Ancora a rischio il documento contabile, che secondo le direttive del commissario Croce dovrà includere anche i conti in rosso della partecipate. Pronta, invece, la delibera di adesione al Fondo di rotazione previsto dal decreto 174. Lunedì incontro tra Croce e gli 11 deputati regionali messinesi
Tra poco più di un mese si concluderà il 2012 e il Comune di Messina non ha ancora un bilancio previsionale dell’anno in corso. Quel che è peggio è che potrebbe non averlo mai . L’allarme lanciato in commissione servizi sociali dal commissario straordinario, Luigi Croce, trova conferma nelle parole sibilline dei dirigenti dell’area-economica finanziaria di palazzo Zanca, Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo: «Noi il documento contabile lo abbiamo predisposto, suggerendo già alcuni tagli, ma aspettiamo notizie da Croce. Ad oggi non sappiamo niente», spiega ancora Coglitore, che – a domanda precisa – non esclude la possibilità che l’ex procuratore capo decida di non redigere il bilancio, aggiungendo polemicamente: «Dovrebbe chiedere ai suoi esperti».
«Se il bilancio previsionale, non si farà il dissesto sarà inevitabile», spiega il ragioniere generale. Ma il fine non può giustificare i mezzi, non per il commissario Croce, che solo qualche settimana fa aveva trasmesso ai due dirigenti comunali direttive ben precise su come redigere il previsionale 2012, cioè tenendo conto di tutte quelle criticità in questi anni ignorate nei vari bilanci approvati al Comune e includendo anche i conti in rosso della partecipate (vedi correlato). Il reggente di Palazzo Zanca pretende in sostanza di tracciare una linea netta di discontinuità col passato, ma è ovvio che mettendo dentro il previsionale i numeri con segno meno di Atm, Messinambiente, Ato e Amam diventa più complicato, anzi impossibile, far quadrare i conti e raggiungere il pareggio, senza il quale un bilancio non può essere chiuso. Ed è probabilmente questo l’inghippo che blocca l’iter di preparazione del documento contabile così come lo intende e lo vorrebbe il commissario. Resta per il momento a guardare il commissario ad acta, Giuseppe Petralia, già nominato dalla Regione, atteso a palazzo Zanca la prossima settimana.
E così mentre l’ex primo cittadino, Giuseppe Buzzanca, “festeggia” l’arrivo nelle casse comunali dei sette milioni di euro detratti dai trasferimenti statali come sanzione per lo sforamento del patto di stabilità 2011 – i cui effetti sono stati sospesi dopo la recente ordinanza del Tar Catania – lo scenario economico è sempre più cupo e c’è ben poco da stare allegri. Secondo quanto dicono Coglitore e Di Leo, per approvare il previsionale ci sarà tempo sino al 31 dicembre perché, entro il 12 dicembre, alla Corte dei Conti basterà presentare la delibera di adesione al Fondo di rotazione previsto dal decreto 174 approvata dal Consiglio comunale. «Le procedure esecutive intraprese nei confronti dell’ente» verrebbero bloccate e palazzo Zanca avrebbe a disposizione altro tempo per adottare le misure correttive.
La delibera – fanno sapere Coglitore e Di Leo – è pronta ed attende la firma del commissario Croce. In base a quanto dispone il decreto 174, il Consiglio comunale entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di esecutività della delibera di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale deve poi esitare un piano di risanamento della durata massina di 5 anni, compreso quello in corso, corredato del parere dell’organo di revisione economico-finanziario.
La « pesante situazione finanziaria del Comune di Messina» sarà anche al centro dell’incontro che il commissario Croce ha indetto per lunedì 26, alle ore 12, a palazzo Zanca, con la deputazione regionale di Messina, che si insedierà nelle prossime settimane all'Assemblea regionale siciliana. L’ex procuratore capo ha infatti recapitato un invito formale a Bernadette Felice Grasso (Grande Sud), Nino Germanà (Pdl), Valentina Zafarana (Movimento cinque stelle), Marcello Greco (Crocetta presidente), Pippo Currenti (Musumeci presidente), e i parlamentari riconfermati, il vicepresidente uscente dell'Ars, Santi Formica (Pdl), Giuseppe Picciolo (Mpa-Pds), agli altri tre parlamentari uscenti del Partito democratico Franco Rinaldi, Pippo Laccoto e Filippo Panarello, e Giovanni Ardizzone, anche lui parlamentare nell'ultima legislatura con l'Udc. (Danila La Torre)
Guarda un po’, GRECO indagato per essersi abbeverato alla greppia della politica come Capurro per lo scandalo delle richieste di rimborsi da parte di aziende e cooperative fantomatiche chiamato al capezzale di un Moribondo COMUNE che lui stesso ha contribuito mettere in tale situazione.Giornalisti, un po’ di schiena dritta! Fatele notare queste cose!
ART.21 COSTITUZIONE. Il GATTO e LA VOLPE sono i personaggi più amati delle avventure di PINOCCHIO. COGLITORE e DI LEO sono i dirigenti,che elaborano la bozza del bilancio di previsione 2012,pare senza tenere conto delle indicazioni di Luigi Croce. I LINK seguenti ci permetteranno di verificare se si discosterà da quello del 2011.
Totale generale ENTRATE TRIBUTARIE Titolo 1
http://img37.imageshack.us/img37/5622/prvisione12.png
Totale generale ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E
TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO ALL’ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE Titolo 2
http://img696.imageshack.us/img696/7588/previsione11.png
Totale generale ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Titolo 3
http://img822.imageshack.us/img822/7159/previsione10.png
Totle generale ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA
TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI Titolo 4
http://img856.imageshack.us/img856/9707/previsione9.png
Totale generale ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI Titolo 5
http://img853.imageshack.us/img853/8632/previsione8.png
Totale generale ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI Titolo 6
http://img197.imageshack.us/img197/5986/previsione7.png
TOTALE GENERALE TITOLI ENTRATE 2011
http://img833.imageshack.us/img833/913/previsione1.png
Totale generale SPESE CORRENTI Titolo 1
http://img341.imageshack.us/img341/3317/previsione6.png
Totale generale SPESE IN CONTO CAPITALE Titolo 2
http://img832.imageshack.us/img832/7751/previsione5.png
Totale generale SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITO Titolo 3
http://img211.imageshack.us/img211/2739/previsione4.png
Totale generale SERVIZI PER CONTO TERZI Titolo 4
http://img818.imageshack.us/img818/3968/previsione3.png
TOTALE GENERALE TITOLI SPESA
http://img542.imageshack.us/img542/5525/previsione2.png.
Faccio una previsione astrologica, le cifre generali non si discosteranno molto da quelle del 2012. Vi darò nel prossimo commento le voci più interessanti di Entrate e SPESA del 2011, sempre per confrontarle con quelle del 2012.
ART.21 COSTITUZIONE. Su quali INTERVENTI, i dirigenti COGLITORE e DI LEO, a prescindere dalla FUNZIONE e dal SERVIZIO, incideranno per tenere conto delle indicazioni di Luigi Croce? Elenco gli INTERVENTI: PERSONALE, Acquisto di materie prime e/o beni di consumo, PRESTAZIONI DI SERVIZI, GODIMENTO DI BENI DI TERZI, Trasferimenti,ONERI STRAORDINARI DELLA GESTIONE CORRENTE, Godimento di Beni di terzi, INTERESSI PASSIVI E ONERI FINANZIARI DIVERSI, imposte e tasse. Non sarebbe il momento, che le BELLE ADDORMENTATE della commissione POLITICHE FINANZIARIE, si svegliano dal torpore profondo, dandoci una mano ad interpretare le cifre?
Ditemi quale INTERVENTO vi interessa di più e su quello concentreremo la nostra ” curiosità “.
“Il reggente di Palazzo Zanca pretende in sostanza di tracciare una linea netta di discontinuità col passato, ma è ovvio che mettendo dentro il previsionale i numeri con segno meno di Atm, Messinambiente, Ato e Amam” Se il Commissario, su suggerimento dei propri esperti, intende inserire nel previsione 2012 del Comune le perite di esercizio della azienda speciale, Atm e della partecipata Messina ambiente senza che i rispettivi Bilanci Consuntivi siano stati approvati dal Consiglio Comunale, è un errore ed hanno ragione sia Coglitore che De Leo anzi ben, ragione a disconoscere, sotto il profilo procedurale, l’esistenza di dette perdite di esercizio. Per quanto sto per scrivere l’amico/a mariedit può darmi una mano. Siamo nell’anno 1999 ed il Comune di Messina erogò all’Atm la somma di lire 24.55757385 prevista al codice 108030507, capitolo 22878 avente come denominazione “Trasferimento all’Atm per concorso spese di esercizio 1999”. Sempre durante l’esercizio 1999 sono state versate all’Atm, se bene ricordo, lire 60.8769729 che sono state prelevare dal codice 2070309072, capitolo 24000 avente come denominazione “Quota di intervento dovuta alla società per aumento di capitale sociale”, che aveva subito diminuzioni a seguito delle perdite di esercizio. Insomma si trattò, indirettamente, di un trasferimento a ripiano delle perdite di esercizio. Ciò è stato possibile perché il Consiglio Comunale aveva approvato i Bilanci consuntivi regolarmente redatti dall’ufficio di ragioneria dell’Atm diretto, magistralmente, da un Dirigente originario di Monforte, che contabilizzava i fatti di gestione sotto il profilo finanziario con affiancamento della contabilità economico patrimoniale. Nella sostanza una contabilità scritta con la lettera “C” maiuscola. Cosa è accaduto dopo ?. Stavo riuscendoci a comprendere l’origine del disastro, ma quando ero sul punto di “chiudere i conti” mi hanno, malamente, buttato fuori. Una precisazione d’obbligo è quella che in quel periodo lavoravo senza ricevere alcun corrispettivo. Altro che articolo 21 della Costituzione. Ora se il Consiglio Comunale non approva il Bilancio Consuntivo, ritenuto atto fondamentale dall’articolo 114 del d. lg. 267/2000 dell’Atm, anche se da tempo ho considerato da rottamare. non rimane che “attaccarci al tram”.
v
Quindi, vediamo di capire, sig. Saja. Se io consumo elettricità’, basta che quando arriva la bolletta dell’Enel io la strappo, e così’ il debito e’ disconosciuto!
Bene, allora ho capito.
Il problema è molto più complesso di quanto si pensi.
Leggi qua:
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-12-20/niente-aiuti-societa-rosso-064221.shtml#continue
Non è come la pensi. Chi gestisce denaro pubblico deve sottostare a regole precise. Se un amministratore o un dirigente richiede a terzi una prestazione di un servizio oppure la fornitura di un bene senza prima accettarsi se l’ente ha soldi per poter pagare, allora il debito se lo deve pagare lui. Chiaro. Se questa regola, d’altre parte prevista dalla legge, fosse stata rispettata da tutti, il Comune di Messina non sarebbe stato nella condizioni in cui si trova e noi non saremmo stati costretti a pagare le tasse nella percentuale massima prevista per gli enti in condizioni strutturali di deficit La responsabilità? di tutte le istituzioni, si comprende facilmente
e’ semplicemente ridicolo quello che stanno dicendo, il debito non esiste perchè la contabilità non è stata fatta come dice saja.
L’atm è al 100% del comune di Messina quindi chi possiede il 100% di una società dice che non possiede il debito, quindi?????. Quindi vive per 8 anni come se il debito non ci fosse, e vuole continuare a farlo!!!!!!!!
La verità è che questa gente ci ha ridotto così: irresponsabili , ancora a parlare del sesso degli angeli, mentre non si da più un servizio alla città.
Avresti ragione se l’Atm fosse stata una società per azione a capitale interamente pubblico, ossia le azioni detenute dal del Comune di Messina. Purtroppo l’Atm è una “Azienda speciale” è si governa in base alle norme di contabilità pubblica e, quindi, nel caso specifico del decreto legislativo 267 del 2000 e nello specifica dall’articolo 114.. I guai di questa nostra città sono incominciati da quanto ognuno non fa il proprio mestiere e non solo, anzi offende chi si limita a fare il proprio. I veri irresponsabili sono chi approfitta di chi non fa il proprio mestiere ed affossa tutti, te compreso. A proposito che mestiere fai, io il contabile
ART.21 COSTITUZIONE. COMMENTO PER LUIGI CROCE. Dei nostri concittadini di ATM non sappiamo più niente, come fare per rendere più serene, almeno le festività natalizie, poi ci pensarà la Corte dei Conti a fare chiarezza. Ho una proposta per Luigi CROCE, di cui apprezzo l’autorevolezza e la lealtà alle Istituzioni, merce rarissima a Palazzo Zanca. Caro Commissario, promuova una conferenza dei servizi a sua Eccellenza il Prefetto con gli Amministratori di ATM, e in quella sede proponga di fare ricorso ad una anticipazione straordinaria di cassa, la chiami NATALE SERENO, chiedendo, che gli importi trasferiti fossero destinati ESCLUSIVAMENTE al pagamento degli emolumenti al personale e che venisse proposto all’INPS un piano di rateizzazione della contribuzione arretrata, necessario per poter essere considerati legittimi i pagamenti anche in assenza del DURC (è IL DOCUMENTO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA). Carissimo Luigi CROCE, metta sul piatto una drastica riduzione delle procedure di spesa, attraverso un accentramento della loro gestione da parte di due soli direzioni, quella ECONOMATO di sicuro, e che è intenzionato ad attuare un monitoraggio costante e permanente del rispetto del patto di stabilità, e del cash flow di ATM. Il Prefetto accetterà, rassicurato della presenza di Luigi CROCE, darà alle famiglie dei nostri concittadini di ATM, un NATALE SERENO. Sono SICURO dell’aiuto dei Consiglieri Comunali e di Circoscrizione, rinunceranno alle loro indennità di carica, per facilitare questo percorso. GRAZIE.
contabile, infatti, il problema è che a Messina, da 10 anni la gestione viene fatta dai contabili, è inutile citare normative o altro, è un azienda speciale del Comune di Messina: i debiti ci sono, voi sostenete che il comune di Messina non li può vedere perchè il consiglio comunale non li ha votati.
E’ assurdo!!!!!!
Anche perchè se non si risana il debito non si potrà offrire nessun servizio. Ripeto: a che serve un Comune che non eroga i servizi di base??????
Forse a pagare indennità di risultato di posizione e di risultato (1.800.000 euro/anno per 24 persone ulteriori agli stipendi) di dirigenti che dirigono una cosa che non offre nulla al cittadino? Io Le do del Lei perchè non la conosco e così dovrebbe fare con me.
Perchè non risponde a domande semplici come quelle che ho fatto? O vuole continuare con sta menata dei bilancio approvati o no , sempre un debito è, fuori bilancio ma di una Azienda che è tutta del Comune. Ripeto ATM è al 100% del Comune che non può vedere i suoi debiti. Ripeto: irresponsabili!!!
Azienda speciale in cui il consiglio di amministrazione, i commissari, i revisori, sono sempre stati nominati dal proprietario: Il Comune di Messina.
Non è importante sapere che mestiere faccio, parlo da cittadino e pongo domande logiche. E’ assurdo che il Comune se ne lavi le mani adducendo il fatto che non ha votato i bilanci, e poi? soluzione? Il re è nudo, cosa è stato fatto si è capito.
Certo che Le rispondo. Entrambi, sono certo, la pensiamo nello stesso modo, ma affrontiamo il problema in modo diverso. Io, cittadino come Lei, so che l’Atm ha un mare di debiti che, prima o dopo, deve essere il Comune, ossia i cittadini messinesi, ad assumersi la paternità e quindi di onorarli, pagandoli. Ma per fare questo è necessaria rispettare una procedura imposta dalla legge che consenta a tutti, cittadini compresi, di SAPERE chi sono i responsabili dell’indebitamento ed avere la possibilità di poterli mettere in condizioni di non ripetere i guai prodotti sia alla società che ai cittadini, Quello che si vuole fare, non solo per l’Atm. ma anche per Messina ambiente ecc pagare i debiti prendendoli come si dice “a scarola chiusa” evitando sia di individuare chi li ha fatti ed anche se dette debiti sono la conseguenza vera ed effettiva di una avvenuta prestazione di servizio oppure da una fornitura di beni. In breve il debito che il Comune è costretto a pagare rappresenta un costo effettivo di una controprestazione effettivamente resa.? Lei certamente non ricorda che l’allora sindaco Buzzanca, per avere certezza sui conti dell’Atm diede incarico ad una primaria società di revisione contabile di esprimere, a pagamento, il proprio parere sul Bilancio di esercizio 2009 (che dovrebbe contenere l’ammontare complessivo dei debiti dell’Atm) predisposto dagli uffici dell’Atm. Ebbene anche detta società non espresse alcun parere in quanto, se bene ricordo, era impossibili verificare concordanza fra i dati contenuti nel bilancio di esercizio 2009 e la relativa documentazione . Nella sostanza io dico che se pago un debito, mi accerto prima di avere ricevuto una prestazione o un bene di valore corrispondente. A Lei le conclusioni.
• rispondi
“Una buona notizia è che già ci sono o starebbero per entrare (l’ufficialità non è stata ancora data) nelle casse del Comune i 7 milioni di euro di sanzione che lo Stato sta rimborsando a Palazzo Zanca per lo sforamento del Patto di Stabilità nel 2011. Che il tribunale amministrativo ha “sanato”. Il Tar ha concesso la sospensiva alla decisione e così questi fondi sono nella disponibilità dell’amministrazione. Sette milioni di euro non sono molti per tutti i problemi del Comune, ma sicuramente importanti in questo momento dove non si sa chi dover pagare prima (da IL NORMANNO DI OGGI 25 11 2012).
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P.S: PER FAVORE, VEDIAMO DI NON DILAPIDARLI. GRAZIE !
Grazie per la risposta, ineccepibile nella forma, inaccettabile, a mio avviso, per la sostanza e per i tempi, 8 anni di bilanci non approvati:
– il tempo passato è troppo, non penso ci voglia molto a verificare la natura dei debiti di ATM, ci sono state indagini, analisi, di tutto, ma chi paga tutti questi controlli se dopo 8 anni ancora non ne sono venuti a capo?
– comunque il debito è del Comune che poi si potrà rivalere sulla illegittimità (ad oggi non provata) di quei debiti, con i consigli di amministrazione ed i commissari dal Comune stesso nominati: non Le pare assurdo, continuare così? nell’attesa l’ATM dovrebbe dare un servizio che non può dare, deve pagare stipendi senza produrre perchè i debiti non consentono di comprare bus nuovi o di aggiustare l’esistente,il risultato: i messinesi vanno a piedi.
Tutto qua, sono sicuro della sua competenza, ho letto i suoi post, quello che voglio dire è che è giusto ormai rappresentare l’indebitamento del comune nella sua interezza: sarebbe imperdonabile accedere al fondo di rotazione senza riportare l’intero indebitamento. Conclusioni; fa bene Croce a dire ai dirigenti del comune e delle partecipate di smetterla con questo rimpallo, hanno fatto male a non farlo prima.