Il ragioniere generale di Palazzo Zanca Coglitore ha chiarito che si sta cercando di rimodulare il piano dello Ato 3, per coprire un buco di circa 2 milioni di euro. Resta, poi, l’incognita Croce: firmerà il documento contabile?
«Nonostante il giorno festivo e la neve, domenica mattina, io e il mio collega Di Leo ci siamo dati appuntamento in ufficio per redigere la delibera di adesione al decreto legge 174, convertito in legge venerdì scorso. L’atto è già stato firmato dal Commissario straordinario Luigi Croce ». A parlare è il ragioniere generale di Palazzo Zanca, Ferdinando Coglitore, che ospite in commissione bilancio ha invitato i consiglieri comunali a votare il prima possibile la proposta di delibera con cui si avvia l’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario, spiegando che – entro 5 giorni dalla data di approvazione e di esecutività ( i due momenti saranno contestuali) – l’atto dovrà essere recapitato al Ministero dell’Interno ed alla sezione regionale della Corte dei Conti. Dallo stesso momento, scatteranno anche i 60 giorni previsti dalla legge per l’elaborazione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni, corredato del parere del Collegio dei revisori dei Conti.
L’approvazione della delibera istruita da Coglitore e Di Leo produrrà un’altra immediata conseguenza e cioè che «le procedure esecutive nei confronti dell’ente sono sospese fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano di riequilibrio», compresa quella già avviata dalla Corte dei Conti, che entro il 27 dicembre attende le risposte del Comune a quelle richieste formulate con l’ordinanza n.355, notificata a Palazzo Zanca il 27 novembre scorso. Coglitore sollecita, dunque, il Consiglio comunale a non perdere tempo e ad esitare la delibera velocemente, per accorciare i tempi e consentire all’area economico – finanziaria di lavorare al piano decennale di risanamento, da proporre – come si legge nella proposta di delibera – entro il termine di 45 giorni. La manovra finanziaria di Coglitore e Di Leo terrà conto delle prescrizioni della legge ma anche di «ulteriori direttive che saranno impartite dal commissario straordinario e dal Consiglio comunale».
Se la strada verso l’accesso al Fondo di rotazione sembra essere in discesa – anche se l’erogazione delle somme non sarà automatica ed il piano di riequilibrio dovrà essere sottoposto al giudizio di una commissione paritetica tra il Viminale il Ministero dell'Economia e della Corte dei conti – resta ancora in salita la strada verso l’approvazione del bilancio previsionale 2012. Sempre in commissione, il ragioniere generale ha chiarito che si sta cercando di rimodulare il piano dell'Ato 3, per coprire un buco di circa 2 milioni di euro. A precisa domanda sui debiti fuori bilancio, il ragioniere generale ha risposto che si sta dando copertura finanziaria a quei debiti già riconosciuti dal Consiglio comunale che si pensava di poter sanare con le dismissioni patrimoniali, che poi non si sono realizzate. Coglitore è comunque ottimista ed assicura che entro la prossima settimana il documento economico-finanziario arriverà sulla scrivania di Croce, che con i poteri del sindaco e della giunta dovrebbe firmarlo e trasmetterlo al Consiglio comunale per la definitiva approvazione. Tuttavia, il condizionale è d’obbligo, perché non è affatto scontato che il bilancio, così come redatto dall’area economico-finanziario di Palazzo Zanca, incassi l’ok del commissario, che solo qualche settimana fa aveva riferito ai deputati regionali di un buco virtuale di 50 milioni di euro, certamente non colmato in questo breve frangente.
Qualora il reggente di Palazzo Zanca decidesse di non apporre la firma sul documento contabile, subentrerebbe il commissario ad acta, Giuseppe Petralia, che è già stato nominato dalla Regione ma che verosimilmente non si prenderà la responsabilità di sostituirsi al commissario del Comune. Senza il bilancio previsionale, si rischia di vanificare qualsiasi sforzo per accedere al Fondo di rotazione, unico barlume di speranza nel buio fitto dei conti comunali. (Danila La Torre)
Questa volta saremo vigili e non ci lasceremo prendere per i fondelli. Non sarà il solo commissario Croce con l’ausilio tecnico del suo capo di gabinetto e dei suoi esperti a titolo gratuito ad esaminare il “Bilancio di Previsione 2012” ma circa 250.000 messinesi, colti e non colti in problematiche di bilanci comunali, ma certamente accorti a redigere, con risorse finanziarie scarse. loro bilanci familiari. Intanto due problemi esposti nell’articolo che si cpommenta, di cui il primo:
“A precisa domanda sui debiti fuori bilancio, il ragioniere generale ha risposto che si sta dando copertura finanziaria a quei debiti già riconosciuti dal Consiglio comunale che si pensava di poter sanare con le dismissioni patrimoniali, che poi non si sono realizzate”. Ciò significa che un qualche bilancio di previsione del nostro Comune relativo ad esercizi precedenti erano state previste delle entrate provenienti dalla vendita di immobili di proprietà comunale destinati a coprire “debiti fuori bilancio”. Trattasi, in gergo tecnico di entrate a specifica destinazione o meglio spese che si compensano con le entrate. Una corretta contabilità imporrebbe che le spese vengono finanziate dopo che le entrate si sono realizzate, e non il contrario) Ebbene il Consiglio Comunale ha approvato detti debiti fuori bilancio ancor prima che le entrate si realizzassero. Dalle dichiarazioni del responsabile dell’area finanziaria, si ha certezza che dette entrate non si sono realizzate e. conseguentemente, essendo privi di copertura finanziaria, il riconoscimento da parte del Consiglio Comunale è da ritenersi “nullo” di diritto. Si ritiene, inoltre, illegittima, qualora dovesse verificarsi, la copertura di “perdite di esercizio” dell’Atm se i loro importi non scaturiscono dai “Bilanci consuntivi” regolarmente approvati dal Consiglio Comunale., Questa è la mia tesi suffragabile da specifiche disposizioni legislative in materia di finanza pubblica. .
Il Commissario Croce e’ accerchiato. Ma è uomo di legge, e sa bene che la Corte dei Conti ha tempi lunghi, ma è inesorabile.
ART.21 COSTITUZIONE. Il mese scorso scrissi sulle analogie con Alessandria e Parma, richiamando le sentenze della Corte dei Conti, città rapinate dagli amministratori e dal sistema d’interessi, che fanno riferimento al POPOLO DELLA LIBERTA’, che ha la spudoratezza di criticare il MOVIMENTO 5 STELLE, da pochi mesi alla guida di un Municipio nel caos organizzativo come Messina. Infatti PARMA e MESSINA sono gemellate come capoluoghi di provincia con alequote MASSIME dell’IMU e senza agevolazioni. Se gli uffici del DIPARTIMENTO TRIBUTI avessero funzionato, nella direzione PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO, non subiremmo il salasso di questi gioni con il saldo IMU.
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Io ho gia saldato l’IMU, ma vox populi ha cambiato posizione, non più pagare tutti per pagare meno, ma PAGARE TUTTI O NESSUNO.
Poichè la procedura della Corte dei Conti era già aperta prima dell’entrata in vigore della legge 174 dubito (vedi art. 3) che si blocchino anche le procedure già avviate dalla stessa Corte. Mi sembra che la questione sia, prima di tutto legata alle risposte che bisogna dare alla stessa entro il mese…..! Tutto il resto se possibile verrà fuori ma al momento e solo fumo……. Non lasciatevi ingannare la realtà è molto peggiore da quella che si vuol fare apparire e senza ritorno alla legalità non cè futuro!
Avevo già commentato l’articolo dando inizio a quanto scritto che si riporta:” A precisa domanda sui debiti fuori bilancio, il ragioniere generale ha risposto che si sta dando copertura finanziaria a quei debiti già riconosciuti dal Consiglio comunale che si pensava di poter sanare con le dismissioni patrimoniali, che poi non si sono realizzate” Ciò significa che nel Bilancio di previsione 2011 sono state previste entrate proveniente dalla vendita di beni immobili che sono stata destinate a finanziare uscite e specificatamente “debito fuori bilanci: Trattasi pertanto di entrate che si compensano con le uscite. Sarebbe stato giusto e corretto che detti debiti fuori bilancio avessero ricevuto l”attestazione di copertura finanziaria successivamente alla realizzazione degli introiti provenienti dalla vendita degli immobili, ma così non è stato per cuoi i consiglieri comunali apprendono oggi di avere riconosciuto debiti fuori bilancio privi del relativo finanziamento. Detti atti, a mio parere, sono da ritenere “nulli di diritto” in quanto approvati in violazione dell0’articolo 191 del d. lg. 2167/2000. Ma poiché in questi ultimi tempi nelle stanze municipali “la legge aleggia” facendo miracoli, sopratutto contabili, invertendo le procedura e le relative conseguenze, Però staremo vigili e controlleremo che nel “Bilancio di previsione 2012” non vengano inserite le “perdite di esercizio” dell’Atm dato che è a tutti noto che i “bilanci di esercizio” ove detta perdita contabilmente viene esposta, non hanno ricevuto l”approvazione, come previsto dalla legge che, sull’argomento parla chiaro, ossia in Italiano e non in messinese, da parte del Consiglio Comunale. I cittadini messinesi tali debiti non li devono pagare, semmai chi, illegittimamente, li ha prodotti”. Ma di questo, dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, occuparsene la Procura della Corte dei Conti, Staremo a vedere