Una struttura immersa nel verde a due passi dal mare, creata da un progetto innovativo che pone al primo posto non solo il benessere fisico ma anche emotivo dei suoi ospiti
Casa di riposo? No grazie! Sorge a Messina, in via Circuito 137 (Torre Faro), Il Villino delle Rose, comunità di alloggio per anziani, una nuovissima realtà per l’accoglienza e il supporto per la terza età.
Grazie ad un’esperienza di oltre dieci anni nel trasporto sanitario e assistenza domiciliare, il Villino delle Rose è un’assoluta novità che mette in pratica una nuova idea di assistenza e sostegno.
Una struttura immersa nel verde a due passi dal mare, creata da un progetto innovativo che pone al primo posto non solo il benessere fisico ma anche emotivo dei suoi ospiti e che annulla del tutto il vecchio concetto di “casa di riposo per anziani”.
Una co-abitazione dove ogni membro di questa piccola comunità diventa parte attiva della quotidianità, grazie a stimoli sempre nuovi ed attività ricreative. Passeggiate sul lungomare, shopping, giardinaggio, cucina e tanti altri momenti di svago, assecondando le inclinazioni e gli hobby di ognuno degli ospiti.
Condividere ogni momento, emozione o gioia: è questo il vero punto di forza dell’intero progetto che non considera l’anziano come singolo individuo ma come parte integrante di un gruppo.
Il concetto di “invecchiamento-attivo”, questo il tratto distintivo de Il Villino delle Rose, con un’assistenza che non si limiti solo all’aiuto fisico alla persona anziana, garantito dal valido supporto del personale oss (operatori sociosanitari), ma che renda tutti gli ospiti parte integrante di una vera e propria famiglia, che coopera insieme verso il benessere psico-fisico di ogni membro della struttura.
La conferma nelle parole della cofondatrice Daniela Arena: “Abbiamo percepito che bisognava fare qualcosa, fare una differenza rispetto ai progetti tradizionali che oggi sono in atto e quindi creare una situazione di vera famiglia, di condivisione. […] Abbiamo pensato a una co-abitazione per ricreare un ambito familiare dove la convivenza è organizzata rispetto a delle persone che hanno una difficoltà […] Creiamo una vita armoniosa dove tutti possono partecipare, dove c’è una condivisione nelle difficoltà: se io ho una difficoltà ci sei tu che mi sostieni, se tu hai una difficoltà ci sono io che ti sostengo. Abbiamo iniziato semplicemente con questo valore”
Condivisione, dunque, la parola d’ordine, per prendersi cura del capitolo più bello e fragile della loro vita.
Non dubito della bellezza dell’ambiente, ma per una buona riuscita conta la bellezza dell’animo di chi lavora
quanto costa
Le lacrime agli occhi della prima ospite intervistata, non di abbandono ma di serenità e felicità dicono tutto sulla qualità del servizio offerto. L’uso dei termini famiglia e amici dice tutto sulla qualità che certamente avrà la forza operativa.
Complimenti