Ucchino, Pistone e Mascena parlano di "numerose segnalazioni di genitori e operatori"
FURCI SICULO – “Il pranzo che viene servito ai nostri studenti è poco gradito e diverse famiglie continuano a rilevare disagi al punto che hanno deciso di rinunciarvi: i propri figli rientrano da scuola senza aver pranzato…”. A sostenerlo sono i consiglieri di minoranza Rosaria Ucchino, Agatino Pistone e Paolo Mascena in una interrogazione indirizzata al sindaco Matteo Francilia, all’assessore alla Pubblica istruzione Rosanna Garufi, al presidente del Consiglio comunale Carmelo Maccarrone e alla segretaria comunale. Gli stessi esponenti di opposizione avevano presentato una prima interrogazione il 6 dicembre scorso. “Pur comprendendo che il menù è stato redatto e approvato da una nutrizionista, siamo convinti, e non solo noi, che la stessa quantità di principi nutritivi possa essere assunta anche attraverso cibi più gradevoli ai bambini, utenza a cui il servizio è diretto. Nei menù proposti nelle scuole – aggiungono Ucchino, Pistone e Mascena – viene offerta perlopiù una dieta, composta da pietanze che hanno un bassissimo gradimento da parte dei bambini e delle bambine che spesso non mangiano quello che gli viene proposto”. I firmatari dell’interrogazione parlano di “numerose segnalazioni da parte dei genitori e degli operatori i quali indicano che la maggior parte dei menù non è gradita ai bambini. “Non riteniamo giusto che le famiglie paghino la quota – scrivono i tre di minoranza – per un pasto che nella realtà non viene consumato dai loro figli”.
Al sindaco e all’assessore alla Pubblica istruzione si chiede di “sapere i criteri in virtù dei quali è stato adottato il menù della refezione scolastica. Cosa si sta facendo al fine di garantire assoluta variazione ed il massimo gradimento degli utenti. Che l’assessore esponga se ritiene o meno di dovere controllare e verificare le tante lamentele riscontrate nelle famiglie”. Ed ancora “quali soluzioni si intendono percorrere per garantire una somministrazione con positivo riscontro degli utenti; come si è pensato di far proseguire il servizio e se la Commissione Mensa scolastica ha predisposto eventuali controlli e verifiche dell’indice di gradimento dei menù e degli effettivi standard qualitativi degli stessi”.