《Il Partito comunista dei Lavoratori non è certamente sorpreso sugli sviluppi delle indagini sui brogli elettorali alle comunali di Reggio Calabria. Essi – si legge in una nota diffusa proprio dal Pcl reggino – confermano l’esistenza di una pianificazione dei brogli e fanno capire se ce ne fosse ancora bisogno, in quali condizioni reali si è svolta la “campagna elettorale” di Reggio Calabria. Per le prossime elezioni è probabile l’istituzione di sezioni elettorali presso i cimiteri del comune!》.
《È chiaro – si osserva – come, al di là degli aspetti formali, sindaco e consiglio comunale odierni non hanno alcuna legittimità politica.
Altro che auspicare un loro cambio di passo. Si torni a votare.
Il PCL, pertanto, rinnova l’invito, ad oggi inascoltato (forse per settarismo?), alla costituzione di un comitato per la difesa degli spazi democratici a Reggio Calabria.
Ciò anche per bloccare la strumentalizzazione delle forze di destra, alcune delle quali sono compagni di avventure del PD e dei 5Stelle nel governo Draghi e, in generale, consoci in un sistema di trasversalismo generalizzato con quegli stessi partiti.
Brogli e inciuci, così procede la democrazia borghese》, è la chiosa finale di Pino Siclari & C. sulle ombre sul voto del settembre 2020.