La sindacalista delle Fiom Cgil, afferma di aver accettato in toto il programma elettorale e invita i siciliani a non cambiare preferenza a seguito delle dimissioni di Fava: “Siamo tutti complessi ma ci compensiamo"
Lui, l’ex, arrivava da Santa Teresa di Riva dove ha tenuto un comizio per cercare di tenere alta e viva l’attenzione su quella parte di politica, la sua, in corsa alle regionali; lei, la “nuova” è giunta da Palermo dopo uno degli incontri indetti per cercare di accrescere, per il tempo che rimane, la sua credibilità ma soprattutto il suo appeal nei confronti del popolo elettorale. Parliamo, rispettivamente, di Claudio Fava e Giovanna Marano, che percorrendo due diverse arterie autostradali, ieri sera hanno avuto il medesimo punto d’arrivo: il palco del Giardino Corallo. E’ da lì che i due rappresentanti di Sel, Idv e Fds hanno parlato alla platea e ai curiosi intervenuti, cercando di fare comprendere che, nonostante il nome sia diverso, l’intenzione è sembra la stessa: cambiare il volto della Sicilia.
Un’impresa già di per sé non semplice, resa ancor più complessa dell’inghippo burocratico che ha definitivamente messo fuori gioco il primo pretendente alla poltrona di Palazzo d’Orleans, il giornalista, nonché ex eurodeputato, Claudio Fava, e ha determinato la discesa in campo Giovanna la pasionaria, esponente di spicco della Fiom Cgil, battagliera nello spirito.
In attesa che il 28 ottobre arrivi e si possa così dare il via al giro di valzer finale, i candidati tentano il tutto per tutto per cercare di portare a sé l’elettorato. E la fatica sarà doppia per Giovanna Marano che per la sua campagna di sponsorizzazione avrà a disposizione meno di un mese. Necessario, dunque, tentare il tutto per tutto per convincere quanti, senza più la presenza di Fava, potrebbero decidere di dirottare altrove il voto o di astenersi, finendo comunque per favorire gli avversari. La sindacalista parla in modo semplice, ma nel farlo evidenzia comunque grande decisione. Il debutto di fronte l’elettorato messinese, è avvenuto ieri, al Giardino Corallo, stessa location scelta da Fava per la propria presentazione.
Ad organizzare l’appuntamento politico, sotto forma di spettacolo, “diretto” dal regista Ninni Bruschetta, il comitato Liberasicilia 2102, che così come avvenuto per l’ex-candidato, sta sostenendo la Marano, Quest’ultima spiega di aver accettato la sfida sulla base di un profondo spirito di coscienza che l’ha spinta a mettere la propria esperienza a servizio della politica per il bene del paese. “E’stata una decisione presa in piena consapevolezza – ha spiegato – . Ho accettato in toto il programma elettorale di chi mi ha preceduto e spero che questo possa far capire che con Fava ci sarà collaborazione assoluta. Io ci credo”. E come lei lo sperano anche tante altre persone.
PANARELLO “RIFARE LA SICILIA”
RINALDI “FATTI CHIARI”
CHE
QUALCUNO LI INFORMI
CHE SONO STATI ANCHE LORO A “DEVASTARE”
CHE
PER RIFARE LA SICILIA CON FATTI CHIARI
NON SERVONO…………………….
ma per le future “confische”
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Cara Giovanna Marano, le intenzioni saranno anche ottime, ma il contesto non sembra.
Politica e Sindacato dovrebbero camminare, no su due strade diverse,ma completamente a km lontane uno dall’ altra.
Secondo il mio punto di vista il sindacato si è ridotto a non tutelare (se non per convenienza)i lavoratori, per l’unione tra le due parti.
O lei fà il politico o fà la sindacalista, non si possono fare entrambe le cose, e lei lo sà abbastanza bene.
I precedenti di traghettamento tra sindacato e politica non sembra sia andata benissimo.. Se la mente non mi inganna ne ricordo qualcuno che appena entrati nell’ingranaggio sono scomparsi….
Tutti vogliono salvare la Sicilia, vogliono liberare la Sicilia, vogliono promuovere la Sicilia, ma dopo la devastazione della Sicilia che altri hanno fatto con la complicità inerte di altri, o con l’incredibile insipienza politica di altri, che ne direbbero i signori candidati a essere più ……?
GIU’LA MASCHERA ED I VESTITI..
Bello l’incontro organizzato da Liberasicila con attori, artisti e musicisti vari messinesi e non. Bello molto lo spot di Marchetti “giù la maschera” e spero faccia presa su chi è terra terra. Occorre che questo gruppo ( molto intellettuale) non convinca me ma i “civic popular” gli abitanti dei quartieri ghetto. Grillo spopola tra i naviganti di internet e tra i ragazzi e nel Nord vi è un alto tasso di istruzione/informazione. Qui è diverso. Poi non c’è dubbio che il vero colpo di teatro ( Bruschetta mi perdonerà..) lo ha fatto lui creando un evento spettacolo di altissimo impatto mediatico a costo zero rispettoso dell’ambiente: la traversata dello stretto a nuoto…non solo ha gettato la maschera ma anche i vestiti..è non è cosa da poco. Con un gesto solo ha sposato ecologia e libertà (SEL) due dei tre requisiti per essere vicini anche a Liberasicilia..spero dunque che questi movimenti sappiamo parlare insieme.