Riduzione buoni pasto ai dipendenti della Provincia. I sindacati chiedono spiegazioni

Riduzione buoni pasto ai dipendenti della Provincia. I sindacati chiedono spiegazioni

Riduzione buoni pasto ai dipendenti della Provincia. I sindacati chiedono spiegazioni

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sabato 06 Ottobre 2012 - 08:38

Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl in una nota inviata all'amministrazione provinciale contestano l'attuazione della legge 135/2012 sulla riduzione della spesa pubblica negli enti territoriali, sulla decurtazione dei buoni pasto, in atto dal 1 ottobre 2012. Secondo i sindacati, infatti, "risultano ingiustificatamente ancora non corrisposti ai dipendenti i buoni pasto maturati per rientri pomeridiani effettuati per straordinario, recupero permessi brevi, a far data dal mese di ottobre 2011"

La legge 135/2012 varata nell’agosto dal governo Monti all’interno della normativa “spending review” prevede, tra le riduzioni della spesa pubblica degli enti territoriali, la decurtazione dei buoni pasto ai dipendenti provinciali da 10 a 7 euro, a decorrere dal 1 ottobre 2012.

A Messina, sembrerebbe che tale disposizione sia stata applicata con valore antecedente alla data stabilita. Questo, almeno, quanto oggi affermano in una nota al palazzo della provincia, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl: “Le scriventi Organizzazioni sindacali sono venute a conoscenza ufficiosamente che codesta amministrazione avrebbe avviato il procedimento di annullamento dei buoni pasto di importo di € 7,50 già in dotazione dell’Ente, al fine di operare nell’immediato la decurtazione prevista dalla recente normativa sulla spending review anche per i buoni pasto concernenti prestazioni lavorative relative a periodi antecedenti la data di entrata in vigore della normativa”.
I sindacati contestano cioè l’amministrazione di aver operato arbitrariamente la scelta delle riduzioni. “In particolare – proseguono Crocè, Emanuele e Calapai – risultano ingiustificatamente ancora non corrisposti ai dipendenti i buoni pasto maturati per rientri pomeridiani effettuati per straordinario, recupero permessi brevi, a far data dal mese di ottobre 2011. Si rammenta – proseguono i dirigenti sindacali – che la L. 135/2012 prevede la decurtazione dell’importo dal 1° ottobre 2012 e, pertanto, disponendo la medesima legge per l’avvenire, il buono pasto potrà essere erogato con l’importo decurtato solo per le prestazioni successive, non potendo intaccare diritti acquisiti e maturati prima”.

L’invito che le organizzazioni sindacali rivolgono all’amministrazione è di “evitare arbitrarie riduzioni dell’importo dei buoni pasto relativi a prestazioni che riguardano periodi pregressi poiché ciò comporterebbe un ingiustificato danno economico per i dipendenti”, attenendosi al testo di legge.
“Inoltre – concludono Crocè, Emanuele e Calapai – si diffida codesta Amministrazione a corrispondere con urgenza ai dipendenti dell’Ente, previa ricognizione, i buoni pasto maturati”.

7 commenti

  1. L’IMPORTANTE E’ CHE IL SUO STIPENDIO E’ STATO AUMENTATO COSI POSSONO VIVERE DIGNITOSAMENTE STI POLITICI DEL C……..O

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  2. eh già, ma perchè non si occupa degli assenteisti questo sindacato?????

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  3. Guardando questa pagina, dopo aver letto l’articolo, si notano tutte queste pubblicità di candidati alle regionali.
    Viene spontanea una riflessione: LA MAGGIOR PARTE DI LORO HA AVUTO A CHE FARE CON LA PROVINCIA REGIONALE, chi come assessore (anche al BILANCIO), chi come consigliere.
    Quanti di loro hanno vigilato sugli sperperi, sulle elargizioni? Hanno fatto la loro strada ( e la loro fortuna)politica utilizzando anche le risorse economiche dell’Amministrazione Provinciale. Mai nessuno ha speso una parola a favore dei dipendenti e sulla possibilità di migliorare la loro prestazione lavorativa. Adesso c’è quest’altra novità della decurtazione sugli importi dei buoni pasto che per i dipendenti sono SOLDI e per lor signori sono briciole!
    Nessuno di loro sprecherà una parola sull’argomento.
    CON QUALE FACCIA CHIEDERANNO AGLI IMPIEGATI IL VOTO???

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  4. POSSIBILE CHE CON TUTTI I POLITICI CHE RUBANO OLTRE A GUADAGNARE UN MARE DI SOLDI SI ACCUSANO SOLO GLI IMPIEGATI CHE GUADAGNANO 1000 EURO AL MESE. ALMENO GLI IMPIEGATI SOSTENGONO UNA FAMIGLIA.MA BASTA COLPIRE SEMPRE LORO ALMENO SONO GLI UNICI A PAGARE LE TASSE

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  5. Da quello che vedo quando vado a fare la spesa non mi pare che soffrono cosi tanto questi impiegati, da domani fate come fanno tutti, invece di pagare carrelloni con i buoni pasto, fate come me mano al portafoglio …….

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  6. puzza di bruciato 7 Ottobre 2012 07:33

    Scusate ma le mense aziendali no? Così lavorerebbero un sacco di persone.. i buoni pasto devono essere aboliti…

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  7. questo è vivere fuori dal mondo.

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