Secondo palazzo di giustizia, la parola passa al Consiglio comunale

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Danila La Torre

Secondo palazzo di giustizia, la parola passa al Consiglio comunale

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mercoledì 14 Novembre 2012 - 18:35

Pronta una delibera del commissario Croce , che traccia un percorso ben preciso. Qualche consigliere, però, storce il naso. Chiesto un parere legale

Tra le priorità del commissario straordinario, Luigi Croce, c’è anche il secondo palazzo di giustizia, che sarà finanziato con i fondi erogati dal Ministero della Giustizia . Porta la sua firma la proposta di delibera, istruita da Dipartimento patrimonio del Comune, con la quale chiede al Consiglio comunale di mettere fine ad una vicenda “infinita”. Nei giorni scorsi, l’ex procuratore capo aveva deliberato la revoca, in autotutela, del provvedimento della giunta municipale del 9 settembre 2009, relativo al procedimento di acquisto dell'immobile da destinare al secondo palazzo di giustizia. La decisione di Croce era stata presa a seguito della sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa: la gara, infatti, era stata aggiudicata alla Gmc per l’immobile di via Bonino, ma il Cga, il 12 ottobre 2011, aveva accolto il ricorso degli altri partecipanti – Neptunia Spa (del gruppo Franza) e Arcidiocesi di Messina – sottolineando anche che l’aggiudicazione andava ratificata dal Consiglio Comunale e non dalla giunta.

Ritirata la delibera contestata dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, Croce ne ha quindi fatta predisporre un’altra, con la quale sollecita i consiglieri comunali «ad approvare la scelta di reperire sul libero mercato idoneo complesso immobiliare da destinarsi ad uffici giudiziari; a ratificare la graduatoria finale come formatasi a seguito dei lavori della Commissione di Valutazione giusta deliberazione giunta municipale n.454/2009; a confermare la scelta del complesso immobiliare offerto in vendita dal raggruppamento societario G.M.C srl – Raffone Placido s.a.s – Dino srl, autorizzandone l’acquisto e la conseguente destinazione ad uffici giudiziari; e a dare mandato al Commissario straordinario per tutti gli atti conseguenti fino alla stipula del contratto d’acquisto».

La proposta del commissario è già approdata in commissione consiliare, ma più di qualche consigliere storce il naso ed è stato chiesto un parere legale per capire come muoversi in questo percorso tracciato da Croce. (DLT)

5 commenti

  1. Con quale coraggio possono storcere il naso e chiedere un parere legale dopo che gli stessi consiglieri hanno contribuito in maniera molto determinante a portare il comune al dissesto? Il parere legale è vincolante? Assolutamente NO. E allora perchè perdere tempo inutilmente?

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  2. Sul discorso G.M.C. vi è una irregolarità edilizia già accertata dal Consorzio ASI di Messina, ed all’attenzione della Procura….
    Non si può ratificare alcuna proposta di acquisto di un immobile…abusivo….
    E poi qualche aggiorno addietro si parlava di un progetto che prevede la realizzazione di due torri nel giardino dell’attuale palazzo di giustizia…
    Che….strazio

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  3. palazzo di giustizia classe 1929,e in 70 anni di pseudodemocrazia e di repubblica delle banane, a Messina nom si è riusciti a farne uno nuovo.In linea con un città che ancora sopravvive grazie alle tante opere pubbliche del ventennio.

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  4. Non farebbero a tempo a mangiare i fondi destinati all’acquisto od all’acquisto dell’immobile e dei pertinenti lavori.

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  5. Non perdono tempo. E’ necessario per condurre le trattative per determinare con precisione l’ammontare ++++++++++ed i suoi destinatari (consiglieri comunali,parlamentari referenti, etc.)

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