Reggio Calabria. I giovani di FI donano materiale didattico alla scuola di Arghillà colpita da vandali

Reggio Calabria. I giovani di FI donano materiale didattico alla scuola di Arghillà colpita da vandali

Elisabetta Marcianò

Reggio Calabria. I giovani di FI donano materiale didattico alla scuola di Arghillà colpita da vandali

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giovedì 17 Dicembre 2020 - 19:35

La scuola dell'infanzia era stata colpita da un raid vandalico lo scorso 16 novembre

La struttura, vandalizzata da ignoti balordi lo scorso 16 novembre, trova il sostegno della sezione Giovani del Partito che si auto-tassa per donare matite, colori e tutto il materiale utile alla ripresa dell’attività
quotidiana. Lo rendono noto, in un comunicato stampa, i giovani di Forza Italia di Reggio Calabria. “A sostegno dell’istruzione, della legalità, del contrasto al malaffare. Non con un’azione eroica. Non con un proclama gettato al vento, ma con un gesto “umano” e frutto della voglia di collaborare“. Così i giovani di Forza Italia si sono prodigati per aiutare la scuola dell’infanzia di Arghillà, distrutta da un raid vandalico lo scorso mese e che pian piano sta riprendendo operatività.

I giovani si sono auto-tassati

I ragazzi, coordinati dal Consigliere Comunale Federico Milia, hanno infatti deciso di auto-tassarsi per donare alla struttura beni materiali idonei allo svolgimento dell’attività scolastica, partendo da quello di cancelleria, matite, quaderni e colori in primis. “Prima di qualunque idea politica dobbiamo imparare a riacquistare il senso di comunità che troppo spesso viene meno. Un speciale va alla coraggiosa Dirigente scolastica Simona Sapone ed a tutto il personale che pur operando in contesti difficili, non arretrano di un centimetro“. Questo il commento di Milia volto a spiegare il motivo di questa iniziativa.

Gesti concreti


Dimostrazione di come la vicinanza alla popolazione possa essere dimostrata non con gesti e promesse politiche che lasciano il tempo che trovano, ma con gesti definibili “quotidiani”. Che possano fare pensare, anche per un momento di poter vivere nella normalità, di non essere dimenticati. Specialmente a chi vive in contesti difficili come il popoloso quartiere nord della città.” – conclude

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