Quel fondo da quasi due milioni è una torta che pochi digeriscono .Il presidente del Consiglio comunale Previti: «Sono un pugno allo stomaco in questo momento di grave difficoltà per tutti i cittadini». I comunisti italiano gridano allo scandalo e chiedono l’intervento delle autorità competenti
I 24 dirigenti del Comune di Messina finiscono nell’occhio del ciclone. Dopo la pubblicazione della determina che spartisce annualmente tra i 24 "manager pubblici" una torta da 1,8 milioni di euro, alias Fondo per l’area della dirigenza, molti hanno gridato allo scandalo e la Federazione partito dei Comunisti italiani ha deciso di lanciare un appello alle autorità competenti affinché faccia piena luce sulla questione ed accerti eventuali responsabilità penali.
Ma facciamo un passo indietro e ricapitoliamo la vicenda, partendo dalla fine. Lo scorso 15 ottobre il ragioniere generale di Palazzo Zanca, Ferdinando Coglitore, ha messo il “sigillo” sulla determina predisposta dal dirigente al personale, Antonino Cama, il 31 luglio scorso sulla costituzione del Fondo, allegando alla stessa una relazione tecnico- finanziaria, in cui viene prima riportato l’ammontare complessivo del fondo per il 2011, pari ad euro 1.866,598,64, e poi viene spiegato come si arriva a quella somma (vedi correlato).
Posto che la costituzione del fondo è prevista dalla legge (art. 26 CCNL 23/12/199) ed è quindi assolutamente legittima, ci sono due “anomalie” che balzano agli occhi. La prima è che le risorse incluse nel fondo pro dirigenti sono rimaste praticamente invariate, a parte qualche piccola decurtazione , dal 2008, anno in cui è stato definitivamente sottoscritto l’accordo relativo alla costituzione del fondo, mai più modificato nonostante, nel frattempo, i dirigenti del Comune siano passati da 51 a 24: in pratica, in questi quattro anni, la torta è rimasta uguale, le porzioni sono diminuite e la fetta per ogni singolo dirigente è diventata più grande oltre che più “gustosa”. Negli ultimi quattro anni né i dirigenti loro sponte né l’amministrazione comunale, che in questo caso è la controparte, si sono mai presi la briga di rivisitare il fondo alla luce di una diversa organizzazione della struttura dirigenziale.
E così di anno in anno, dal 2008 ad oggi, il fondo risulta di 1,8 milioni di euro (euro più euro meno), da cui i dirigenti attingono ancora prima di costituirlo formalmente, “dribblando" la costituzione annuale prevista dalla legge e facendo riferimento sempre all'anno precedente, in modo da incassare i soldi “extra” mensilmente, accompagnati al salario.
C’è poi una seconda anomalia, sui cui si concentrano le maggiori perplessità, manifestate -con tanto di nota protocollata – anche dal vecchio collegio dei revisori dei conti. Nella ripartizione delle somme illustrata nella relazione di Coglitore, appare la cifra di euro 791.566,18, prevista «in caso di attivazione di nuovi servizi o processi riorganizzativi finalizzati all’accrescimento dei livello qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti, ai quali sia collegato un ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e di capacità gestionale della dirigenza ovvero un incremento stabile delle relative dotazioni organiche».
Tecnicamente si tratta dell’art 26 comma 3 della CCNL 1999. Lo scorso 9 febbraio , in riferimento al fondo 2010, i revisori dei conti scrivevano, in merito alla voce in oggetto, che «non risulta agli atti quali siano i nuovi servizi o riorganizzazione dei servizi che hanno comportato ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e di capacità gestionale della dirigenza», contestando, inoltre, che l’intero importo sia stato utilizzato integralmente per la corresponsione dell’indennità di posizione e non anche per quella di risultato , a cui – per legge -deve essere destinata una quota non inferiore del 15% delle risorse complessive di cui all’art 26. In altre parole, detraendo da quel fondo il premio, la ripartizione per la posizione sarebbe stata inferiore e la torta da spartire più piccola. A quel “richiamo” dei revisori, Cama rispose che la costituzione del fondo era corretta sia nelle voci che nelle ripartizione delle risorse.
I dirigenti, dunque, difendono la loro posizione, non solo economica ma anche morale. Molti, invece, anche dentro il palazzo, ne fanno proprio una questione etica . Solo ieri, durante la conferenza stampa organizzata dai consiglieri comunali per discutere del pericolo dissesto, il presidente del Consiglio comunale, Pippo Previti ha dichiarato: «I quasi due milioni di euro ai dirigenti sono un pugno allo stomaco in questo momento di grave difficoltà per tutti i cittadini». Sulla stessa lunghezza d’onda i comunisti italiani, che come abbiamo detto hanno sollecitato, a mezzo stampa, l’intervento delle autorità competenti. « Il Partito dei Comunisti Italiani trova tutto ciò scandaloso», scrivono gli esponenti del partito, che aggiungono: «nel momento in cui Messina vive la drammatica crisi socio-economica, la disoccupazione aumenta, i dipendenti comunali rischiano di non prendere lo stipendio fino al mese di febbraio, compresi quelli delle società partecipate, i lavoratori dei servizi sociali assieme a quelli dell’Atm sono fortemente penalizzati dalla mancata corresponsione delle spettanze, la città che si prepara ad aprire, finalmente, la “Vertenza Messina” e il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario, i Dirigenti Comunali sguazzano nei soldi. (Danila La Torre)
pippo Previti,a luglio quando hanno costituito il fondo dov’era? a mare? ora grida al lupo,al lupo.
A prescindere da Pippo Previti, ma questi dirigenti che servizi hanno attivato per far crescere i “liveli qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti”? In tutti questi anni, questi dirigenti che hanno delle competenze manageriali non hanno visto cosa succedeva intorno a loro, o non erano a conoscenza? Ricordo a me stesso che i dirigenti non sono soggetti all’orario di lavoro come i dipendenti, ma devono raggiungere gli obiettivi. Questi dirigenti che obiettivi hanno raggiunto? Dovrebbero loro confiscare quanto hanno guadagnato negli ultimi vent’anni, altro che premio…naturalmente insieme a consiglieri, assessori e sindaci e organi di revisione contabile, che evidentemente non hanno mai attenzionato seriamente il problema…
previti è in campagna elettorale
FOSSI NON SI E’ ANCORA CAPITO, MA QUEI SOLDI SE LI SONO GIA’ PRESI COME RETRIBUZIONE.
In questo frangente bisognerebbe essere il meno populisti possibili e ciò evidentemente non si può cucire addosso a Previti che da tempo,dopo silenzi assordanti su una città che sta morendo tranne quella parte che lui sponsorizza(la zona Nord-Giostra in particolare-)ha iniziato la sua campagna elettorale. Qualcuno adesso dirà, come è gia successo, che appartengo alla cerchia dei dirigenti di palazzo Zanca,di cui conosco solo i nomi per averli appresi dal presente giornale online di cui sono un quotidiano lettore, ma nessuno dico nessuno, compreso Previti,che dovrebbe conoscere a menadito i servizi comunali segnala che il numero dei dirigenti nel 2008 era superiore a 40 e che oggi sono solo 24 a fronte di servizi che non hanno subito alcuna contrazione.Previti anzichè contestare dovrebbe sostenere la legittimità delle spettanze,ancorchè previste dal CCNL,poichè 24 dirigenti espletano servizi che prima venivano gestiti da 40.Adesso ci saranno i commenti sfottenti di MARIEDIT,MORTIMER e MANUEL!!!
PER QUALI RISULTATI ?
cavolo ma per quali meriti ? Quei soldi saranno dovuti per legge ma nella coscienza di tutti i cittadini sono un tributo al fallimento di una intera classe dirigente dimostrata dallo stato pietoso e comatoso di questa città…è davvero immorale.
io votero’ al comune MOVIMENTO 5 STELLE !!!!!
BELLE ADDORMENTATE (sono i Consiglieri Comunali) di Palazzo Zanca, quella cifra e tante altre, TempoStretto e i link di MARIEDIT, le pubblicarono nel 2011 e nei primi mesi del 2012, non è serio stracciarsi le vesti oggi, che la situazione è drammatica. E’ dal 2010 che pongo questa domanda: CHI GOVERNA A MESSINA? Oggi posso affermare senza essere smentito, i DIRIGENTI e una parte dei RESPONSABILI DI POSIZIONI ORGANIZZATIVE,conferiti al personale inquadrato nella categoria D, ad onor del vero, fra questi ci sono dipendenti leali con Messina e le sue genti. Nella nostra città la distinzione tra funzione di indirizzo-controllo,che è propria della Politica, e i compiti di gestione,che la legge affida ai Dirigenti, NON ESISTE PIU’, prova ne sono le ridicole LINEE PROGRAMMATICHE degli assessori,che lasciano la più ampia libertà(politica) ai capi dei Centri di Responsabilità, e la nota diktat di agosto di COGLITORE, DI LEO, DELL’ACQUA, dove decidono le aliquote massime IMU, come poi si è deliberato, spettava al Sindaco/Commissario proporle e al Consiglio emendarle e poi votarle. Ho supplicato PREVITI,da queste colonne,di riprendere con decisione i DIRIGENTI, per questa gravissima invasione di campo, ma il Presidente del Consiglio non ha a cuore le sorti della DEMOCRAZIA a Palazzo Zanca,che lentamente è mutata in BUROCRAZIA.
Questo link fu da me pubblicato insieme a un commento di fuoco, che non ha mai avuto uno straccio di risposta, ma si sa il SILENZIO ASSENSO è strumento a cui sono molto affezionati i DIRIGENTI di Palazzo Zanca.
Pretenderemo come messinesi, una dichiarazione di eletti e amministratori, ne faremo uno spartiacque per conquistare il nostro voto,in cui i Consiglieri Comunali e gli Assessori giurano solennemente di non essere mai subalterni ai DIRIGENTI, di scrivere dettagliatissime e chilometriche LINEE PROGRAMMATICHE, cui i burocrati devono, dico devono,attenersi, pena l’avvio di procementi sanzionatori fino al licenziamento.
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Imperdonabile la mia dimenticanza: BRAVISSIMA e CORAGGIOSA la nostra Danila La Torre, questo è vero giornalismo.
VERGOGNA
QUESTA è PURA MERITOCRAZIA!
a quanto vedo è già partita la caccia alle streghe, ma cosa vogliamo colpevolizzare i dirigenti solo perchè hanno applicato le leggi leggine che gli hanno permesso di prendere quei soldi, e i giornalisti e tutto il resto dove stavano visto che dal 2008 che il fondo è stato costituito, e non credo che la dirigenza del comune nel 2008 splendeva, e neanche nessun dipendente del comune mi pare che si sia lamentato, eppoi questo atteggiamento non è poi tanto diverso da chi sempre tramite leggi e leggine ad hoc si e preso un bel posticino al sole e si è assicurato uno stipendio entrando magari come articolista e piano pianino o in regione o in provincia o in comune è poi arrivato a un contratto a tempo indeterminato.
Lei dice:
“Ricordo a me stesso che i dirigenti non sono soggetti all’orario di lavoro come i dipendenti, ma devono raggiungere gli obiettivi.”
Mi permetta, ma non è proprio così.
Uno dei compiti precipui dei dirigenti è quello di vigilare ed accertarsi che l’azione lavorativa sia svolta correttamente.
Per fare ciò, evidentemente, debbono essere fisicamente presenti sul posto di lavoro.
Le rammento, infatti, che i signori dirigenti sono responsabili se i loro sottoposti si allontanano dal posto di lavoro arbitrariamente (è successo quando sono stati fatti i blitz contro l’assenteismo sui posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni).
Sfatiamo questa leggenda che i signori dirigenti non hanno l’obbligo di rispettare l’orario di lavoro. Essi dovrebbero essere i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene, altrimenti che vigilanza esercitano?
In merito al raggiungimento degli obiettivi, Le rammento che anche i funzionari, gli istruttori direttivi, gli istruttori, gli esecutori, i collaboratori e gli operatori hanno quest’obbligo. Insomma, tutti, ma proprio tutti i dipendenti di una pubblica amministrazione hanno l’obbligo di raggiungere degli obiettivi. Al pari dei privati. Se poi non succede, è un’altra storia.
Con rispetto.
LUCCIO mi sollecita a un commento sfottente,ma le sue parole inducono a una riflessione seria sul PAESE,a partire dalle
leggi BASSANINI,non a caso un politico di formazione comunista.Da quel 15 marzo 1997,con l’approvazione del Parlamento di una delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni,enti locali,per la riforma della PA e per la semplificazione amministrativa,questa nostra Italia da DEMOCRAZIA,anche se messa a dura prova da Mani Pulite,muta lentamente in una BUROCRAZIA.In quel Parlamento c’era FORZA ITALIA,partito LIBERALE nei suoi manifesti,nato per sburocratizzare,che non fece nessuna barricata,BERLUSCONI capì subito,che il potere si consolida meglio dallo stretto legame con la BUROCRAZIA,lui se ne intendeva,visto che dichiarava candidamente di presentarsi con la busta in bocca negli uffici dell’urbanistica per le sue Milano Uno, Due e …A proposito dei DIRIGENTI dei Comuni,guardatevi i link seguenti,capirete come i burocrati del Parlamento e quelli del Sindacato,si sono scritti e firmati leggi e contratti,di una complessità inaudita dove si insinuano prebende mascherati da diritti,di ogni tipo e incontrollabili.Sono una parte di articoli e commi per reperire risorse alle retribuzione di posizione e di risultato,serviranno a RESET e MOVIMENTO 5 STELLE.
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Non vorrei tergiversare più di tanto ma solo fare quattro conti ai commentatori pro-dirigenti:
1.800.000/24= 75.000 /13 mensilità=5.769,23 euro…che ovviamente vanno ad aggiungersi allo stipendio base.
Ricordo lor signori che la categoria dei dirigenti NON è soggetta rigorosamente ad un orario di lavoro, essi non sono dei controllori della presenza dei propri collaboratori ma vengono retribuiti (sempre e comunque profumatamente)per il raggiungimento dei RISULTATI…e i RISULTATI sono visibili e sotto gli occhi di tutti!
In qualsiasi Paese del mondo, anche nella repubblica delle banane, CHI non raggiunge i risultati NON HA DIRITTO A NESSUN PREMIO DI PRODUZIONE, nessun emolumento aggiuntivo, e molto spesso – tranne che in Italia – i dirigenti che non raggiungono gli obiettivi prefissati VANNO A CASA!!!A buon intenditor…
Questo Paese va riformato del tutto, cominciando anche dal modo di pensare e di vedere INAMOVIBILI certi dogmi ormai stantii di un mondo che fu.
Facciamo bene (benissimo) a pretendere pulizia nella politica, a voler cambiare i politici che poco o nulla hanno fatto per il benessere collettivo ma altrettanta “pulizia” DEVE essere fatta in ogni comparto sociale/lavorativo SPECIALMENTE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Vorrei ricordare che ogni legge, ogni decreto, può essere modificato dall’oggi al domani, basta volerlo e trovare una maggioranza compatta che lo voti, vedi ad es.innalzamento dell’età pensionabile, vedi la sostanziale modifica dell’art.18 dello statuto dei lavoratori, oppure può essere semplicemente bypassato “fingendo” di dire una cosa per un altra: vedi finanziamento pubblico a partiti BOCCIATO in referendum diventato – per legge – rimborso elettorale.(tutti d’accordo!)
Concludendo, scusandomi per la lunghezza del mio commento, sono convinto che UNA SOLUZIONE PER NON PAGARE QUESTI “PREMI” AI DIRIGENTI, in questo periodo in cui tantissimi messinesi/siciliani non vengono pagati DA MESI, SI PUO’ TROVARE e quindi poter dirottare questi soldi per scopi più nobili.
Mi auguro infine che prevalga il senso di responsabilità tra i dirigenti e che non si oppongano, farebbero certamente una magra, magrissima figura con tutta la cittadinanza.
I commenti di TempoStretto sono come il nostro squisito BIANCO E NERO, una pallina tira l’altra. Dopo 15 anni di BASSANINI, con la conseguenza di burocratizzazione sfrenata, siamo in un cul de sac, per venirne fuori serve un sac de cul, cioè la fine dei contratti a tempo indeterminato per i DIRIGENTI, che di fatto svolgono prestazioni tipiche della libera professione, con la differenza di ” laute parcelle ” mensili sicurissime, che portano ad altrettante laute pensioni, a differenza delle professioni con partite iva, che hanno ricavi e pensione solo se forniscono la prestazione. Il Sindaco,il Presidente di Provincia e Regione, sceglie da un elenco nazionale i DIRIGENTI, può riconfermare quelli di chi ha perso l’elezione, nel periodo dell’incarico c’è l’incompatibilità con la libera professione, se non scelti ritornano, se ne sono capaci, alle loro libere attività.
Inoltre la LIBERA scelta dei SERVIZI SOCIALI da parte di noi cittadini utenti, ci libererà dalla mediocrità dei servizi e dal voto di scambio. Sui servizi sociali sono curioso politicamente delle proposte di RESET e 5 STELLE, a quando pubblicate la vostra bozza di programma per le comunali del 2013?
Le critiche dei politici mi fanno ridere.
Cosa dirigono questi signori che non debba meritare il licenziamento in tronco?
Una città che è ridotta in una cloaga a cielo aperto è soltanto merito loro, cosa mai hanno proposto per renderla urbana?
Vadano a casa, altro che premi!!!!!!!!!!!!!!!
I signori politici hanno mai partecipato ad un tavolo di trattative con i sindacalisti, al fine di capire cosa vuol dire premio di produttività, cisto che non capiscono le parole?
La corresponsione ai predetti di circa 8o mila euro a testa non è pugno alla stomaco se raffrontata a quelle povere creature che non percepiscono lo stipendio (per gran parte si tratta di sussidio) ma una percussione da martello pneumatico avuta presente la loro assoluta incapacità manageriale ed acquiescenza china a 90° nei confronti dell’amministrazione locale.
Mi meraviglia ancora di più come non sia iniziata una guerra
tra i dirigenti per eliminarne ancora qualcuno per ottenure una fetta maggiore della torta.
Vergognatevi tutti.
Sono irresponsabili ed incapaci ma non fessi.
Sei anche tu un sussidiato?
Perchè non portiamo il numero dei dirigenti da 24 a 12?
Nessuno tiene in conto che al comune di Messina sono in servizio C E N T I N A I A di quadri, che comunemente nella pubblica amministrazione svolgono il compito di vice-dirigenti.
I dirigenti pubblici e dunque anche quelli comunali sono considerati “manager” e come ogni manager che si rispetti soggetti a mobilità continue, che chi guadagna circa 10.000 euro al mese deve accettare di buon grado, non si possono pretendere I SOLDI da manager e poi restare abbarbicati al proprio “posticino”, alla propria sede di lavoro come un qualunque “impiegatuccio” da 1.000 euro al mese! Troppo comodo!
I dirigenti comunali fanno parte della grande schiera dei pubblici dirigenti e pertanto possono prestare la loro opera in qualsiasi pubblica amministrazione, in altre parole i dirigenti comunali tecnicamente parlando non hanno un rapporto di lavoro esclusivo con il comune di Messina.
Senza volere iniziare la caccia alle streghe contro i dirigenti comunali, che non sono nè migliori, nè peggiori della restante classe di vertice, bisogna più semplicemente considerare che la comunità messinese non si può permettere di pagare un così elevato numero di “MANAGER”. Basterebbe che il Dr. Croce rideterminasse l’assetto buorocratico del comune, creando non più di 12/15 punti di dirigenza e per ogni dirigente nominare una decina di vice-dirigenti (i quadri già in servizio) che costerebbero “quasi niente”. Questa sarebbe una concreta e fattibile azione di risanamento.
Hai ragione altrimenti come si giustificherebbero gli oltre 10.000 voti raccattati da Buzzanca e dall’Amata la quale si era ben posizionata nei manifesti elettorali.
Quei voti li hanno dati quei messinesi che non dovrebbero avere il coraggio di guardarsi allo specchio.
Magari !!!!!!!!!!!! Dico solo che non solo i dirigenti sono imputabili del fatto che hanno approfittato delle leggi ma tutti nessuno escluso……. e la legge alla fine é uguale x tutti, gridiamo allo scandalo perché si prendono un milione e gli altri tutti insieme quanto si portano a casa
con 1.800.000 euro all’anno dal 2004 ad oggi avrebbero potuto comprare 48 autobus nuovi….dare servizio, ricevere i à di contributi. E’ una vergogna. pubblicate la somma di parte stipendiale+indennità di risultato+ indennità di posizione per ogni dirigente negli ultimi anni e poi sommategli gli incarichi di rup, per la trasparenza dovrebbero saperlo i cittadini è un diritto. POi confrontate con i risluati ottenuti per posizione è vedete cosa esce……questi non cambiano ogni 5 anni, 13 mesnialità a tempo indeterminato, minimo da 70.000 euro lordi anni, il massimo mi piacerbbe saperlo, ma pesno che qualcuno (ragioneria) supererà i 130.000 euro/anno. Il prossimo sindaco dovrà fare la nuova messina , con questi, tra cui, ci sarà sicuramente chi merita, ma…globalmente i dati si commentano da soli e non rompete coi contratti e diritti acuqisiti in tempo da fame
“i dirigenti del Comune siano passati da 51 a 24: in pratica, in questi quattro anni, la torta è rimasta uguale,” questa è la vergogna mentre non pagano gli stipendi per mesi alle partecipate!!!!!!!!!!!! 1.800.000 pagavano un mese a 600 persone…