Presentata la stagione di prosa alla Laudamo. Botta e risposta tra Cda e sindacati

Presentata la stagione di prosa alla Laudamo. Botta e risposta tra Cda e sindacati

Eleonora Corace

Presentata la stagione di prosa alla Laudamo. Botta e risposta tra Cda e sindacati

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mercoledì 23 Gennaio 2013 - 15:57

"Paradosso sull'autore" verrà inaugurata questo venerdì con lo spettacolo fuori abbonamento "I miei occhi cambieranno" di Celeste Brancato. Nella conferenza stampa il sovrintendente Magaudda ha attribuito la mancanza di risorse al mancato stanziamento dei fondi regionali, ma i sindacati, riuniti contemporaneamente in assemblea con i lavoratori, attaccano: "La colpa è dei dirigenti"

Botta e risposta a distanza di un piano. È successo oggi, al Teatro Vittorio Emanuele. Al IV piano è stata presentata stamattina la stagione di prosa 2013 della Sala Laudamo, il cartellone di prosa contemporanea “Paradosso sull’Autore” curato da Dario Tomasello che affianca la direzione artistica di Maurizio Marchetti, che si rinnova anche quest’anno malgrado le difficoltà che hanno travolto l’Ente Teatro.

“Stiamo lottando con le unghie e con i denti per recuperare una stagione teatrale che invece di ottobre parte a febbraio”. Ha spiegato Maurizio Marchetti che ha sottolineato come, sempre per motivi economici, si sono scelti gli spettacoli che garantiscono più pubblico, come l’opera dei Pupi. Rispondendo così al sovrintendente Magaudda che ha definito quella di quest’anno una “stagione monca”, soprattutto per la mancanza del teatro per ragazzi.

Per il cartellone “Paradosso sull’autore”, sia Marchetti che Tomasello esprimono la massima soddisfazione per i dodici spettacoli in programma. La stagione si aprirà venerdì con una cerimonia particolare in onore dello spettacolo fuori abbonamento “I miei occhi cambieranno” di Celeste Brancato, che verrà affiancato da un dibattito bioetico a cui prenderanno parte medici, specializzanti e studenti del Policlinico.

Contemporaneamente, al V piano del Teatro si è svolta un’assemblea di lavoratori e sindacati che, ribadendo l’intenzione di continuare nel presidio di protesta, colgono l’occasione per rispondere al sovrintendente Magaudda, che nella conferenza stampa, poco prima, aveva attribuito la responsabilità della mancanza di soldi alla Regione. Magaudda, al piano di sotto, aveva ribadito che i debiti non sono causati da un disavanzo, ma dal ritardo di Palermo nello stanziare i 3 milioni 400mila euro che spettano all’Ente. “Se dovete protestare andate a Palermo” aveva esortato il sovrintendente. Giuseppe Di Guardo, della Slc Cgil, commenta questa dichiarazione facendo notare che se la Regione non stanzia il finanziamento è per colpa del ritardo con cui sono stati presentati i bilanci. Dunque, per i sindacati, la responsabilità ricade comunque sulle spalle dell’amministrazione.

Non fa dormire sonni tranquilli neppure la notizia che domani verrà pagato uno stipendio, più tredicesima, ai dipendenti. Non solo perché restano comunque fuori e con prestazioni arretrate attori ed orchestrali, ma soprattutto, come spiega Antonino Di Guardo della Uilcom Uil, perché non possono bastare simili “contentini” che sono come una goccia di acqua dolce in un oceano di lacrime. Per risolvere definitivamente la situazione serve una seria “progettualità”. Per questo, ribadisce il sindacalista, “vogliamo interlocutori validi”, diversi dagli attuali dirigenti.

A fianco di dipendenti ed artisti del Vittorio Emanuele, anche questa volta, una delegazione degli attivisti che occupano il Teatro in Fiera. I maestri orchestrali, invece, denunciano, a parte la stabilizzazione e le prestazioni arretrate, un comportamento enigmatico da parte dell’amministrazione del Vittorio Emanuele. Giampiero Cannata ci spiega, a nome dei colleghi, che se la stagione di musica è stata presentata un mese fa, ancora oggi non è partita la campagna degli abbonamenti. Un comportamento inspiegabile, che fa sospettare ai musicisti che ci sia una vera e propria volontà di boicottare il loro programma. “Si è sentito dire spesso che il popolo messinese non è interessato alla musica, mentre molti cittadini organizzano pullman per andare ad ascoltare concerti a Catania. Posso affermare, dopo vent’anni di esperienza, che le maestranze messinesi non hanno nulla da invidiare ai colleghi di Catania o Palermo. Solo, al contrario di loro, siamo meno fortunati dal punto di vista della gestione amministrativa” si sfoga Cannata. Sono giunte molte segnalazioni di persone che, recandosi al botteghino, per acquistare l’abbonamento – sia per passione che per sostenere l’orchestra del Vittorio Emanuele nel momento difficile che sta attraversando – si sono sentiti rispondere che non è ancora tempo. Nessuno ha precisato finora quando partirà la campagna abbonamenti. Per questo, gli orchestrali esigono spiegazioni.

Insomma, le acque non si calmano al Vittorio Emanuele, dove i lavoratori ad assemblea conclusa stabiliscono i turni per continuare il presidio. La programmazione della Sala Laudamo, per quest’anno, è salva. Il resto, un po’ meno…

(Eleonora Corace)

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