Regionali, i ferrandiani chiedono alla Sinistra “reale” reggina di ripudiare de Magistris. Presentata la manifestazione nazionale anticapitalistica del 22
S’è tenuta ieri la prevista assemblea pubblica promossa dal Pcl, il Partito comunista dei lavoratori che ha il suo portavoce nazionale in Marco Ferrando.
Risposta anticapitalistica
La crisi di Reggio nella catastrofe pandemica il tema dell’iniziativa svoltasi nella sede di Archi del Partito comunista dei lavoratori, che ha nel reggino Pino Siclari il coordinatore della Commissione meridionale.
Fra gli obiettivi della riunione, intanto, la presentazione della manifestazione nazionale unitaria del 22 maggio in programma nella Capitale. Al centro dell’iniziativa di Roma, la risposta ferrandiana alla crisi sanitaria ed economica: l’«opposizione anticapitalistica al governo Draghi», fanno sapere gli interessati.
Degrado & C.
I lavori hanno comunque preso il via dall’analisi delle tante carenze che, secondo Pino Siclari e il componente dell’Esecutivo provinciale Demetrio Cutrupi, ammorbano lo scenario cittadino. In particolare la crisi-rifiuti, le “multe pazze” giusto ad Archi, il degrado del torrente Calopinace.
Ma pure l’esasperante lentezza con cui le vaccinazioni antiCovid sono andate avanti nelle ultime settimane.
«La vicenda dei brogli elettorali è in perfetta sintonia con questo quadro», osservano i ferrandiani.
«Ora, un Consiglio-ombra»
Proprio sul versante dei presunti brogli elettorali in occasione delle Amministrative dell’autunno scorso, il Partito comunista dei lavoratori già nell’annunciare l’iniziativa di ieri s’è rivolto «alle forze di Sinistra d’opposizione», provando a condividere una proposta precisa.
L’idea di Siclari & C. è di «autogestire unitariamente l’elezione di un Consiglio comunale alternativo a quello – dicono dal Pcl di Reggio Calabria – prodotto da elezioni truffaldine».
Una sorta di Consiglio “ombra”, un po’ come il “Governo ombra” tante volte allestito dal centrosinistra su scala nazionale quando a Palazzo Chigi sedeva un tipo di Destre definito illiberale. Questo, non riconoscendo il partito « legittimità politica alcuna allo screditato Consiglio comunale».
Ma, riconoscono anche alla sezione reggina del Pcl, occorre che la «Sinistra reale» reggina risponda all’appello, per provare a centrare un risultato quanto a sensibilizzazione dell’elettorato e dell’opinione pubblica.
Mobilitare i reggini
Alle «autorità competenti», in una nota diffusa agli operatori della stampa il Partito comunista dei lavoratori chiede di «pronunciarsi chiaramente, e agire in maniera conseguente, sullo scandalo dei brogli».
Il che potrebbe tradursi in «un’iniziativa in presenza e visibile nel centro della città». Come pure nell’interlocuzione coi terminali piciellini sulla proposta del Consiglio-ombra, per poi eleggere «un organismo realmente rappresentativo delle masse popolari di Reggio, una sorta di Consiglio del popolo della Sinistra».
Ma, visto che le Regionali non sono più così lontane…, alla già citata «Sinistra reale» di Reggio Calabria il Pcl chiede anche di «rompere con l’avventura de Magistris».