I progettisti avranno 45 giorni di tempo per realizzare l'elaborato
Sono stati affidati i servizi tecnici di architettura e ingegneria attinenti alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva per il “Completamento della Strada Panoramica dello Stretto, tratto Granatari – Mortelle, nel Comune di Messina”.
La progettazione, finanziata con fondi statali, è stata affidata al costituendo raggruppamento temporaneo di professionisti Sia Studio ingegneria ed Architettura e Associati, lo stesso che si è aggiudicato il progetto per la variante di Faro Superiore, con il ribasso del 56,1524% per un importo complessivo di 128mila 686 euro (comprensivo di 93mila 800 euro importo netto contrattuale e 34mila 887 euro per somme a disposizione).
Dalla rotatoria di Granatari, la Strada Panoramica proseguirà fino a Mortelle, risolvendo il problema degli intasamenti nella salita Frantinaro e sulla via Consolare Pompea da Granatari a Mortelle.
L’opera, come evidenziato dal Documento di indirizzo progettazione (Dip) redatto dal geologo Francesco Roccaforte, produrrà rilevanti benefici per il tessuto urbano della zona nord che sarà dotata di un’alternativa alla litoranea, con conseguente velocizzazione del flusso viario sia in direzione nord sia in direzione del centro cittadino e verso gli imbocchi autostradali.
L’incarico assegnato al raggruppamento temporaneo di professionisti comporterà oltre alla progettazione dell’intervento anche l’espletamento di molte attività di supporto quali rilievi, indagini e prove di laboratorio. Nella prestazione professionale sono comprese anche le attività per rilievi topografici, l’esecuzione di saggi, indagini geognostiche, prelievi di campioni, analisi di laboratorio ed ogni altra attività utile per la formulazione del lavoro.
La progettazione verrà eseguita secondo una tempistica di 30/45 giorni in base alle tipologie di elaborati e al cronoprogramma richiesto dalla Città Metropolitana di Messina. Responsabile unico del procedimento (rup) è l’arch. Roberto Siracusano.
LE TRE SOLUZIONI
Tre soluzioni allo studio. Le prime due partono dalla rotatoria: la soluzione “A verde”, nella mappa, prevede l’adeguamento e allargamento di una strada comunale esistente; la soluzione “A rosso” l’adeguamento di una strada privata esistente (è la soluzione di minore impatto, ne avevamo parlato ampiamente qui). La terza, la soluzione “B blu”, prevede la partenza dalla strada che porta verso il cimitero, la realizzazione di una parte nuova ed il congiungimento con la stessa ultima parte privata “A rossa”.
Le soluzioni “A rosso” e “B blu” sboccano entrambe di fronte ai lidi di Mortelle, quindi va realizzata o l’una o l’altra. La soluzione “A verde”, invece, sbocca sul lago piccolo di Ganzirri e potrebbe essere addirittura complementare alle altre. Arrivati all’odierna rotatoria di fine Panoramica, in pratica, oggi si può solo scendere a destra. La soluzione “A verde” prevede invece che si possa proseguire dritto e arrivare al lago piccolo, le soluzioni “A rosso” e “B blu” prevedono che si possa andare a sinistra, dove ora c’è un complesso privato, e arrivare di fronte ai lidi di Mortelle.
LA SCELTA
In base a cosa la scelta? “Le criticità – si legge in una nota della Città Metropolitana di Messina – dovranno essere affrontate con una attenta analisi progettuale ed economica (rapporto costi-benefici), sono essenzialmente legate allo sviluppo plano-altimetrico e alle caratteristiche geometriche della strada, all’ammissibilità degli espropri per pubblica utilità, alla presenza di edifici esistenti e al livello di incidenza ambientale indotto, intervenendo su un sito Natura 2000 di importanza comunitaria (Sic), elevato anche a zona di protezione speciale (Zps). Queste criticità condizionano l’importo finale del progetto, che potrebbe ridursi anche significatamente rispetto a quanto indicato (4 milioni e mezzo, ndr)”.
MI FA PIACERE che qualche testa “brillante” abbia, finalmente, colto la banale incongruenza di una strada (dal tracciato bizzaro) che, dopo aver costeggiato il cimitero di Granatari e gli impianti di calcetto, termina, restringendosi in modo, altrettanto “singolare”, fino terminare con uno stretto budello, sulla SS 113.
Non ci credete ? Andateci di persona … e … mi darete ragione.
Fatemi capire, ci sono 3 alternative: la prima è sfruttare una strada già pronta e funzionale rimuovendo solo i cancelli privati, le altre due necessitano di espropriare terreni, abbattere costruzioni, apportare modifiche… C’è bisogno di un pool di architetti/ingegneri per capire qual è la più vantaggiosa? Perchè il comune non ha proceduto con proprie risorse interne abzichè pagare consulenti esterni?