi finanziari dell’Ente, seguendo così le indicazioni dei tecnici.
Nella nota del 31 agosto ,infatti, il presidente dei revisori Zaccone non si è limitato a ricordare che entro il «30 settembre 2012 i Comuni possono approvare o modificare il regolamento e la deliberazione relativa alle aliquote e alla detrazione del tributo» e a chiedere «informazioni dettagliate circa le determinazioni adottate o che si intendono adottare in relazione alla materia in oggetto», ma ha lanciato un monito preciso, invitando «a valutare con attenzione la disciplina in parola, tenendo conto anche delle condizioni economico-finanziarie dell’Ente». Condizioni economiche che i due dirigenti del Comune, Coglitore e Di Leo (gli stessi che solo qualche giorno fa si erano premurati a rassicurare sul rispetto dei vincoli del patto di stabilità 2012, vedi correlato), hanno definito “gravi”.
Dopo la nota dei revisori dei conti e quella del ragioniere Generale e del dirigente al ramo, adesso il Comune non potrà fare altro che rimodulare le aliquote, sino ad oggi rimaste quelle fissate dallo Stato. Intanto, tornando alla nota di Zaccone, il presidente dei revisori rammenta inoltre ai destinatari che, a decorrere dall’anno d’imposta 2012, tutte le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli Enti locali devono essere inviate al Ministero dell’Economia e delle Finanze entro i termini previsti dalla legge e comunque entro 30 giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione, fissato il 31 ottobre. Il mancato invio potrebbe provocare , previa diffida dal parte del Ministero dell’Interno, il blocco, sino all’adempimento dell’obbligo dell’invio, delle risorse a qualsiasi titolo dovute agli enti inadempienti. Che per il Comune di Messina, alle prese con la mancanza cronica di liquidità, significherebbe la catastrofe. (Danila La Torre)
aaaaaaahhhhhhh………stavamo in pensiero!!!!!
Da anni predico che i conti del Comune e delle partecipate ( Atm, ATO 3 e Messina ambiente), vanno male ma nessuno mi ha, mai creduto, né dato ascolto.. Alla fine del 2007 intervenne anche “La Gazzetta del Sud” che con un articolo del giornalista dr. Lucio d0Amico invitò l’allora Commissario Regionale Gaspare Sinatra a fare, una volta per tutte, chiarezza sui conti del Comune. Il dr. Sinatra lasciò al neo sindaco on. Giuseppe Buzzanca il testimone comunale, ma la chiarezza non venne. Si disse che la causa determinante del disastro economico del Comune erano i debiti fuori bilancio e per verificare tale ipotesi fu costituita una apposita commissione consiliare per verificarne la veridicità. Il tempo è passato e della commissione dei risultati conseguiti non se ne seppe più nulla Ultimamente il Sindaco Buzzanca annunciò di avere scoperto l’origine dei malanni finanziari del Comune facendoli, addirittura, risalire con inizio dalla metà degli i anni 90 (amministrazione Provvidenti e promise ai cittadini messinesi di avere imposi agli uffici finanziari di dare corso ad una “Operazione verità” Il Sindaco lasciò la carica e dell’operazione verità se ne sono perse le tracce. Scrissi all’epoca al commissario regionale Gaspare Sinatra di spiegare ai Messinesi dove erano andati a finire i 67.miliardi e spiccioli delle vecchie lire giacenti al primo gennaio del 2000 nella cassa detenuta dal Banco di Sicilia, allora tesoriere del Comune di Messina, ma anche su questo non è pervenuta alcuna risposta. Insomma ritengo di avere tentato tutte le strade,per ottenere chiarezza, ma tutti gli sforzi si sono rilevati inutili. Ho scritto, perfino, che i bilanci d’esercizio dell’Atm dal 2003 e successivi sono da rottamare, ma l’amministrazione non se curò, anzi propose alla giunta una delibera di trasformazione in società per azione, come se i debiti dell’azienda potessero dissolversi come la nerva al sole. Ora per ricucire, molto parzialmente, i danni, negli anni, arrecati alla cassa municipale vogliono imporre ai cittadini messinese, tutti, il pagamento dell’IMU applicando l’aliquota massima. Se tale maggiore imposizione potesse risanare, anche solo parzialmente, le casse municipali, lo sforzo non sarebbe inutile, anzi benefico. Ma non è così poiché le entrate maggiorate servirebbero solo per poter pagare quale mensilità stipendiali ai dipendenti municipali, e solo a questi.
Arrivera’ il momento che qualcuno si stanchera’ di pagare anche perche’ non avra piu’ niente da perdere e allora saranno risate
Previsione troppo …scontata purtroppo! Ora vediamo se i Messinesi cominceranno ad interessarsi di più della loro città….
MAAAAAAAAAA si vi ghiavassimu a tutti a casa quanto recuperiamo?
Io penso che ci restano i soldi per una mangiata di focaccia.
E che c’era qualcuno che dubitava!!!!!
Il gatto e la volpe dell’Area Coordinamento Economico Finanziaria, che sono la risposta alla mia domanda, CHI GOVERNA REALMENTE A MESSINA?, metteno le mani avanti per salvaguardare i centomila euro l’anno alle tasche dei dirigenti e la puntualità svizzera delle retribuzioni dei messinesi di palazzo Zanca. Il gatto e la volpe hanno vita facile, perchè le BELLE ADDORMENTATE del Consiglio Comunale sono ancora distesi sulle sdraio. In un commento scrissi che PEPPINO lascia la patata bollente al Commissario, non sapremo mai se ha affidato a MILORO un appunto con la definizione delle aliquote IMU, conosciute solo ai due dirigenti, da qui le mani avanti. Ho previsto le aliquote massime accettando scomesse,cioè il 6 x mille per l’abitazione di residenza e il 10,6 per le altre abitazioni, a dicembre sarà un salasso per le tasche dei messinesi che pagano puntualmente. Forse ci salverà la furbizia del gatto e della volpe, che sconsiglierà di allungare la lista dei Comuni con le aliquote massime, renderebbe ancora più dura la campagna elettorale del 2013, quindi ci faranno lo sconto, il 5,9 x mille per la prima casa e il 10,5 per la seconda terza…,sempre per chi paga.
Ci tengo a chiarire che il mio immaginario del gatto e della volpe non fa riferimento alle avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, e nemmeno al film Disney Pinocchio dove sono rappresentati in maniera differente dal romanzo, ma il riferimento è solo alla struttura organizzativa di palazzo Zanca, dove i due dirigenti sono sempre insieme da soli, fino al punto di avere l’interim nei dipartimenti Contabilità Generale delle Spese e in quello che si occupa del Trattamento economico e Previdenziale, non scordiamoci che COGLITORE è anche Ragioniere Generale e Coordinatore dell’Area con il maggior numero di dipendenti. Se gli interim fossero affidati ad altri non parlerei di gatto e volpe.
Senza un progetto di risanamento complessivo, un aumento dell’IMU servirebbe a poco forse al pagamento di qualche altro stipendio… E’ necessario che la politica faccia una operazione verità e che si predisponga una manovra complessiva per riportare il Comune fuori dalla situazione di crisi economica e di liquidità! Nuovi sacrifici economici ai, già provati, cittadini messinesi senza una chiara prospettiva sono, a mio giudizio, inpropononili. Piuttosto si cominci a fare i bilanci di previsione sulla base delle reali entrate di cassa e non su quelle teoriche! Basterà vedere i flussi di cassa degli ultimi anni e fare gli opportuni ritocchi per evitare ulteriori debiti “fuori bilancio”. Poi si deve varare un piano generale e fare funzionare il settore delle entrate…. Da anni predichiamo le stesse cose ma continua solo lo scarica barile.
E’ giunto il momento che la Finanza prenda in mano la contabilità del Comune di Messina. Facciano alzare dalle poltrone questi “scaldini” rubastipendio e spulcino ogni foglio, ogni pagina e sono sicuro che ne vedremmo delle belle.
Beh, visto come vanno le cose nella vostra città, un tempo anche la mia….. , con sporcizia, mancanza di servizi, clientelismo, nepotismo e quant’altro non mi stupirei che gli aumenti ventilati vadano ai pochi ” ELETTI ” tralasciando i doveri di corretta gestione della Cosa Pubblica e il rispetto verso i cittadini
come se i debiti li avessero fatti i cittadini e non questi mascalzoni e i loro tirapiedi in 40 anni di schifezze.Aumentano le tasse ma i servizi rimarrano sempre a zero, mentre nessuno tra magisratura e GdF pensa di fare una bella indagine su questi signori e il loro operato
charly, andrà esattamente così
Approfondendo meglio la vicenda IMU,leggo che la nota fu inviata il 4 settembre dal dirigente del dipartimento TRIBUTI,Romolo DELL’ACQUA,sia a MILORO che PREVITI, firmata anche da COGLITORE e DE LEO. Un dirigente,cui spettano FUNZIONI di GESTIONE,quelle di INDIRIZZO POLITICO e di CONTROLLO spettano agli organi di GOVERNO elettivi,ha la spudoratezza di indicare di procedere all’inasprimento delle aliquote IMU,che è nei poteri del Consiglio Comunale su proposta della Sindaco o del Commissario regionale. Ai dirigenti spetta dare il parere di legittimità e di conformità tecnica rispetto alle leggi della delibera che andrà in votazione. Questa è la prova provata di una gravissima invasione di campo del dirigente Romolo DELL’ACQUA su una questione politica, a mio avviso la nota è xxxxxxxxx e ci sono i presupposti per un provvedimento disciplinare. Avrebbe fatto meglio il dirigente a fare il suo mestiere, una nota su una diversa organizzazione del lavoro del dipartimento,per cambiare quella attuale anacronistica e inefficace,a informatizzare meglio i suoi uffici,a dare i dati sull’evasione dei tributi e gli accorgimenti che intende mettere in atto per limitarla. Ma le BELLE ADDORMENTATE del Consiglio Comunale,anzitutto il presidente PREVITI,non fa specie di questa gravissima invasione di campo?