Giambrone e Li Gotti scrivono a Profumo: “Subito un'indagine ministeriale"

Giambrone e Li Gotti scrivono a Profumo: “Subito un’indagine ministeriale”

Emma De Maria

Giambrone e Li Gotti scrivono a Profumo: “Subito un’indagine ministeriale”

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giovedì 31 Gennaio 2013 - 17:31

Una nuova interrogazione dei senatori Luigi Li Gotti e Fabio Giambrone riporta all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo il "caso messinese". Da Viale Trastevere si attende una netta presa di posizione

Tornano a riaccendersi i riflettori sull’Università degli studi di Messina ed,ancora una volta, legittimità degli organi accademici prorogati e nascita della contesta Fondazione universitaria valicano i confini dello Stretto per collocarsi al centro del dibattito nazionale.Questa volta è un’interrogazione dei senatori Luigi Li Gotti e Fabio Giambrone, entrambi in quota Idv, a sollevare la questione ateneo peloritano ed a riportarla all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo.

Già nei mesi scorsi il delicato “caso messinese” era arrivato sul tavolo del dicastero di Viale Trastevere, così come recentemente l’assenza di un democratico rinnovamento degli organi accademici era giunto all’attenzione del Parlamento nazionale. Lo scorso undici dicembre un Odg, firmatario ancora una volta il senatore Giambrone, portava in V commissione a Palazzo Madama le vicende dell’Ateneo peloritano .Il documento invitava il Ministro Profumo a rivedere il parere favorevole, precedentemente espresso, sulla nascita della neo fondazione ed allo stesso tempo esortava il Governo nazionale ad attivare le opportune verifiche in merito alle procedure attraverso le quali si giunse alla proroga degli organi accademici della cittadella universitaria dello Stretto.

Lo scorso 21 dicembre invece la Camera dei Deputati approvava un nuovo Odg, presentato delle onorevoli Binetti e Capitanio Santolini (Udc), attraverso il quale il Governo si impegnava a valutare l’opportunità di convocare nuove elezioni per il rinnovo dei Rettori biprorogati a partire da gennaio 2013 e questo al fine di rinnovare le cariche entro i 60 giorni successivi. L’Odg infine chiedeva all’esecutivo di procedere, in caso contrario, all’immediato commissariamento degli atenei governati da Rettori dalla doppia proroga.

Ed oggi, a distanza di quasi due mesi ed in assenza di adeguate risposte, l’Ateneo peloritano torna al centro di una nuova interpellanza parlamentare, destinatario ancora una volta il Ministro Francesco Profumo: “Partendo dalla premessa che risultano numerosi gli atti di sindacato ispettivo presentati alla Camera ed al Senato, ad oggi ancora inevasi, sulla questione legittimità delle proroghe delle cariche accademiche nell'Ateneo messinese, riteniamo – scrivono Li Gotti e Giambrone – che il Ministro non possa certamente disconoscere come il Rettore, attualmente in carica, abbia già espletato due differenti mandati di governo, l'ultimo conclusosi nell’ottobre 2011, ed abbia usufruito di altrettante proroghe per l’anno accademico 2011/2012”.

“Altrettanto nota al Ministro Profumo dovrebbe essere poi – prosegue il testo dell’interrogazione indirizzata al titolare del dicastero di Viale Trastevere – la circostanza che vede l’attuale Rettore, Francesco Tomasello, destinatario di due differenti provvedimenti di sospensione dalle sue funzioni ed imputato in tre distinti procedimenti penali”. Una condizione ampiamente rinvenibile, secondo gli autori del documento, in altri organi accademici, dai Presidi di Dipartimento a Consiglieri d’Amministrazione: “Un mandato, di fatto mai prorogato, conclusosi il 31 ottobre del 2011. Circostanza – scrivono – che ha spinto la Procura della Repubblica di Messina ad avviare un'indagine per abuso di ufficio”.

Mentre sul capitolo Fondazione Li Gotti e Giambrone precisano: “D'intesa con altri organi di governo dell'Ateneo, il Rettore Tomasello ha poi proceduto all'istituzione di una Fondazione universitaria che, così come è stata concepita, non ha precedenti nel panorama accademico italiano ed in merito alla quale – sottolineano gli interroganti – siamo ancora in attesa di un pronunciamento da parte del Ministro Profumo”.

Da Viale Trastevere si attende dunque una netta presa di posizione “in grado – auspicano gli autori del documento – di ripristinare rapidamente una vera condizione di legalità per l'Ateneo messinese”.

I due senatori invocano una celere indagine ministeriale finalizzata, laddove vengano riscontrate lapalissiane violazioni normative, al commissariamento della cittadella universitaria. (Emma De Maria)

Un commento

  1. scusate sono sempre senatori di un collegio campano laziale stile il blocco del comune di anni fa e adesso si prova con l’Università !! Il buon giornalista può dirci a chi fanno il piacere ??

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