Il progetto esecutivo relativo agli interventi urgenti sulle opere idrauliche per la salvaguardia delle spallette del torrente S. Filippo è stato completato. Adesso, manca l’affidamento dei lavori alla ditta che dovrà eseguirli. Dalla seconda circoscrizione la richiesta di procedere con urgenza
Buone notizie per gli abitanti del villaggio Cep. Il progetto esecutivo relativo agli interventi urgenti sulle opere idrauliche per la salvaguardia delle spallette del torrente S. Filippo è stato completato. La strada arginale del torrente che conduce al polo sportivo e la semicarreggiata valle-monte dello svincolo sono, infatti, interdette al traffico veicolare proprio a causa del gravissimo cedimento verificatosi, ormai da diverso tempo, a carico dei muri arginali della parte bassa del suddetto torrente. Di conseguenza da diversi anni gli automobilisti sono costretti a transitare nel rione Cep, e per gli abitanti del luogo costituisce un continuo pericolo il passaggio delle autovetture e in particolare dei mezzi pesanti.
Il primo passo è stato fatto. Adesso, manca l’affidamento dei lavori alla ditta che dovrà eseguirli.
Dalla seconda circoscrizione arriva al Commissario Straordinario del Comune di Messina ed al Dirigente del Dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie la richiesta di attivarsi, urgentemente, per avviare l’iter della relativa gara. Gli interventi consisteranno nel rifianco delle fondazioni e delle spallette per circa 50 metri, nella ricostruzione di due conci per ogni spalletta d’argine e, cosa più importante, nel ripristino della strada arginale d’accesso con contestuale rifacimento di pozzetti, caditoie e collettori deputati al convogliamento delle acque bianche.
“Il lungo iter è finalmente arrivato a una tappa fondamentale – afferma il consigliere Giovanni Di Blasi -. Le somme già disponibili e la gravità della situazione attuale, che, tra l’altro, potrebbe peggiorare già con le prossime piogge, sono due elementi importanti che devono porre la questione in una condizione di priorità assoluta, al fine di ricondurre tutto il contesto, dove, peraltro, si trova una scuola dell’infanzia e primaria, nelle giuste condizioni di sicurezza”.