Una massa d'aria molto calda per il periodo sta per raggiungere il Mediterraneo nei prossimi giorni
I primi due giorni di febbraio sono stati caratterizzati da clima uggioso e piovoso, per l’apporto di aria molto umida dalle medie latitudini atlantiche. Quest’aria molto umida, proveniente da ovest, interagendo con i rilievi nebroidei e peloritani, ha prodotto piogge e locali rovesci. Questa fase climatica, tipica in un pattern atmosferico in cui prevalgono le correnti occidentali, presto lascerà il posto alla risalita, fin sul bacino del Mediterraneo, dell’anticiclone nord-africano, che convoglierà verso le nostre regioni correnti estremamente calde per il periodo, a partire dalla giornata di giovedì 4 febbraio.
Nel corso delle prossime 24 ore, con il rallentamento del ramo principale del “getto polare”, in uscita dal nord-est degli Stati Uniti e dal Canada orientale, si andrà a scavare una profonda ondulazione ciclonica (saccatura) che affonderà le sue radici fino all’Atlantico portoghese e alle Canarie. Lungo il bordo più orientale di questa ondulazione (onda di Rossby) si attiverà un intenso richiamo di correnti calde, d’estrazione subtropicale marittima, che prima di risalire sul Mediterraneo tenderanno a “scaldarsi” sensibilmente sopra i deserti del Maghreb.
L’aria calda che salirà dall’area del Maghreb andrà ad alimentare un esteso anticiclone mobile che giovedì 4 febbraio si estenderà alle nostre regioni, dispensando condizioni di tempo stabile e soleggiato, in un contesto climatico veramente mite per il periodo. Nei bassi strati si attiverà un debole flusso meridionale. L’afflusso di aria mite, d’estrazione subtropicale continentale, farà aumentare le temperature massime, che potranno superare i +17°C +18°C, localmente anche +20°C, mentre le minime si aggireranno attorno i +14°C +15°C. Mari poco mossi.
Venerdì 5 febbraio sarà una giornata di clima mite e variabile, con cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi, per nubi alte e stratificate, a tratti resi lattiginosi pure dalla presenza di pulviscolo desertico in sospensione. L’elemento saliente del giorno sarà rappresentato dall’afflusso di aria molto mite che farà impennare i termometri fino a punte di oltre +19°C +20°C, localmente anche più sulla fascia tirrenica e ionica della nostra provincia. Sia Messina che Reggio Calabria rischiano di varcare la soglia dei +20°C se la ventilazione meridionale non supererà i 16 km/h/20 km/h di media oraria. Gli effetti di questo aumento termico si faranno più evidenti in montagna, con la quota dello “zero termico” pronta a spingersi oltre i 3500-3700 metri. I venti al suolo continueranno a soffiare debolmente, con i soliti locali rinforzi dentro lo Stretto, da Sud, S-SO, rendendo i mari poco mossi, un po’ mosso lo Ionio. Quasi calmo il Tirreno sotto costa.
Questo anticipo di primavera, con clima insolitamente mite e valori prossimi ai +20°C, ci dovrebbe tenere compagnia fino alla giornata di sabato 6 febbraio. Mentre da domenica 7 il rinforzo dei venti di ostro e scirocco al suolo, assieme all’aumento della copertura nuvolosa, all’umidità relativa più elevata e alla riduzione del soleggiamento diurno, favoriranno un lieve abbassamento delle temperature.
C’è da piangere o ridere?? Siamo messi veramente male non oso pensare cosa ci aspetta per l’estate..