Ecco quali sono le squadre europee che sono presenti sul mercato azionario.

Il calcio moderno è sempre più business e attività d’impresa con una capacità di generare introiti importanti pari ad altri settori produttivi, anche lontano dall’attività sportiva in senso stretto. I presidenti delle società non esitano a definirsi imprenditori calcistici e il loro modo di operare è volto al guadagno e si sviluppa in tutta una serie di azioni che hanno come base una solidità finanziaria tale da permettere investimenti e un tipo di programmazione di lungo periodo che non può più fare a meno di uno stadio di proprietà, moderno e funzionale, con esercizi commerciali al suo interno (come ospitalità per pacchetti speciali per i tifosi più accaniti, negozi, ristoranti e palestre), da tenere aperti tutta la settimana al di fuori del calendario sportivo. Ma il passo in avanti che molte società hanno già fatto, è quello della quotazione in borsa. Ecco quali sono le altre squadre europee che sono presenti sul mercato azionario.

1. Juventus

In Italia ad esempio si parla delle azioni Juventus da anni, precisamente dal 2011, e la ristrutturazione societaria che ha portato ai vertici Andrea Agnelli nel 2010 ha portato una svolta ancor più orientata verso il mondo del business, con la creazione di un nuovo logo, di un sistema di merchandising più vario e appetibile, accompagnato ovviamente da un progetto sportivo capace da fare da traino all’attività di borsa attraverso le affermazioni sul campo che, se sul versante interno non sono certo mancate, in quello europeo – il vero tallone d’Achille della società calcistica più titolata in Italia – non sono state all’altezza delle aspettative, soprattutto dopo l’arrivo clamoroso di CR7.
Il covid è stato una mazzata per tutto il sistema calcistico, e a risentirne sono state proprio le società con un monte stipendi più elevato e maggiormente capaci di riempire gli stadi. E la Juve negli ultimi anni ha registrano infatti un passivo importante.

2. Manchester United

I Red Devils sono una delle squadre più titolate in Inghilterra e una delle più famose in assoluto a livello mondiale. Sono tantissimi i miti del calcio del passato ma anche moderno, ad aver calcato il tappeto verde di Old Trafford. Dopo l’addio di Alex Ferguson, vera leggenda dello United, la squadra ha avuto qualche difficoltà a ritornare ai vertici della Premier League, a causa anche del livello elevatissimo di squadre ricche come quella dei cugini del City, del Chelsea e del Liverpool di Klopp.
La società va fortissimo dal punto di vista commerciale grazie al proprio logo, alla vendita del merchandise, ai diritti TV (particolarmente vantaggiosi per il calcio d’oltremanica) e ovviamente grazie alla vendita dei biglietti per le partite. Le azioni della società sono presenti sul listino di New York, e le performance hanno in parte risentito degli alti e bassi a livello sportivo, con un guadagno di appena 5 punti percentuali dopo quasi 8 anni dalla quotazione.

3. Borussia Dortmund

Il Borussia ha una tradizione europea importante ed è conosciuto ovunque per la calorosità dei suoi supporter. La capacità della società del bacino della Ruhr di trovare dei prospetti interessanti e di farli crescere in un ambiente multiculturale e tutto sommato lontano da aspettative troppo elevate, ha sempre permesso ai vertici gialloneri di non lanciarsi in acquisti troppo costosi e di mantenere i conti sempre in ordine. L’arrivo della stellina Haaland è un esempio lampante di quanto da quelle parti si capisca di calcio. E questo è un ottimo viatico anche per l’attività imprenditoriale. I diritti TV restano la voce più consistente di entrate per il club tedesco, mentre il titolo quotato nella borsa di Francoforte ha avuto un andamento ondivago, a causa anche dallo strapotere del Bayern Monaco che ha di fatto cannibalizzato la Bundesliga con la conquista di 15 titoli negli ultimi 20 anni.

4. Ajax

I Lancieri sono un altro ottimo esempio di programmazione che si basa sulla valorizzazione dei giovani, meglio se proveniente dal settore giovanile. In Eredivisie l’Ajax ha vinto molti titoli e la finale di Champions di un paio di anni fa ha senza dubbio fatto bene al titolo della società di Amsterdam quotato in borsa dal 1998, con un aumento di valore del 20% negli ultimi 10 anni, ma i guadagni maggiori arrivano, ovviamente, dai diritti TV e dalla biglietteria.