L'Associazione nazionale amministratori condominiali italiani invita comunque a un nuovo confronto l'amministrazione comunale
La sezione messinese dell’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali italiani) ha ritenuto di appellare la sentenza del Tar Catania numero 191/2021 con la quale il Tar, “mutando radicalmente l’orientamento della propria precedente ordinanza numero 455/2019, ha ritenuto di
rigettare il ricorso, non in ragione della sua infondatezza, ma in virtù dell’asserita carenza di legittimazione processuale dell’Associazione”.
“Tale determinazione – scrive l’associazione degli amministratori – è maturata pur nella consapevolezza delle criticità inerenti i profili di legittimazione processuale, con la ineludibile necessità di tentare di limitare le distorsioni provocate dell’ordinanza sindacale numero 122/2019 con la quale il sindaco aveva ritenuto di attribuire direttamente agli amministratori di condominio oneri e responsabilità, anche di tipo personale, affatto estranei alle loro prerogative professionali ed imporre modalità di raccolta spesso anche impossibili da attuare”.
Nel frattempo, l’associazione “ribadisce l’auspicio alla ripresa di un colloquio costruttivo con l’Amministrazione comunale atto a pervenire, al netto degli sterili proclami sui social, a reali soluzioni utili per la raccolta differenziata, confermandosi, ovviamente, la piena disponibilità, in tale eventualità, ad abbandonare il contenzioso”.
Non è successo in nessuna parte d’Italia. Messina rovinata……adesso anche l’ANACI (???).