Rifiuti Covid Messina, servizio da una settimana in mano al Comune... e fermo

Rifiuti Covid Messina, servizio da una settimana in mano al Comune… e fermo

Alessandra Serio

Rifiuti Covid Messina, servizio da una settimana in mano al Comune… e fermo

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martedì 12 Gennaio 2021 - 13:45

Dal 4 gennaio la raccolta dei rifiuti dei positivi è in mano al Comune di Messina, ma restano i nodi da sciogliere. Quali sono, di là del "fumo mediatico" di De Luca

Ancora al palo la raccolta dei rifiuti dei positivi covid e delle persone in isolamento fiduciario nel comune di Messina. Il 5 gennaio scorso, dopo il “blitz” di Cateno De Luca e la richiesta di prendere in mano la situazione, l’Asp ha ufficialmente passato la mano al Comune di Messina. Ma ad oggi non è cambiato nulla.

Stasera l’ulteriore tavolo tecnico convocato dal sindaco, dopo l’ultimo concluso all’improvviso per via dei suoi impegni mediatici – la consueta diretta Facebook – dopo aver richiesto alla Commissaria Furnari di contrattualizzare il rapporto tra Asp e Comune. Proposta irricevibile visto che tecnicamente superata: il contratto non serve, è il Comune di Messina che deve occuparsene.

Quella di stasera potrebbe comunque essere la volta buona. La direzione sembra infatti tracciata: in città sarà MessinaServizi ad occuparsene e proprio ieri il presidente Lombardo ha avviato le procedure per effettuare lo smaltimento. Mentre sulla raccolta sono ancora molti i nodi da sciogliere.

A cominciare dai tanto vituperati “elenchi Asp“, che non saranno mai “definitivi” – come invocato da De Luca quale condizione sine qua non per cominciare il servizio, visto che ad effettuare l’aggiornamento dei nominativi positivi sarà sempre e comunque l’Asp, dove ad oggi non risultano cambiate le procedure organizzative.

Poi le preoccupazioni dei lavoratori, che temono di non essere tutelati nell’effettuare il servizio.

Un passo indietro a questo punto è utile per capire esattamente quali sono stati i passaggi e quali le problematiche ancora aperte. Lo scorso 5 gennaio l’Asp ha notificato con pec al Comune di Messina che avrebbe dovuto farsi carico del servizio di raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi e di quelli in isolamento fiduciario.

Pochi giorni prima di Natale c’era stata la “dichiarazione di guerra” di Cateno che ha annunciato di volersene occupare direttamente. Ma soprattutto la Medieco, ditta che effettua la raccolta per l’Asp, aveva spiegato chiaramente di non essere più in grado di occuparsi dell’intera città di Messina alle condizioni precedenti, visto il crescere del numero degli isolati, così come era avvenuto per i centri della provincia.

Nel resto della provincia il passaggio è avvenuto in maniera indolore: una settantina di Comuni sono stati “scomputati” all’Asp e hanno provveduto direttamente a negoziare con le società abilitate l’affidamento del servizio, nel giro di un paio di giorni. Il costo viene poi rimborsato dall’Asp ai singoli comuni fino ad un massimo di 50 euro ad utenza. Ovviamente al singolo comune resta fatta salva la possibilità di negoziare con la società una tariffa diversa ma, nel caso di maggiorazione, dovrà trovare nel proprio bilancio le risorse per coprire la differenza.

Fino ad oggi infatti la Medieco ha svolto il servizio con un affidamento “provvisorio” dell’Asp, che ha esteso l’affidamento del servizio in ambito ospedaliero. Condizioni che non permettono all’azienda di fare fronte al crescere del numero degli isolati con le risorse in atto. Ma per investire in risorse, umane e logistiche, l’azienda ha chiesto l’adeguamento del contratto.

Una situazione che si è verificata un poco ovunque in Sicilia e che la Regione a novembre scorso ha risolto rimettendo appunto ai singoli comuni la possibilità di occuparsene direttamente, con rimborso della spesa poi a carico dell’Asp, anziché demandare alle aziende sanitarie una eventuale nuova gara per l’affidamento. Tutti quelli che sono usciti dall’affidamento Asp in provincia di Messina, come detto, nel giro di pochi giorni hanno risolto affidandosi ad una ditta specializzata esterna.

A Messina, invece, le cose sembrano essere un poco più complicate. Dal 5 gennaio ad oggi, infatti, il Comune di fatto non si è mosso, salvo manifestare la volontà di volersene occupare direttamente con Messina Servizi, anziché affidarli all’esterno. E continuare a richiedere “elenchi aggiornati” all’Asp.

I disservizi imputati all’Asp, lo ricordiamo, vengono indicati anche dalla ditta che ha effettuato sino a qui il servizio come la principale fonte di ritardi e disagi lamentate dai cittadini (QUI l’intervista dove viene chiarito perché).

Come detto, Messina potrebbe comunque appaltarlo alle ditte specializzate, anche diverse da quelle che fino ad oggi se ne sono occupate. In questo caso gestirebbe in proprio, a differenza dell’Asp, soltanto la fase dell’affidamento del servizio.

Se ad occuparsene sarà Messina Servizi, invece, sarà la società oggi guidata da Lombardo che dovrà destinare propri lavoratori alla raccolta, che è una raccolta di rifiuti indifferenziati ma porta a porta, e dovrà convenzionarsi con un inceneritore per il conferimento.

E anche se le modalità della raccolta dei rifiuti di tipo A e A1 (positivi e isolamenti fiduciari) effettuata dal Comune ha meno “vincoli” rispetto a quelli richiesti al privato che li smaltisce come rifiuti ospedalieri speciali a rischio infettivo, gli utenti andranno comunque dotati di un kit per la raccolta, anche minima, per il conferimento corretto all’impianto di termovalorizzazione.

La Medieco ha in questi giorni continuato ad occuparsi della raccolta dei nominativi già inviati dall’Asp, anche nel Comune di Messina. Servirà quindi un “passaggio di consegne”. Una delle soluzioni al vaglio sembra quella di lasciare alla Medieco la raccolta delle utenze già in essere e consentire a Messina Servizi di partire da zero, con i nuovi contagi e isolati comunicati da Asp. Così facendo, stima Lombardo, in pochissimo si potrebbe cominciare con 1500 persone.

Resta poi tutto aperto il capitolo della tutela dei lavoratori.

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3 commenti

  1. Si può dire con tono pacato e lucidità nel giudizio che la distanza che separa le dichiarazioni del sindaco dalla realtà dei fatti è sempre più ampia?
    Essere spicci, per usare un eufemismo, nei modi e nei termini, non significa essere efficienti, significa solo risultare sgradevoli.
    Non possiamo attendere in eterno che maturi e non è neanche nostro compito dargli questa possibilità.
    Messina non è il suo personale laboratorio di sperimentazione politica e di tecniche comunicative.
    Non ci vuole molto a comprendere che lo considera come tale.

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  2. Dopo la diretta del sindaco sarebbe opportuno un vs chiarimento.
    Se il sindaco ha sbagliato ditelo……..se avete sbagliato voi…..dovete dirlo pure.

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  3. A quanto pare il comune non ha preso in mano ufficialmente la raccolta ….
    perché pubblicate notizie infondate?

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