Al vertice di quest sodalizio, è stato individuato un uomo di 45 anni, organico alla ‘ndrina Alvaro di Sinopoli
33 persone sono state tratte in arresto nelle province di Roma, Reggio Calabria, Venezia e Grosseto, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma con le accuse a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi.
Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Enclave”, che ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio contiguo alla ‘ndrangheta, costituito da soggetti calabresi e romani, dedito al traffico di sostanze stupefacenti, ricostruendone i canali di approvvigionamento, in gran parte dal Sud America, il sistema di gestione delle “piazze di spaccio” e le modalità di cessione.
Al vertice di quest
sodalizio, è stato individuato un uomo di 45 anni, organico alla ‘ndrina Alvaro
di Sinopoli (Reggio Calabria), che dirigeva le sue attività illecite
avvalendosi anche di propri familiari. Contestualmente all’esecuzione delle
misure cautelari personali, i Carabinieri stanno anche sequestrando
preventivamente un’attività commerciale nella Capitale che risultava
fittiziamente intestata a parenti del capo dell’organizzazione.