La pandemia ha rallentato ma non bloccato le attività. Ecco le prospettive

Un anno di Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina. Il presidente Mario Mega si è insediato a fine ottobre 2019, dopo quattro mesi è scoppiata la pandemia. Il primo anno, dunque, è stato inevitabilmente condizionato dalla Covid ma non per questo l’attività si è fermata.

A maggio la nomina del comitato di gestione, ancora monco del componente della Regione Siciliana, a giugno l’organismo di partenariato risorsa mare, a ottobre la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il ricorso della Regione Calabria e ha dato definitiva legittimità all’ente. A quel punto sono stati istituiti gli uffici decentrati di Reggio e Villa, il 3 dicembre si è insediato il nuovo segretario generale, Domenico La Tella.

“E’ stato un anno difficile per tutti a causa del virus – dice Mega -, figuratevi per noi che eravamo in fase di start up, quasi tutto il personale ha lavorato a distanza ma il bilancio è positivo. Solo a maggio abbiamo potuto nominare il comitato di gestione, costruendo poi importanti sinergie, a partire da quella col Comune di Messina, c’è buona intesa col sindaco De Luca, con la vice Previti e gli assessori Mondello e Musolino, ma anche con gli altri enti. A ottobre è arrivata la sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità dell’ente, anche se già da febbraio, con la presidenza della compianta Jole Santelli, la Regione Calabria aveva totalmente cambiato atteggiamento, in positivo, nominando il proprio componente, col quale abbiamo avuto contatti costanti”.

LA PROGRAMMAZIONE

Approvato il piano operativo 2020-22, il bilancio di previsione 2021 col piano triennale delle opere pubbliche e il piano biennale dei servizi. L’ente resta in buona salute, nonostante le entrate ridotte causa Covid. “Vogliamo aiutare i nostri operatori a ripartire – prosegue Mega -, trasformare la criticità in opportunità. Abbiamo sospeso il recupero crediti e ridotto i canoni concessori in proporzione alla perdita di fatturato degli operatori. Con una variazione di bilancio abbiamo riconosciuto riduzioni per circa 340mila euro, confermate anche per il 2021”.

POTENZIAMENTO ORGANICO

La nuova Authority dello Stretto, però, non può gestire cinque porti, compresi quelli di Reggio e Villa, con lo stesso organico della vecchia Authority di Messina. “Siamo pochi – dice ancora Mega -, servono professionalità con conoscenze specifiche, penso soprattutto all’aspetto informatico, visto che uno dei punti principali del Pot riguarda la transizione energetica e digitale. Nelle prossime settimane ci saranno concorsi per la pianta organica vigente, visto che ci sono stati pensionamenti e trasferimenti, poi ci vorrà una nuova pianta organica. Serviranno almeno una trentina di nuovi professionisti, sia nella direzione di Messina (per programmazione tematiche informatiche e ambientali) sia negli uffici decentrati.

L’ACCORDO CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Ieri la firma dell’accordo con Cassa depositi e prestiti. “E’ previsto di realizzare partenariati pubblici privati per una serie di interventi prioritari, come il deposito costiero per gnl (gas naturale liquefatto, ndr), elettrificazione banchine, piastra logistica e terminal ferroviario a servizio del porto di Tremestieri e Zona Falcata. Con l’assistenza di Cassa depositi e prestiti, i nostri interventi potranno essere riconosciuti di qualità per gli investitori, che avranno la certezza che tutto il percorso amministrativo sarà in linea con le normative”.