L'esponente del governo Draghi ha raccolto le istanze delle due Regioni ma non si sbilancia sulle ipotesi al vaglio
“Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura fondamentale non per le due Regioni ma per lo sviluppo del Paese. Sono qui per raccogliere il testimone che mi consegnano due regioni che sono determinate nel realizzare un’opera che ritengo fondamentale per lo sviluppo dell’Italia”. Il vice ministro alle infrastrutture e trasporti Alessandro Morelli non si sbilancia tra le due ipotesi valutate dalle Commissione ministeriale di esperti e non potrebbe essere altrimenti. Non si esprime sul progetto a campata unica o a due campate, ma sottolinea l’importanza storica sia della realizzazione dell’opera che di una sensibilità diversa rispetto al passato dovuta ad una maggioranza favorevole molto ampia.
Polo logistico europeo
“Se all’interno del Pnrr il Ponte non ha trovato spazio, è ora necessario individuare una soluzione alternativa, in una fase in cui Governo e Parlamento stanno immaginando le infrastrutture di respiro europeo del prossimo decennio- ha aggiunto- E, da milanese dico che sarebbe assurdo non pensare a collegare quello che sarà il polo logistico più importante d’Europa”.
Sì trasversale
Il vice ministro ha ribadito quanto dichiarato da Musumeci e cioè che in Parlamento c’è un’ampia squadra favorevole al Ponte e che attraversa tutti i partiti. Nel contempo anche all’interno del governo ci sono esponenti da sempre sìpontisti. Il rischio è che l’ipotesi valutata dalla Commissione, e cioè il Ponte a tre campate, diventi uno stratagemma per rimandare al futuro più lontano ogni decisione. Ma Morelli va anche oltre a proposito della diatriba sui progetti e cioè a non creare una cattedrale nel deserto.
E’ il momento giusto
“Sono certo che prevarrà il buonsenso. Ma stiamo attenti. Sarebbe assurdo se una volta deciso di fare il Ponte poi non riuscissimo a collegare il polo logistico più importante d’Europa. Fatto il Ponte è evidente che anche le altre infrastrutture interne alla Sicilia ed alla Calabria devono essere di livello europeo. Faccio mie le parole del presidente Musumeci sul fatto che c’è un’ampia squadra di parlamentari favorevoli che va al di là dei partiti. Questo è il momento giusto, ma l’intero sistema delle infrastrutture collegate al Ponte deve essere di livello europeo”
Pensate a tutto ciò di basilare che manca in Sicilia anziché di pensare ad un’opera che, adesso, non è necessaria.