Reggio Calabria. Scavi piazza Garibaldi, la scoperta più straordinaria della città?

Reggio Calabria. Scavi piazza Garibaldi, la scoperta più straordinaria della città?

Elisabetta Marcianò

Reggio Calabria. Scavi piazza Garibaldi, la scoperta più straordinaria della città?

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giovedì 06 Maggio 2021 - 14:27

Organizzato per sabato 15 maggio ore 18 un pomeriggio di "festa" della storia, capace di fare sognare una Reggio sotterranea ancora tutta da scoprire.

Scoperti, ricoperti e poi coperti di sterpaglia e rifiuti, destino triste ma vero quello degli ultimi scavi di Reggio Calabria. Rivenuti casualmente qualche anno fa (2016) durante i lavori per l’intera riqualificazione della piazza, da quel momento hanno suscitato l’interesse pubblico, ma anche e soprattutto scientifico tanto da bloccare tutto. E nei primi anni gli “scavi ritenuti straordinari” hanno assistito a dibattiti, manifestazioni, accese discussioni mentre lasciati all’incuria e agli incivili si ricoprivano di rifiuti e sterpaglie.

L’iter “drammatico”

Un delitto per la storia, per la cultura e per la città finché nel 2018 la decisione della soprintendenza, allora guidata dalla dottoressa Guiducci, di mettere in sicurezza. “Salvarli”, quindi, in attesa dell’arrivo di fondi utili a sostenere le campagna di scavo. Nel 2019, poi, finalmente la buona notizia. Arriva, infatti, il via libera allo sblocco degli scavi propedeutici; poi, però, tutto si ferma di nuovo a causa dell’inizio della pandemia e il sito torna a ricoprirsi nuovamente di cespugli e rifiuti.

La storia del sito

La domanda più interessante, quella che ogni reggino continua a porsi mentre attraversa la grande piazza che ad onor del vero risulta ancora un parcheggio, un ritrovo mal frequentato oltre che offrire un biglietto da visita poco edificante per i turisti che arrivano con il treno (la piazza è frontale alla Stazione centrale) è: cosa si nasconde di cosi sconvolgente a pochi metri dall’asfalto? Il numismatico e archeologo Castrizio sin dall’inizio ha parlato di una ipotesi molto affascinante: la tomba di Giulia, figlia di Ottaviano Augusto. La città di Reggio Calabria, fondata dai Greci (Calcidesi) ha visto successivamente un periodo molto florido legato alla presenza dell’impero Romano che ne ha sfruttato la posizione geografia, ma non solo. Ed è anche noto agli storici l’esilio di Giulia, figlia di Ottaviano, in questa città dove poi morì. Insomma teorie accattivanti, ma non troppo improbabili.

L’evento del 15

Le ultime vicende di questa lunga storia hanno avuto, nelle ultime settimane, un nuovo sblocco della situazione. La soprintendenza ha autorizzato, grazie all’intervento del comune, una pulizia degli scavi. Molte associazioni cittadine, quindi, si sono adoperate per ripulire interamente la zona dall’immondizia e dalla “polvere” dell’inciviltà; mentre gli artisti di buona volontà hanno organizzato per sabato 15 maggio ore 18 un pomeriggio di “festa” della storia. Un evento capace di fare sognare una Reggio sotterranea ancora tutta da scoprire. Direzione artistica dell’evento a cura del musicantore reggino Fulvio Cama.

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