104 anni dal terremoto di Messina. Giornata ricca di appuntamenti

104 anni dal terremoto di Messina. Giornata ricca di appuntamenti

104 anni dal terremoto di Messina. Giornata ricca di appuntamenti

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venerdì 28 Dicembre 2012 - 10:31

Iniziative realizzate dal comitato “100 messinesi per Messina 2008” in sinergia con la Presidenza del Consiglio Comunale, la Presidenza della Provincia Regionale di Messina e il Centro Turistico Giovanile- Associazione Socio Culturale “Città di Messina”

37 secondi alle 5.21 di 104 anni fa. 37 secondi che hanno cambiato la storia distruggendo la vita di 80mila messinesi. Una città che 104 anni fa sembrava morta per sempre e che invece ha saputo rialzarsi.

Anche quest’anno il comitato “100 messinesi per Messina 2008” vuole celebrare l’anniversario “per inchinarsi ancora una volta, e non è mai troppo, alla memoria dei circa 80 mila messinesi morti in quella immane tragedia e per ricordare, nel contempo, le virtù civiche, il coraggio, il sacrificio e la fede dei superstiti, che vollero, fin dall’indomani del disastro, che Messina fosse ricostruita là dove era caduta”.

Le iniziative odierne sono state realizzate in sinergia con la Presidenza del Consiglio Comunale, la Presidenza della Provincia Regionale di Messina e il Centro Turistico Giovanile- Associazione Socio Culturale “Città di Messina”.

Il via stamane alle 5.21, con l’accensione della luce, per 37 secondi, nelle abitazioni dei messinesi che hanno voluto ricordare la fatidica data. In mattinata, poi, cerimonia pubblica al Gran Camposanto e successivo intervento del prof. Giuseppe Rando, dell’Università di Messina, per un ricordo di Edoardo Giacomo Boner, dei numerosi “intellettuali” messinesi caduti nella tragica notte, nel commento di Giovanni Pascoli: “qui dove è finita la storia, inizia la poesia”.

A seguire, una delegazione cittadina guidata dalla poetessa Maria Costa, messinese insigne , si è portata su una motovedetta della Marina Militare nelle acque antistanti alla stele della Madonnina del Porto, per deporre una corona di fiori in memoria.

Nella piazza Giuseppe Micheli, ove è collocato il monumento ai marinai russi soccorritori, nei pressi della fontana del Nettuno, è stato portato un omaggio floreale in segno di gratitudine. Era presente una delegazione del Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo, guidata dal Ministro straordinario e plenipotenziario, Vladimir Korotkov, una corona di fiori al monumento dedicato ai marinai russi, situato nello spazio a verde dinanzi la Capitaneria di Porto. All’evento hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, in rappresentanza del Commissario straordinario, Luigi Croce, ed il vicepresidente della Provincia Regionale, Carmelo Torre. L’opera, donata alla città di Messina dal Centro per la Gloria nazionale di Russia, dalla Fondazione Sant’Andrea Apostolo di Mosca e dal Fondo internazionale della Cultura slava, è stata inaugurata nel corso di una cerimonia avvenuta lo scorso 9 giugno. Il monumento è stato realizzato da Vassily Selivanon sul modello che nel 1911 aveva ideato lo scultore Pietro Kufferle. Nel dicembre del 1908, nel tratto di mare di fronte la Madonnina del Porto, ove è posta l’opera, tre unità della squadra navale russa, l’incrociatore “Makaroff” e le corazzate “Slava” e “Tzésarévitch”, e poi anche l’incrociatore “Bogatyr”, gettarono le ancore per prestare soccorso con i loro equipaggi alla popolazione terremotata, già dall’alba del 29 dicembre 1908.

Nel pomeriggio, infine, alle 17.30, la Messa al Duomo presieduta dal Parroco, mons. Letterio Gulletta.

5 commenti

  1. “Celebrare” significa “Onorare con lodi, esaltare, glorificare;festeggiare solennemente”.Non mi pare un termine appropriato, trattandosi di un terremoto. Penso sarebbe meglio usare il termine “commemorare”.
    E penso anche che i messinesi di oggi dovrebbero testimoniare il proprio amore per la città “risorta” facendo meno cerimonie e più atti concreti contro il degrado di essa

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  2. i signori piEmontesi bombardarono i resti di Messina.. in Spagna finirono tesori intere pinacoteche..la vicina Catania fece razzia … ma siamo rinati e anche oggi LO DICIAMO A CU NON VOLI MESSINA NON MORI E MAI MORIRA’ !! ONORE AI CADUTI E CHI HA RICOSTRUITO , E MALANOVA A CHI NON AMA MESSINA ….faremo fatica ma sempre FIERI !

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  3. e come mai non è stato scritto che il console russo assieme alla delegazione, si armato di rastrello e scopa per pulire il monumento che loro ci avevano donato? Siamo vergognosi….

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  4. la russia giustamente si fà pubblicità, avendo donato il bel monumento, ma se fosse stato per i buddaci il monumento non ci sarebbe mai stato o sarebbe stata una schifezza. E cmq solo i soliti piagnistei commemorativi messinoti, che amano mettersi in bella mostra

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  5. ggr ti scrive uno che ama messina quanto te però due cose te le devo dire: quello che si presero gli spagnoli lo fecero dopo la rivolta antispagnola della fine del 1600, loro preferirono palermo e non catania. Dopo il terremto del 1908 assime ai russi i primi ad arrivare furono proprio i catanesi ed ancora oggi quella città è piena di gente originaria di messina che si trapiantò lì dopo il terremoto. I primi rifugiati furono accolti in ogni casa ed al comune. I messinesi per ringrazarli donarono un quadro della madonna della lettera che è esposto nel palazzo comunale vicino alla lettera di ringraziamento.
    Certo dopo il terremoto catania diventò la seconda città della sicilia, ma non è colpa loro se morì più della metà dei nostri avi.

    SEMPRE FORZA MESSINA, rinascerai ancora, arrusbigghiamuni

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