La segnalazione arriva da un abitante del luogo che da quattro anni denuncia agli organi competenti la situazione. Gli interventi ci sono stati, ma non sono risultati sufficienti a frenare il degrado a cui si assiste ancora oggi
Fuoriuscita di liquami, “rigogliosa” vegetazione, fauna del luogo (topi e insetti vari), scarti di materiale edile, cassonetti che straripano, condotta dell’acqua guasta.
E’ la descrizione dell’alveo del torrente San Leone del villaggio di San Michele. La segnalazione arriva da parte di un abitante del luogo che ormai da quattro anni denuncia la situazione di degrado alle autorità competenti senza che nulla sia stato risolto. “L’impegno c’è stato, ma da solo non basta – commenta il nostro segnalatore – molteplici gli interventi per la risoluzione dell’annoso problema, perfino un intervento congiunto con tutti gli organi competenti che non ha prodotto, di fatto, alcun risultato”.
Per favorire il flusso delle acque è stato costruito un manufatto in cemento, ma lo stesso, a detta del nostro lettore, in caso di fortissime piogge, potrebbe costituire un grave impedimento al deflusso delle acque, che potrebbero addirittura essere alimentate da fango, se più a monte franasse qualche pezzo di collina, visto che oramai il bosco tende a diradarsi a seguito di incendi nei periodi estivi e al grave problema, sottovalutato, dei tanti cinghiali che scorrazzano per le colline, scavandole.
A monte dello scarico vi è una condotta che attraversa il torrente. “Nell’intento di effettuare la pulizia annuale con le pale meccaniche – scrive ancora il nostro lettore – la condotta sarebbe stata infatti più volte danneggiata, nonostante gli organi competenti (Ato3) venissero avvisati preventivamente della presenza della tubazione”.
C’è poi la storica fontana del 1886 in via Comunale che sta cadendo a pezzi. Manca poco che crolli definitivamente prima che qualcuno intervenga. Di cose da risolvere ce ne sarebbero tante, ma il problema dello scarico delle acque reflue è preminente: “Se si vuole fare una vera pulizia del torrente, questa dovrebbe essere effettuata, soltanto, raccogliendo i rifiuti e rimuovendo la vegetazione solo manualmente, e non infierendo nel terreno con la pala meccanica, sotterrando illegalmente buona parte di essi”.
Il tutto, mentre si attende che venga realizzato un progetto per la costruzione di una stradina reciproca a quella esistente, sull’argine destro del torrente di San Michele, in modo tale da evitare che le auto lo invadano e ci parcheggino all’interno. In tal senso, una richiesta di intervento era stata effettuata in febbraio dal comitato di cittadini “Per la rinascita di San Michele”, ma da allora nulla è cambiato.
ma per favore,in meno di un mese che il dott.Buzzy ha lasciato ,Messina si è ridotta a cloaca.Era meglio che restasse sindaco almeno ci sarebbe stato meno puzza .
Sull’attenzione dei problemi di San Michele, le promesse di mettere mano alla soluzione di parte di loro, si rinnovano da campagna elettorale a campagna elettorale.
Accompagnati da qualche “capopopolo”, puntuali come orologi svizzeri, si presentano recitando sempre la stessa parte ” Vedremo… Faremo… Ci impegneremo..”
D’altronde, che bisogno c’è di mantenere l’impegno dal momento che l’obiettivo, quello di incassare voti, s’intende, viene comunque raggiunto?
Senatori, Onorevoli, Deputati Regionali, Assessori, Consiglieri Comunali, Presidenti e Consiglieri di Quartiere; quest’ultimi in attesa del prossimo “salto”, vedrete anche questa volta sentiranno il bisogno, ovviamente disinteressato, di incontrare e abbracciare gli amici.