Abbandonate dal 1992 e mai completate, finalmente i lavori di recupero
Lavori bloccati nel 1992 e mai completati. Le case Iacp di San Giovannello sono un simbolo di spreco e cattiva gestione ma, dopo 28 anni, meglio tardi che mai, si porrà almeno in parte rimedio.
L’anno scorso la Regione ha stanziato 4 milioni e 200mila euro, ora l’Urega (Ufficio regionale gare d’appalto) ha affidato i lavori di completamento per 30 case. In origine dovevano essere 75 ma più della metà non sono recuperabili.
L’appalto è stato aggiudicato alla rete temporanea di imprese formata da Suron srl di Palermo e Blas costruzioni di Caltanissetta, con un ribasso del 17,768 per cento.
“Il Governo Musumeci scrive oggi una pagina importante per la rigenerazione urbana di Messina – dice l’assessore alle infrastrutture, Marco Falcone -. Dopo decenni, cancelleremo l’incompiuta di San Giovannello, dando una casa a chi ne ha diritto, grazie a un investimento da più di quattro milioni di euro. Avevamo preso questo impegno durante un sopralluogo sul posto, oggi lo manteniamo grazie alla virtuosa sinergia fra Regione, Iacp di Messina e Urega, tutti al lavoro per tramutare in risorsa quello che sembrava uno spreco irrecuperabile. Dagli attuali scheletri abbandonati addirittura dal 1992, ricaveremo una trentina di alloggi di edilizia pubblica risanando un intero rione. Entro poche settimane il via libera al cantiere”.