Il fondo è stato istituito a seguito di un atto di indirizzo che era stato presentato in fase di approvazione del bilancio ed approvato all’unanimità dal Consiglio. La problematica è stata affrontata per tutto l’arco della legislatura da parte del Consigliere Provinciale dell’Udc Matteo Francilia il quale aveva investito della questione l’Assessore all’Ambiente Carmelo Torre ed il Presidente della Provincia Ricevuto
Un fondo pluriennale di 700 mila euro per la pulizia dei torrenti a fini preventivi. A stabilirne la costituzione, una delibera della Giunta della Provincia regionale di Messina. Il fondo è stato istituito a seguito di un atto di indirizzo che era stato presentato in fase di approvazione del bilancio ed approvato all’unanimità dal Consiglio. La problematica è stata affrontata per tutto l’arco della legislatura da parte del Consigliere Provinciale dell’Udc Matteo Francilia il quale aveva investito della questione l’Assessore all’Ambiente Carmelo Torre ed il Presidente della Provincia Ricevuto.
“Il fondo pluriennale, in quanto tale, verrà rimpinguato ogni anno fino alla ricostituzione della somma di 700 mila euro – spiega Ricevuto – e servirà, attraverso opportune intese tra le Amministrazioni comunali e l’assessorato, nella fattispecie il Genio civile, a sostenere gli interventi finalizzati all’eliminazione dei detriti alluvionali e della vegetazione spontanea presenti negli alvei dei torrenti, così da prevenire i rischi di eventuali esondazioni generate da copiose precipitazioni e il ripetersi delle tragedie e degli ingenti danni degli ultimi anni”.
“Nei prossimi giorni – annuncia Torre – sarà riunito un tavolo tecnico con tutti gli enti interessati per individuare le modalità secondo cui intervenire, in raccordo con i sindaci del territorio”.
“Con l’istituzione di questo fondo – dichiara il Consigliere Provinciale dell’Udc Matteo Francilia – abbiamo messo in campo un’importante misura di sostegno agli interventi che dovranno essere programmati e realizzati dai comuni. Procederemo adesso, per come stabilito nella delibera, a convocare una conferenza dei servizi con il Genio Civile, Arpa, Protezione Civile, Forestale oltre che la Provincia, per stilare una graduatoria di merito in base ad un indice di pericolosità e le modalità di intervento. Da anni – continua Francilia – mi batto per la messa in sicurezza dei nostri torrenti, presupposto per ogni possibilità di sviluppo, ed in questo percorso ho trovato una importante sponda nella sensibilità e nell’impegno dell’Assessore Torre cui va il merito di aver appoggiato in pieno la proposta. E’ certamente – conclude il consigliere Udc – un piccolo ma concreto passo avanti verso la soluzione di problemi che richiedono però ancora più impegno e maggiori risorse”.
OCCORRONO ALTRI INTERVENTI DI PREVENZIONE.- COMPLETARE L’OPERA
Intervento finanziario positivo ed importante. Però è bene ricordare che, oltre alla pulizia dei torrenti, sempre bene accetta ed indispensabile come intervento di prevenzione, è necessario attenzionare e/o diffidare i proprietari dei fondi rivieraschi di astenersi dal modificare o variare il corso delle acque pubbliche mediante scavi, chiuse o pietrame inserite negli alvei dei fiumi, ruscelli, torrenti; e di realizzare canali di deviazione o simili sia pure temporanei, anche per l’irrigazione degli agrumeti e delle coltivazioni.- Sarebbe opportuno chiedere al Servizio idrografico regionale ed al Genio Civile la verifica della grandezza idrologica dei torrenti esistenti nel territorio provinciale ed accertare l’idoneità o occlusione delle luci dei ponti e di altre strettoie naturali o artificiali, al fine di predisporre gli adeguati interventi, atti a prevenire, situazioni di rischio e pericolo in conseguenza di eventi e situazioni eccezionali….
Perché il Presidente non restituisce e/o rimette i cantonieri ad operare nelle strade provinciali? Quanto meno le cunette verrebbero mantenute pulite e non intasate o ostruite…Perchè non dispone la verifica delle scarpate laterali alle strade provinciali, dei siti dove, frequentemente, si manifestano fenomeni di dilavamento ed erosione del terreno, con conseguente scorrimento di acqua fango ed altri materiali sulle sedi stradali, che creano grave pregiudizio per l’incolumità delle persone, per la sicurezza delle strade, riguardo la circolazione dei veicoli, con prevedibili danni materiali?. Fenomeno questo senza dubbio da addebitare, non solo all’abbondanza delle precipitazioni, ma anche e soprattutto ad una inadeguata regimentazione delle acque di scolo dei campi, che defluiscono, in periodi di forti piogge, seguendo l’andamento naturale del terreno. Io ritengo che i proprietari dei terreni dei fondi limitrofi alle strade vadano diffidati a provvedere a regimentare le acque di scolo dai propri fondi.