Il consigliere circoscrizionale Mario Biancuzzo si fa portavoce del malcontento tra gli abitanti della sesta circoscrizione riguardo il recapito delle fatture dell'acqua. Il pagamento viene recapitato suddiviso in più bollettini, anziché in un'unica fattura, creando confusione tra i cittadini e un costo maggiore del servizio postale
Il consigliere Mario Biancuzzo si fa portavoce delle lamentele dei residenti della sesta circoscrizione sulle modalità di recapito delle fatture dell’Amam. Il malcontento sarebbe dovuto al fatto che invece di un’unica fattura da pagare, il pagamento dell’acqua è suddiviso in più bollettini. Una questione di scomodità ma non solo. Pagare tre bollettini, ad esempio, significa pagare tre volte il costo del servizio postale. “Oltre al danno la beffa – afferma Biancuzzo”.
La conseguenza è che molti sono costretti a recarsi agli uffici dell’Amam per richiedere spiegazioni, mentre gli anziani “subiscono” senza poter fare molto. Il consigliere circoscrizionale, inoltre, segnala un malfunzionamento dei contatori, soprattutto di quelli più vecchi che, a quanto riporta, girerebbero molto in fretta come se si stesse consumando acqua. L’anomalia comporterebbe, di conseguenza, un consumo non effettivo.
La richiesta, inviata al direttore generale dell’Amam e al commissario straordinario Luigi Croce è di modificare il sistema dell’invio dei pagamenti, “raggruppando i consumi ogni tre o quattro mesi, con l’invio di una sola fattura ed a saldo dei metri cubi dell’acqua consumata”. “Sarebbe veramente – conclude Biancuzzo – un bene per tutti onde evitare l’enorme confusione che l’attuale sistema genera nei consumatori”.