La famiglia vuole chiarezza sul perché Jenny Silvestro è morta improvvisamente, malgrado due visite in ospedale.

Sono 4 i medici del Policlinico indagati per la morte di Jenny Silvestro, la mamma trentenne morta venerdì scorso dopo due giorni di dolori e tre passaggi al Pronto Soccorso.

Il sostituto procuratore Annalisa Siliotti, titolare del fascicolo, ha spiccato gli avvisi di garanzia per omicidio colposo ai camici bianchi che si sono occupati della donna, in attesa di capire cosa è successo. In vista c’è in fatti l’autopsia, ordinata per chiarire cosa l’ha uccisa e, in base a questo, stabilire se poteva essere salvata.

Il magistrato si è affidato al medico legale Giovanni Andò per l’esame, mentre la famiglia, assistita dall’avvocato Salvatore Silvestro, ha nominato il dottore Antonino Bondì. La perizia sarà effettuata nei prossimi giorni, entro venerdì, all’obitorio del Policlinico e potranno parteciparvi anche gli eventuali consulenti dei medici indagati.

La Procura ha già acquisito le cartelle cliniche del caso ed esaminato la denuncia del marito di Jenny, che ha ricostruito quei due giorni tragici: giovedì mattina la donna è stata colpita da un forte mal di testa e da conati di vomito che diventavano sempre più forti, e per questo si è presentata al Policlinico. Qui però è stata rimandata a casa con una diagnosi di cervicalgia. Vi è tornata la stessa sera, perché i dolori non passavano ed anche la seconda volta è stata dimessa col consiglio di un semplice antidolorifico.

L’indomani mattina però stava sempre più male e questa volta il marito l’ha accompagnata al pronto soccorso del Piemonte, dove in attesa di una Tac si è spenta. Il marito ha raccontato che la giovane mamma non soffriva di alcuna patologia.