Consegna dei giornali a pagamento, ma non per le edicole. Le ragioni della Toscano sas

Consegna dei giornali a pagamento, ma non per le edicole. Le ragioni della Toscano sas

Danila La Torre

Consegna dei giornali a pagamento, ma non per le edicole. Le ragioni della Toscano sas

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martedì 08 Gennaio 2013 - 18:54

L’azienda parla di costi di trasporto insostenibili, ma è comunque pronta a dialogare e venerdì incontrerà i sindacati di categoria

Sei euro giornalieri per consegnare i giornali a Messina e Provincia. E’ quanto chiederà a partire dal primo febbraio la Toscano Sas ai propri clienti come “rimborso” per il trasporto, diventato troppo caro ed anti-economico secondo l’azienda messinese leader nella distribuzione dei giornali. A questa notizia, di cui vi abbiamo dato conto ieri (vedi correlato) e che ha suscitato non poca curiosità, si aggiunge oggi un particolare destinato a far discutere ed alimentare ulteriori polemiche già nate tra i diretti interessati.

Per una precisa volontà aziendale , i sei euro non saranno richiesti alle edicole, ma solo ai punti vendita cosiddetti promiscui, quelli cioè che all’interno di botteghe mettono in commercio non solo i giornali ma anche altri prodotti . Saranno, infatti ,esenti dal pagamento del «piccolo contributo», così l’azienda lo ha testualmente definito nella lettera recapitata ai “giornalai” di Messina e Provincia, i rivenditori che svolgono la loro attività di vendita di giornali all’interno di chioschi.

I vertici aziendali hanno rilasciato la seguente dichiarazione: «I costi del trasporto sono diventati insostenibili, nessuno si è voluto sobbarcare questo fardello. Abbiano deciso di escludere le edicole dal contributo perché per loro l’unica fonte di ricavo sono i giornali, mentre gli altri punti vendita hanno un guadagnano anche su altri prodotti. C’è un calo notevole nella vendita dei giornali di cui non possiamo non tener conto e, per senso di responsabilità, abbiamo deciso di non gravare su chi regge la propria attività solo sulla vendita di giornali. E'ovvio che non siamo contenti di dover chiedere ai nostri clienti questo contributo in un momento così difficile per tutti ».

L’azienda si dice, inoltre, pronta a dialogare e venerdì incontrerà i sindacati di categoria. Intanto, i gestori di punti vendita promiscui non riescono a non sentirsi "discriminati” rispetto agli edicolanti, favoriti dalla politica aziendale della Toscano sas nonostante questi ultimi- a loro modo di vedere – g abbia mensilmente meno spese di gestione da sostenere (luce, tarsu etc).

La vicenda resta, dunque, aperta e non mancheranno nuovi sviluppi. (DLT)

3 commenti

  1. Bella idea quella della toscano..chi non vende solo giornali paga, le edicole che vivono di solo giornali no…domanda: è buona regola se nell’assieme consideriamo che chi vende tanti prodotti c’è anche chi ha redditi bassissimi o addirittura perdite, mentre alcune edicole riescono a tirare bei soldini? Mica è colpa dei bazar edicole se loro in questi ultimi periodi hanno lasciato parecchie testate giornalistiche alla concorrenza catanese e adesso non reggono le spese! Ragionando con questa logica della toscano, quanto dovrebbe sborsare un edicola delle isole Eolie che viene servita puntualmente ogni mattina assieme all’edicole di mezza sicilia dai distributori catanesi?
    Dai ditta toscano, rimbocchiamoci le maniche e troviamo altre soluzioni degne da veri imprenditori quali siete, altrimenti lasciate quei 4 giornali che vi sono rimasti ai catanesi e chiudiamo lupim 😉

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  2. Azienda “leader”? Semmai azienda “monopolista”… L’azienda in questione è l’unica che gestisce la distribuzione dei giornali a Messina e provincia, di conseguenza può stabilire lei i prezzi. Chi l’ha detto che bisogna pagare 6 euro al giorno? Non si può fare a meno? Siamo sicuri?

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  3. Ovviamente le mie sono solo opinioni personali

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